Mi svegliai nel cuore della notte dopo aver fatto un incubo terribile, nel buio della stanza riuscivo a vedere solamente le immagini di quello che mi aveva appena svegliato, continuavano a ripetersi.
Cercai il telefono sul comodino e lo accesi, mi portai una mano sugli occhi per la luce del cellulare in troppo contrasto al buio di pochi minuti prima.
Quando finalmente i miei occhi si abituarono chiamai Tyler.
"Pronto?" sentii Tyler rispondere con una voce fin troppo stanca quindi guardai l'ora: 04:30, 'quattro e mezza?' pensai.
"Scusa Tyler avevo bisogno di parlare, ho fatto un incubo" suonava molto infantile, ma nella mia mente sembrava molto più sensato prima che le parole risuonassero nel silenzio della notte.
"Piccolo sai vero che sono le quattro?"
"Quattro e mezza" precisai
"Dai, spara, cosa hai sognato?"
"Allora..." gli raccontai tutto in dieci minuti e iniziai a calmarmi, non vedevo più il mio incubo sulle pareti di camera mia almeno."Ora stai meglio piccolo?" mi chiese Tyler un po' impaziente di tornare a dormire.
"Sì, grazie di avermi ascoltato nonostante l'ora" lo ringraziai.
"Prego piccolo, ora torna a dormire" mi disse.
"Notte"
"Notte"Mi svegliai ricordandomi tutto quello che era successo quella notte e andai verso il bagno per farmi una doccia.
Adoravo fare la doccia, un momento di pace in cui pensare a tutto quello che volevo, fantastico.
Il rumore dell'acqua che cadeva a terra si mischiava con il rumore dei miei pensieri e tutto era perfetto, uscii dalla doccia e mi vestii pronto per pendere la mia jeep, appena tornata da un viaggio cinque stelle dal meccanico, e andare a scuola.
Stavo scendendo le scale ma qualcosa attirò la mia attenzione, due persone parlavano davanti alla porta di casa e uno era mio padre.
"Quindi mi stai dicendo che lo avete trovato?" era decisamente mio padre.
"Già e lo vogliamo andare a prendere" sicuramente parlava con un collega e quasi sicuramente dell'assassino di quell'omicidio a cui stavano indagando.
Parlarono ancora un po' poi mio padre uscì con il suo collega, "Ciao Dy!" "Ciao Pa'!".
Scesi velocemente le scale presi una mela e la radiolina che mio padre aveva dimenticato sul tavolo.
Salii sulla mi jeep e andai a scuola.
"Holland hai visto gli altri?" chiesi
"Sì sono là" li indicò
"Vieni" le presi un polso e la trascinai fino al punto in cui Ty, Crystal e Tyler chiacchieravano.
"Venite dobbiamo andare" dissi
"Scusa piccolo, dove?" rispose Tyler perplesso.
"Aiutiamo mio padre stamattina" mi guardarono tutti male, non avevano ancora capito ma non c'era tempo per spiegare
"Preferite matematica?" sarebbero sicuramente venuti tutti con me dopo questa frase.
"Io direi che possiamo benissimo andare" disse Ty.Salimmo sulla mi jeep e partimmo, gli spiegai quello che avevo sentito stamattina e loro capirono.
《Assassino individuato, tutte le pattuglie in piazza》
La radiolina parlò e io mi diressi nel posto indicato.
Non riuscimmo ad aiutare la polizia perchè quando arrivammo avevano già preso l'assassino e in più mio padre mi fece il quarto grado sul perchè io non fossi a scuola ma mi perdonò subito quando gli spiegai tutto.
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Be alone with me ||STEREK
FanfictionL'idea è quella che grazie a questa descrizione voi siate invogliati e molto ispirati da questo libro e se state leggendo questa descrizione perchè siete indecisi a leggere o no questo libro...beh non basatevi su questo perchè la vostra scelta alla...