Capitolo 12

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Pov's Erica

-PERLA NON LÌ! CONCHIGLIA POTRESTI SMETTERE DI DAR FASTIDIO A ROCCIA?? NOOO PESCE SPADA QUELLO NON SI MANGIA!
Denis mi guarda e soffoca una risata.
-Dovrei ridere io invece...tu con quella bolla d'aria sembri un astronauta!
Scoppia a ridere e si piega in due.
-Ooooh...ma perché mio padre mi deve affidare questi compiti?? ALGA NON PICCHIARE PESCIOLINO! MA CHE STIAMO AD UN ASILO?
-Ehm...non vorrei confonderti le idee ma...si...tuo padre ti ha detto di tenere i figli delle sirene mentre sono ad una riunione.
-E tu perché sei qui? Per rompermi?
-Ehm...io...ecco...sono qui perché mi dà gusto guardarti mentre scleri.
-Oooh ma stai zitto tu!
Micol arriva e dà una spinta a Denis. Anche lei ha una bolla d'aria ma non è poi così buffa.
-Beh...io avrei finito qui.
Mi guardo attorno. I bambini si sono messi tutti a litigare. Sbuffo, agito la mano e cadono tutti a terra.
Li raccolgo uno per uno e li metto ognuno dentro una enorme conchiglia. Faccio l'occhiolino a Denis.
-Visto che mi ha insegnato papà?? Posso addormentarli.
Lui sorride e insieme a Micol ci dirigiamo verso il palazzo subacqueo di mio padre.
Non serve descriverlo. È semplicemente bellissimo.
I colori prevalenti sono il bianco e l'azzurro, la sala principale è completamente fatta di perle compreso le piccole finestre.
Saluto educatamente un pesce.
Denis e Micol mi guardano strano e così sorrido.

Loro invece sono strani! Hanno tutti i capelli all'insù e non sembrano proprio a loro agio qua sotto.
Io invece ho tutto sotto controllo. Non sono nemmeno bagnata e mi diverto a parlare con i pesci.

Busso e un grande portone si apre.
Mio padre è in piedi al centro di un tavolo. Attorno ad esso ci sono delle sirene che stanno discutendo.
-Padre?
-Si??
-Mi scuso per aver interrotto la vostra riunione ma il mio lavoro è finito.
-Bene...grazie, puoi andare cara.
Mi fa l'occhiolino e, dopo averlo imitato, esco dal palazzo seguita dai miei amici.
-Beh...tuo padre per farci venire qua sotto ha schioccato le dita...ora noi come facciamo a tornare in superficie?
Mi chiede Denis.
-Ci penso io.
Fischio e tre delfini arrivano a tutta velocità. Si inchinano e ci fanno segno di salire. Appena montati schizzano sempre più su fino alla superficie e ci lasciano sopra una spiaggia. Sento qualcosa scoppiare e, quando mi giro, le bolle d'aria dei miei compagni sono sparite.
Ci incamminiamo verso il giardino dove ci eravamo dati appuntamento con gli altri.
Mentre cammino noto che Denis e Micol stanno tremando. Li tocco e tornano asciutti.
Mi ringraziano e, quando giro il viso per guardare avanti, sbatto contro Emanuele.
Ci guardiamo per un po'. Poi mi volto e raggiungo Marisha e Marika che stanno aiutando due ninfe ferite.
-Hey...qualcuno dovrebbe fare qualcosa per questa ferita qui.
Emanuele indica la ferita fatta con l'acido che ha sul collo.
Marika si alza in piedi, gli sorride e si dirige verso di lui.
-Lo faccio io.
Lui fa un piccolo sorriso e mi guarda. Giro il viso.
-Ehm...no Marika...tu dovresti aiutarmi con loro.
Marisha mi guarda e mi fa l'occhiolino indicando le ninfe. Marika guarda prima lei, poi Emanuele e infine annuisce dispiaciuta.
-Ehm...io e lui dobbiamo vedere come stanno i semidei.
Micol afferra Denis per un braccio e lo trascina via.
-Ok...lo faccio io.
Prendo un kit medico e mi avvicino ad Emanuele un po' scocciata.

Dopo mi sentono quelle! Lo hanno fatto apposta a farmi rimanere sola con lui!

-Erica io...
-Allora senti. Io ora ti medico la ferita, ma è meglio che ti stai zitto, ok?
Annuisce e abbassa la testa.
-Togliti la maglia.
Ubbidisce. Rabbrividisco quando il mio sguardo si posa sul suo petto che mi fa tornare in mente dei bei ricordi. Scuoto la testa e afferro la sua, delicatamente, per vedere meglio la ferita. È verdastra e attorno si intravede un po' di sangue.
-Ora farà un po' male.
Gli passo l'acqua ossigenata e lui stringe i denti.

Almeno così gliela fai pagare...no?

Quasi sorrido quando per poco non gli esce un urlo.
Prendo l'ago e il filo, cucio la ferita e ci metto una benda.
-Ecco...ora è apposto. Puoi rimetterti la maglia.
Metto tutto quello che ho usato nella cassetta e poi scopro Emanuele a fissarmi.
Faccio finta di nulla e mi incammino, con la cassetta in mano, verso altri feriti.
Manu mi urla un grazie alle spalle.
Mi fermo ma, senza girarmi, continuo a camminare.

Sono stanchissima...è sera e non ho fatto altro che andare su e giù e aiutare chi ne aveva bisogno.
Ora sono distesa su un divanetto insieme a tutti gli altri semidei che hanno partecipato alla battaglia, compreso i miei amici.
-Ooooh non ce la faccio più.
Marisha ha un fazzoletto bagnato in testa ed è sdraiata su una poltrona.
-Nemmeno io...e poi, qua non ci si entra!
Daiana, una semidea che ho conosciuto oggi, mi sembra messa peggio di Marisha.
Ha ragione però. Siamo dentro una stanza grande ma non abbastanza da contenerci tutti.
-Tutto quello che abbiamo fatto...e, come ringraziamento, ci mettono qui!
-Denis veramente tu non hai fatto altro che flirtare con le altre ragazze!
Micol si mette a ridere per la faccia buffa del nostro compagno e così si scatena una risata generale.
Sono così stanca che chiudo gli occhi. Sogno me ed Emanuele in stanze separate e completamente bianche. Mi sveglio di scatto proprio mentre Denis mi sta chiamando per la cena.
Mi alzo assonnata ma quando mi metto a tavola mangio tutto quello che ho nel piatto.
La serata continua così, allegramente e senza intoppi.

Se per intoppo non intendi le occhiate tristi che ti manda Emanuele allora va bene.

Ooooh sta zitta coscienza!
Finalmente, verso le 11, andiamo a dormire. Noi 6 ci dirigiamo verso una stanza e ognuno si mette su un divano. Mi porto la coperta fin sopra i capelli e mi addormento sperando di fare solamente sogni e niente incubi.

Pov's Emanuele

Ho sonno ma non riesco a dormire. Guardo continuamente Erica sotto la sua coperta. Non si muove, deve essere stanca. Già mi manca non poterla avere tra le mie braccia e già mi immagino cosa significi vivere una vita senza di lei.
Chiudo gli occhi.

Non posso avere una vita senza di lei quindi me la riprenderò, costi quel che costi.

Gli Dei Dell'Olimpo Il ragazzo dagli occhi di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora