*Vidi il corpo del ragazzo steso a terra, con il sangue che gli colava dal naso, qualcuno gli avrà lanciato un pugno, mi girai per vedere chi fosse stato*
Mi ritrovai Manuel, non capii se fosse colpa dell'alcol, oppure stava succedendo davvero, proprio lui che pochi giorno fa c'eravamo mandati a fanculo, adesso si trovava a fianco a me a "proteggermi" da un ragazzo ubriaco di cattive intenzioni. Per rendere il tutto più folle mi sta tenendo per mano, ben saldata per essere precisi.
Non sapevo cosa fare il tempo sembrava come se si fosse fermato, tutte le persone adesso avevano formato un cerchio in torno a noi, il ragazzo si toccava ripetutamente il naso, e dall'espressione che faceva ogni volta che appoggia la mando su di esso, deduco sia rotto, mi girai per guardare Manuel e rimasi sorpresa nel vedere che anche lui mi stava guardando, anche se i nostri sguardi erano diversi, io ero un misto tra spaventata e incredula e lui aveva quella faccia a mo di 'va tutto bene?'.
Per la prima volta notai che aveva gli occhi azzurri, molto lucidi in questo momento, continuammo il contatto visivo per un tempo indefinito, finché sciolse la mano dalla mia e se ne andò, rimandandomi da sola in questa situazione.
Altri ragazzi vennero in soccorso del poveretto che stava a terra, io non sapevo cosa fare avevo tutti gli sguardi puntati su di me, è come se mi incenerissero, si sentivano sussurri preceduti da occhiatacce, persone che mi indicavano, quanto vorrei sprofondare nel pavimento ma non fu così, non so con quale forza mi scansai tutta la gente ammucchiata e uscì da quella casa, dalla porta sul retro.
Incominciai a camminare, ma dopo due passi la testa incominciò a girare fortissimo, mi fermai e mi buttai a terra sul prato, guardai il cielo, c'erano poche stelle ma erano molto luminose.
Per fortuna dopo pochi minuti la mia testa finalmente si fermò, mi sentivo molto meglio, ma come non detto, incomincia a sudare e percepii un fastidio alla gola, capendo cosa stava per succedere, mi alzai.
Purtroppo quel fastidio non passò, quindi mi misi all'estremità di quel giardino e incomincia a rimettere.
Insomma abbiamo capito io più alcol non andiamo per niente d'accordo, dopo un po' il fastidio e la nausea finii, anche la testa non stava facendo i capricci quindi momento giusto per andarsene da quel posto.
Incomincia a camminare, direction my home, camminai per qualche metro, ma mi fermai di colpo. Dove cavolo è finita Simona... Non credo sia ancora alla festa, altrimenti mi avrebbe raggiunta quando sono scappata fuori dopo l'accaduto. Presi il cellulare che avevo in una tasca nascosta del vestito e digitai il numero, dopo un paio di squilli rispose.
<Pronto, con chi parlo> era un po' affannata.
<Simona ma dove cavolo sei finita> il mio tono di voce era molto elevato, sono molto arrabbiata con lei, non solo mi aveva letteralmente abbandonata a quella festa di cui conoscevo massimo 2/3 persone, ma non si era nemmeno degnata di avvertirmi che se ne stava andando, ed io ero venuta solo per lei altrimenti a queste ora starei sul mio bel divano a guardare un film.
<Arianna, calmati cosa è successo?>.
<Hai anche il coraggio di chiedermelo, mi hai lasciata alla festa da solo, invece tu te ne sei tranquillamente tornata a casa senza importartene minimamente di me, ecco cosa è successo!>.
<Scusa è che è successo un casino, mentre ero al piano di sopra per parlare con una mia amica ho visto Derek mano nella mano con una ragazza e stavano andando in camera, credo che non ti devo spiegare anche il motivo. E i nostri sguardi si sono incontrati> prese un respiro poiché aveva detto tutti d'un fiato.
<Ha lasciato la mano di quella puttana e voleva per forza parlare con me, ma io no. Allora sono letteralmente scappata per non piangere di fronte a lui...> non sapevo cosa dire, forse dovrei dirgli la verità... Che casino.
<Simo okay, dimentichiamoci questa serate forse è meglio>.
<Ary perché non vieni da me, così non devi dormire da sola a casa, poi un pigiama party è perfetto per fare pace> ridemmo entrambe.
<Direi che è un'ottima idea, ci vediamo tra 10/15 minuti il tempo di prendere qualcosa a casa e vengo>.
<Okay, non c'è fretta vai con calma... Ary adesso devo andare a tra poco>.
Non mi diede nemmeno il tempo di salutarla, chissà perché andava cosi di fretta, comunque ascolterò il suo consiglio andiamo con calma anche perché di certo con questi tacchi non posso andare molto veloce, quanto mi mancano le mie adorate convers.
Dopo qualche minuto, che sono sembrato interminabili, arrivai a casa. La prima cosa che feci e levarmi queste odiose scarpe, non m'interessa restare scalza tanto non c'è nessuno che mi può fare la solita predica. Salii in camera tolsi il vestito e indossai abiti più comodi, cioè leggings è una maglia di mio padre meravigliosa tra l'altro, strano che non se la sia portata.
Presi una borsa e misi al suo interno: pigiama, spazzolino, cambio per domani mattina, sciampo e balsamo, okay sono pronta, chiusi tutto e m'incamminai verso casa di Simona.
Dopo pochi minuti arrivai a destinazioni, guardai l'orologio ed era già mezzanotte, credo di essermela presa troppo con calma da quando ho chiamato Simona sarà passata più di mezz'ora. Senza esitazioni bussai, ma nessuno mi rispose, bussai di nuovo possibile che si sia già addormentata!? Bussai una terza volta e sentii all'interno dei passi pesanti avvicinarsi velocemente, finalmente la porta si aprii. Rimasi scioccata vedendo che non era per niente Simona, ma una persona di mia conoscenza, aspetta un attimo perché è senza maglia, questa serata non smette di stupirmi.#SpazioAutrice
Eccoci al capitolo 16, la festa è stata molto assurda, cosa avrà stupito ancora di più la nostra Arianna, lo scoprirete presto. Un bacio😘
-Anna❤️
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Una vita tra amore e amicizie
RomanceArianna è una ragazza semplice e molto solare di soli sedici anni, in poco tempo si ritrova catapultata in un mondo che non le appartiene con feste, ragazzi, cose che prima non avrebbe mai immaginato di fare. Bugie, verità mai dette, scheletri nell...