Under the same stars.|Luke Hemmings

-Capitolo 31

Luke.

Restavo in silenzio con il cellulare attaccato all'orecchio, le parole mi morirono in gola e non sapevo che fare, mi trovavo di fronte ad un bivio: da una parte, potevo dirle che tra noi era finita attraverso un telefono, quindi non avrei visto la sua espressione e mi avrebbe odiato. Dall'altra invece potevo raggiungerla, dirle che era finita, vedere la sua espressione e mi avrebbe odiato comunque. 

'Luke, sei ancora li?' mi richiamò Blair dall'altra parte del telefono

'Ahm, si..sono qui' balbettai

'Di cosa dobbiamo parlare?' mi chiese, e di nuovo quella sensazione di panico si impossessò di me.

'Nulla, sta tranquilla. Blair come stai messa con gli esami per questo mese?' le chiesi

'Oh, approposito di questo. Mi son ritirata dal college' rispose, sentivo dei rumori in sottofondo e capii che si era appena messa a letto

'Perché mai? Ti piaceva andarci' dissi, stesi le gambe avanti a me incrociando i piedi

'Non frequentavo da molto, e non so.. sentivo che non faceva per me. Era per questo che volevo tornare a casa Luke' disse masticando qualcosa 'perché questa domanda?'

'Che..che ne dici di passare qualche giorno con me e i ragazzi? la prossima tappa dovrebbe raggiungerci anche Bryana, credo'

'Davvero? Sarebbe bellissimo Luke, mi manchi così tanto e...'

'Si..mi manchi anche tu. Ora devo andare Blair, a più tardi' dissi frettolosamente staccando il telefono e riponendolo in tasca. Sospirai prima di alzarmi e ripercorrere la strada che mi riportasse in hotel. Non mi ero accorto di essere stato via per così tanto tempo, quando rientrai Ashton era sul suo letto, non appena sentì la porta chiudersi alzò lo sguardo verso di me

'Finalmente sei tornato, si può sapere dove diamine sei stato?' chiese con il tono leggermente arrabbiato

'In giro, sono affari miei' risposi come al solito scontroso, andai dove vi era il mio letto e mi ci sedetti sopra, seguirono molti minuti di silenzio, prima che io parlassi 'l'ho chiamata. Ma non sono riuscito a dirle niente. Abbiamo parlato del più e del meno' iniziai a dire e sapevo di avere l'attenzione di Ashton che invece stava in silenzio 'le ho detto che per la prossima tappa può raggiungerci, con Bryana'

'Sei impazzito o cosa?' mi disse Ashton staccando gli occhi dal cellulare e guardandomi

'Non potevo dirglielo per telefono Ashton, sarei un codardo' dissi alzandomi

'No, saresti un coglione, è ben diverso Luke' disse sarcastico 'ascolta, io non so cosa gira in quella specie di cervello che ti ritrovi, ma una cosa è certa: smettila di prenderla in giro'

'Non la sto prendendo in giro e questo lo sai. Lo faccio per non farla stare male Ash, sto via per mesi interi, quanto potrebbe durare questa..cosa?' chiedo guardandolo, inizialmente sembra spiazzato poi sembrò pensarci su prima di rispondermi, si alzò e infilò le scarpe prima di avvicinarsi alla porta, indossò la felpa e si girò a guardarmi

'Quindi secondo te mollarla non la fa stare male? Conoscendoti staresti male anche tu, pensaci bene Luke' mi disse prima di lasciare la camera.

Una settimana dopo.

Blair.

Arrivai all'aeroporto con una strana felicità: tra non molto avrei rivisto Luke dopo quasi due mesi. Ero al ritiro bagagli quando mi arrivò un messaggio da parte di Luke

da Luke:

Ti decidi a rispondermi? Dimmi se sei arrivata sana e salva

Ridacchiai bloccando il cellullare e rimettendolo in tasca, ritirai la valigia e uscii dall'aeroporto ispirando profondamente, alzai il braccio per chiamare un taxi che mi avrebbe portato all'hotel dove si trovavano i ragazzi, dissi all'autista l'indirizzo e iniziai a guardare fuori dal finestrino i vari edifici scorrere sotto i miei occhi. Dopo quasi un'ora buona, di cui la metà passata nel traffico, arrivai all'hotel, pagai l'autista e dopo aver preso la valigia dal portabagagli mi fermai all'entrata. Presi il cellulare dalla tasca e composi il numero di Luke