Stetti seduto sulla panchina, vicino alla pista di ghiaccio. Aspettavo Elsa con tranquillità, ma dentro di me sentivo ansia e non sapevo il perché.
Poco dopo la vidi in lontananza che mi salutava con la mano alzata mentre correva verso di me. Era vestita con una beretta nera accompagnata dalla sua solita treccia sul lato destro della spalla, indossava un giubbotto azzurrino in sintonia con dei jeans neri e, come tocco finale, degli stivaletti col pelo.-" Jack! "-
-" Elsa! "-
Ricambiai il saluto alzando la ventre dalla panchina.
Le porsi la mano indicando la pista di pattinaggio. All'inizio si mise a ridere, ma poi mi guardò con aria stupita alzandomi un sopracciglio.-" La storia del fidanzamento ti ha fuso il cervello? "-
-" Uno, il mio cervello non mi è fuso.
Due, mi servivano dei consigli e tu sei la persona perfetta, visto che sei loro figlia "-Elsa si mise a sorridere, nel mentre guardava la pista di ghiaccio.
Non appena mi rivolse lo sguardo mi afferrò per il braccio iniziando a tirarmi in avanti con delicatezza.-" Dai vieni, ne parliamo sulla pista, scemo "-
-" Nuovo soprannome? "-
-" Si, se non ti sbrighi! "-
Ridemmo entrambi, iniziammo a correre, mettendoci in coda per registrarci con la carte d'identità, sospirai continuando a guardarla, ogni tanto mi scappava di guardare i suoi occhi azzurri come il cielo.
-
-" Allora, fammi tutte le domande che vuoi signore! "-
Mi aggrappai alla recinzione di legno cercando di non scivolare e fare una pessima figura davanti a lei.
Elsa, invece, si sentiva a suo agio. Riusciva a pattinare perfettamente senza fare neanche uno sbaglio, riusciva a ruotare su se stessa, senza che la testa le facesse male, ed riusciva perfino a fare i salti, come si fa a danza solo sul ghiaccio, ovviamente, senza cadere a terra, cadeva delicata sulla brina dello spessore del ghiaccio e, nel mentre lo faceva, potevi sentire la sua dolce risata che si divertiva un mondo, la sua risata.-" Prima di tutto, Anna mi vuole ancora morto? "-
-" Si, da quando le hai rubato la sua bambola preferita e l'hai decapitata in camera sua, Jack "-
-" Avevo 7 anni! Ero ancora un bambino! "-
Elsa spostò un ciuffo ribelle dal viso.
Arricciai il naso rimanendo attaccato alla recinzione.-" Non ti muovi? "-
-" Non sono capace... Ma tu vai pure, io sono qui, e per la altre domande te le dico dopo "-
-" Ne sei... "-
-" Si, vai pure ti tengo d'occhio "-
Mi guardò sorridendomi dolcemente.
Si allontanò pattinando delicatamente sopra lo spessore del ghiaccio, girava e girava su se stessa continuando a guardarmi, ogni tanto mi sorrideva, ogni tanto ridevamo in lontananza, ogni tanto ci guardavamo e basta.
All'improvviso sentì qualcosa dentro me, come se qualcosa volesse uscire, quella sensazione che presto succederà qualcosa, quella sensazione di ansia e di paura, ma allo stesso tempo, di gioia e di divertimento. Non so esattamente.
Mi distrai solamente per due secondi, Hiccup mi stava chiamando al cellulare così risposi rimanendo attaccato con l'altra mano, nel mentre, col viso, seguì gli spostamenti di Elsa.-" Buona sera Haddock "-
-" Hey Frost, senti, quando sei sulla strada del ritorno potresti fermarti ha comprarmi del pane? Perfavore amico! "-
-" Certo, e per il regalo di Astrid? L'hai già impacchettato? "-
Non appena feci quella domanda Hiccup mi riattaccò, non so il motivo valido. Mi rimisi il cellulare nel retro delle tasche dei pantaloni.
Non appena alzai lo sguardo vidi Elsa parlare con Hans, aspettate Hans?!
L'impatto fu di andare da lei, e così feci. Mi misi in parte ad Elsa, mettendole un braccio sulle spalle, salutando Hans con la mano appesa sulle spalle.-" Oh Jack, anche te da queste parti? "-
-" In realtà sono venuto qua con Elsa "-
Hans ridette alle mie parole, poi guardò Elsa lanciandole un sorriso.
-" Esci con questo qua? Seriamente? Ti credevo più intelligente "-
-" Senti, è solo un uscita d'amici, non pensare male Hans, tu che ci fai qui? "-
-" Facevo un giretto, e sono venuto qui per pattinare, come ogni anno "-
Guardai l'ora sul telefono.
Mancavano venti minuti al scadere del nostro tempo, ma presi Elsa per il polso arricciando il naso.-" Il nostro tempo è finito, ci vediamo al rientro della scuola, Hans "-
Mi incamminai al di fuori della recinzione. Sentivo Elsa che continuava a ripetere il mio nome a bassa voce mentre mi seguiva, non le risposi.
Ci rimettemmo le nostre scarpe, inseguito, ci incamminammo verso la casa di Elsa.-" Che ti è preso Jack? Non era l'ora di andare via "-
-" Lo so, lo so. Ma mi stava disturbando Hans "-
Mollai, finalmente, la mano dal polso di Elsa. Incrociò le braccia sorridendomi, ogni tanto scuoteva la testa, a cosa stava pensando quella ragazza?
Salutai Elsa dicendole che dovevo fare una consegna per Haddock, non appena mi incamminai sentì la voce di Elsa.-" Grazie per la splendida giornata, Frost, mi mancavano quei tempi "-
Mi misi le mani in tasca fermandomi.
Mi girai lentamente verso di lei, mi bagnai le labbra per cercare di scaldarle da questo gelida serata.-" Mancavano anche ha me, ci sentiamo tra due giorni per la serata "-
Scosse di nuovo la testa entrando in casa ridendo ad alta voce.
Rimasi lì per qualche secondo, non appena mi si arrossirono le guance, dal freddo, ritornai sui miei passi verso la panetteria, sperando, che sia ancora aperto.Scusatemi se è corto *----*
Allora, buon anno ragazzoni miei!!
Sui capitoli precedenti sto mettendo dei video con delle canzoni davvero belle *^* se volete ascoltatele
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Finti Fidanzati||Jelsa
Fanfiction[Completato] Elsa, abita in un condominio nel Paese di Arendell, colorato e pieno di gioia per l'arrivo del freddo inverno del Natale, ma anche la visita dei genitori potrebbe rivelarsi un vero problema, insieme a Jack Frost, il suo miglior amico s...