IL DICIASETTENNE

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La campanella suonò e noi entrammo in classe, Ty si sedette di fianco alla sua ragazza nel banco davanti a quello in cui mi sedetti io, arrivarono tutti e io rimasi da solo, meglio pensai.

"Buongiorno ragazzi, quest'anno ci sarà con noi un ragzzo bocciato che si chiama Tyler, salutate" mi chiesi dove si sarebbe seduto visto che non c'erano posti a parte quello di fianco a me, hei aspetta di fianco a me, no no no no no e no non va bene io non ci sarei stato qui con quello lì di fianco.

Dalla classe si levò un coro "Ciao Tyler" a cui io ovviamente non partecipai.

"Allora Tyler puoi andare a sederti di fianco ad O'Brien che sarebbe il ragazzo là in fondo da solo" ieee che felicità, pensai.

"Ciao O'Brien" disse Tyler sedendosi "posso sapere il tuo nome?" mi chiese io non risposi e tirai fuori il mio astuccio e un foglio, avrei sicuramente scarabocchiato tutta l'ora.

"Non rispondere, fai come vuoi" disse poi il ragazzo con il giacchino di pelle seduto di fianco a me in questo momento.

L'ora passo molto, forse troppo lentamente e io mi annoiai a morte.

Poi arrivò la prof. di inglese e iniziò anche questa lezione.
"Io ho sempre pensato che questa di sera se ne andasse a lavorare per strada cioè guarda è vestita come una prostituta non puoi dire che non è vero" mi scappò una risata a quelle sue parole, era quello che pensavo da sempre anche io.
"O'Brien vuole condividere con la classe ciò che l'ha fatta ridere?" oh cavolo.
"Oh niente prof mi scusi" risposi imbarazzato ma appena si rigirò io e Tyler ricominciammo a ridere cercando di non fare troppo rumore.

L'ora fu abbastanza divertente perchè alla fine il diciasettenne, così avevo deciso di chiamarlo, era abbastanza simpatico e non così male come pensavo.

Be alone with me ||STEREKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora