CHRISTINE'S POV
La sua galanteria mi lasciava perplessa, non era mai stato cosí gentile e tutta questa voglia di fare qualcosa per me quando stava già praticamente dormendo non mi convinceva. Non me la raccontava giusta. E se mi avesso drogato l'acqua?!
"Che c'è? Non bevi?" Mi chiese spiazzandomi, ero tra i miei pensieri e non mi ero accorta di fissare il bicchiere come un imbecille.
Forse perchè lo sei.
Ma tu non riesci mai a fare un complimento?
Non mi riesce mi dispiace.
Bene, odiavo la mia coscenza.
"Non ti ho drogato da bere tranquilla." Sorrise come se fosse assurda come cosa.
"E io cosa ne posso sapere." Risposi diffidente.
"Per drogare una ragazza devi avere uno scopo e io riesco ad arrivare a quello anche senza drogarti." Disse con voce roca riservandomi quel sorriso malizioso che mi mandava a fuoco ogni volta.
"Ma sta zitto voglio dormire e non sentire le tue chiacchiere" Dissi acida infilandomi sotto le coperte e senza neanche bere il bicchiere d'acqua.
"Come siamo acide, forse avrei dovuto portarti un dolce." Rispose tranquillo mettendosi accanto a me.
"Stai zitto e lasciami dormire." Dissi dandogli la schiena.
"Dormi Piccolo Pulcino." Disse cingendomi con le braccia e facendo aderire tutto il suo corpo al mio.
Avrei voluto scostarmi o almeno fingermi arrabbiata ma il calore del suo corpo era troppo invitante. Mi arresi al suo abbraccio pensando a tutto e a niente, pensando a tutti i cambiamenti che erano avvenuti in questo ultimo periodo, da quando sono arrivata a questo college la mia vita è stata completamente stravolta dall'uragano Harry Styles.
Sentivo il suo respiro più regalore, probabilmente si era addormentato. Le sue mani erano strette a pugno sulla mia maglia come se avesse paura che potessi andarmene da qualche altra parte, non aveva ancora capito che il mio posto era proprio li e io non me ne sarei andata.
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HARRY'S POV
Cosa diavolo era questo posto? Un immenso prato verde circondato da un bosco fitto, il sole splendeva alto nel cielo e neanche una nuvola minacciava di coprirlo, ma c'era qualcosa di inquietante in tutta quella bellezza.
Una figurà uscì dal bosco correndo verso di me, non riuscivo a scorgere chi era ma dall'atteggiamento sembrava felice di vedermi.
"Harry!" Quella voce, l avrei riconosciuta tra mille.
"Mamma " urlai in risposta iniziando a correre.
"Mamma" urlai ancora ma per quanto corressi la distanza tra noi sembrava aumentare invece che diminuire
"Harry" La sentivo urlare.
"Harry" sentii urlare di nuovo, ma questa volta la voce non era più la sua, era cambiata.
"Pulcino" urlai continuando a correre.
"Dio Pulcino ti prego." Dagli occhi iniziarono a sgorgare calde lacrime che mi bagnavano le guance, volevo raggiungerla, abbracciarla, stringerla a me ma più correvo e più lei si allontanava, più correvo più urlava il mio nome con paura.
"Harry, Harry!" Le sue urla disperate mi entravano nel cervello facendomi cadere in ginocchio a terra.
Il sole non splendeva più e la pioggia cadeva ininterrottamente sul mio corpo. Cercai di rialzarmi ma mi sentivo troppo pesante e non riuscivo a muovere un muscolo.

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Half A Heart
Hayran KurguHarry è riuscito finalmente ad esprire i suoi sentimenti aiutato dalla musica ma Christine accetterá nuovamente le sue scuse? Crederá a tutto ció che gli ha detto? Come la prenderá Samuel? Molte delle domande lasciate in sospeso nella prima parte...