Capitolo 15: Manuel's Pov

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Camminai per i corridoi, finalmente questa giornata di scuola è finita. Come al solito tutta la persona si affrettavano ad uscire dalle porte principali, ma io preferisco uscire dal retro così evito di lottare per tornarmene a casa, anche se preferirei non tornarci mai. Mentre scesi le scale, incontrai Derek, anche lui molte volte usciva dal retro per comodità.
"Hey bro, come va?" si girò di scatto, sembrava sopra pensiero, è da qualche giorno che era così.
"Hey Manuel, tutto a posto te".
"Alla grande come al solito".
Scendemmo il restante delle scale in un religioso silenzio, fin troppo.
Una volta usciti stavo per andarmene verso cosa finché Derek parlò.
"Senti Manuel io stasera organizzo una festa, perché non mi aiuti a prepararla, tu con queste cose ci sai fare"in effetti, aveva ragione le feste organizzate da me, sono spettacolari.
"Okay, mi presti qualcosa tu per stasera così non torno a casa" annuì.
Camminammo per un po' finché non arrivammo a destinazione.
Non era cambiato niente, sempre il solito divano, la solita televisione, la crepa sul muro causata da me, ero convito che l'avesse aggiustato invece no, mi avvicinai a passi lenti e sfiorai l'ammaccature, ed i miei ricordi si accesero come una lampadina.

#Flashback
"Hey Derek perché non prendi una bella birretta!?" xbox ono più birra è una coppia inseparabile, è scritto nelle leggi dei ragazzi.
"Mi dispiace deluderti amico mio, ma ancora devo fare la spesa, i bei tempi sono passati, adesso non c'è più mia madre come donna di casa" disse avvicinandosi.
"Ecco perché continuo a ripeterti che andare a vivere da solo è stata una grande stronzata" ridacchiammo insieme finché non squillò il cellulare.
"Manuel cosa è successo? Ti sei impallidito all'improvviso..." senza accorgermene incomincia a piangere.
"NO, NO..." sussurrai finché non incomincia ad urlare, dopo la disperazione incomincia a sentire la rabbia, troppa rabbia da dare una pugno sul muro della casa di Derek. "

Manuel, questa festa non si organizza da sola, muoviti" disse vicino alla porta, poiché come al solito non teneva niente dobbiamo comprare l'occorrente.
"Si arrivo" dissi dopo essermi ripreso.
Prendemmo tutto l'occorrente, cioè alcol a più non posso e stuzzichini, andammo a prendere a casa mia le casse, e facemmo girare la voce della festa.
La casa si animò in un batter d'occhio, le persone ogni minuto aumentavano, l'alcol ormai era quasi finito, la musica a palla, direi che è un gran successo come al solito. Ci trovammo Derek ed io sulle scale a sorvegliare un po' la casa ma non solo dopo un po' ci raggiunsero due ragazze brille, ottimo direi.
Una ragazza bionda molto formosa si presentò:
"Piacere tutto mio, io mi chiamo Manuel invece lui è Derek" parlammo per un po' finché l'amica della bionda e Derek salirono di sopra, è bravo il mio amico oggi ci è riuscito prima di me.
La bionda si avvicinò al mio orecchio e sussurrò:
"Che ne dici di salire anche noi sopra, tipo in camera" la guardai con uno sguardo che la sa lunga, ovviamente gli feci un cenno per acconsentire. La binda si alzò e velocemente andò di sopra, io mi alzai lentamente, ma non andai di sopra. In salone c'erano tutte le persone che ballavano, ma mi soffermai su una coppia, c'era una ragazza che si dimenava per allontanare il ragazzo mentre lui la toccava ovunque, guardando meglio capii chi fosse, Arianna, la ragazza che incontrai il primo giorno di scuola. Mi sembra strano di solito non mi ricordo i nomi delle ragazze, continuai a guardarli e la mia ira incominciò ad aumentare inspiegabilmente. Le mia gambe incominciarono a camminare da sole, mi avvicinai a grandi passi sulla "coppia" e gli diedi un destro in pieno viso. La musica si stoppò, si formò un cerchio in torno a noi tre, e senza volere presi per mano Arianna e sentii il suo sguardo addosso. La guardai anch'io, quello sguardo mi era troppo famigliare, gli occhi, i capelli, troppo uguali, senza esitare mi girai e andai fuori. Dopo pochi minuti sentii la voce di Derek alle spalle.
"Mi spieghi che cazzo è successo, è possibile che mentre "mi sto divertendo" mi devono venire a chiamare perché ti sei preso a pugni con uno sconosciuto?!".
Mi girai di scatto.
"Non puoi capire, era uguale... Uguale a lei" l'alcol aveva fatto effetto sulla mia mente.

#SpazioAutrice
Eccoci al capitolo 15, a chi addomiglierà Arianna? lo scoprite solo continuando a leggere la storia ;) Un baci.
-Anna❤️

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