Christmas Party

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La serata di ieri è stata intensa, ma anche piacevole. Gabriel è riuscito ad aprirsi con me, anche se ci sono ancora delle domande che vorrei porgergli, ma procederemo con cautela. C'è da sapere molto l'uno dell'altro, ma so che c'è tempo. 

La domanda che più mi perseguita è cosa siamo adesso. Non capisco se siamo una coppia o ancora no e mi avvampano le guance al solo pensiero di doverglielo chiedere.

-Questo è l'ultimo appartamento che ho da mostrarle.- la voce dell'agente immobiliare mi riporta alla realtà. Ha un viso dolcissimo e mi invita ad entrare nel quarto appartamento che visito da stamattina. I sui tacchi a spillo sbattono sul parquet del soggiorno mentre alza la tapparella della grande finestra che padroneggia nella stanza, illuminando l'ambiente.

-Wow, la sala è graziosa.- commento guardandomi intorno. Ad occhio si capisce che è un un appartamento piccolo, ma è di mio gradimento. Il soggiorno non ha uno stile preciso, ma misto. Quadretti urban sulle parenti, un divano lungo in tessuto grigio e davanti, appesa su una parete bianca, c'è  una televisione a schermo piatto. Qualche mobile colorato rosso o nero sparso per la stanza e un apertura ad arco da spazio alla piccola cucina dove entro incuriosita.

È piccola, ma graziosa, in muratura moderna, dai colori sfumati tra il bianco ed il grigio chiaro. Un tavolino in marmo attaccato alla parete con davanti una finestra decorata da delle tende grigie con stampe di New York. 

L'agente mi accompagna per il resto del piccolo appartamento, mostrandomi la camera da letto, semplice e contenuta, con un letto matrimoniale in ferro battuto, un cassettone ed un armadio al lato. Affianco la camera da letto c'è una porta in vernice bianca, con la maniglia placcata color oro. 

-Questo le piacerà, ne sono convinta!- esclama la ragazza, scuotendo la massa di ricciolini biondi, che spiccano al rosa del suo rossetto e gli occhioni verdi.

Apre la porta, lasciandomi entrare nell'ultima stanza: il bagno; dai toni chiarissimi e oggettini in legno scuro. È molto grande rispetto alla camera da letto e la cucina. Al centro c'è una deliziosa vasca da bagno bianca dalle linee classiche, seduta su un piedistallo in marmo e con i rubinetti in acciaio.

Già mi immagino lì dentro, sdraiata a rilassarmi tra la schiuma.

Il resto della stanza spicca di bellezza e semplicità. Arredata con cura e fedele al suo stile, sulle pareti candite piccoli quadretti. Il lavandino bianco e sopra di esso un grande specchio incorniciato in legno scuro. In fondo alla stanza due finestre vicine, lunghe quasi a prendere tutto il muro, dal vetro leggermente temperato.

-Mio Dio, è la parte migliore dell'appartamento.- dico entusiasta.

-L'avevo detto che le sarebbe piaciuto!- mi fa l'occhiolino.

Torniamo nel soggiorno e continuo a guardami attorno. Gli altri appartamenti erano spogli e noiosi, questo è splendente, entra nel mio budget ed è in un buon punto di Brooklyn.

-Quindi, signorina Day, immagino sia questo l'appartamento?- chiede sorridendo.

 Annuisco contenta.

-Neanche ci devo pensare! Non vedo l'ora di entrare qui.- mi sfrego le mani infreddolite.

-Ottimo, per il pagamento funziona con 1200$ d'anticipo più caparra e mensilmente sono 500 $. Come preferisce pagare?- 

-Senza fare mille giri, posso pagare tutto all'agenzia?- chiedo

-Sì, certo, per il resto delle procedure potremmo pensarci noi, avrà un costo leggermente più alto, però.-

-Non importa, preferisco così, non vorrei fare errore in qualcosa.- annuisco decisa.

-Certamente, venga.-

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