-Capitolo 4

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Il fine settimana lo adoro, posso svegliarmi tardi e non andare al college. Questa mattina dopo una tazza fumante di caffè e una bella doccia esco di casa per raggiungere il piccolo supermercato per fare la spesa per tutta la settimana. Il cammino è abbastanza lungo, devo trovare un modo per non fare tutto questo cammino ma per ora mi accontento. Dopo svariati negozi arrivo al supermercato, inizio a riepire il cestino con le poche cose che mi servono ovvero cereali, pasta, uova e qualche bibita. Ricontrollo la lista più e più volte ma mi scontro con qualcuno 'Scusa, ero distratta' dico imbarazzata

'Tranquilla Blair' risponde il ragazzo ridendo, ora che guardo meglio capisco che è Michael, non posso fare a meno di ridere anche io 'Che stai facendo qui? Cioè cosa fai con tutte queste cose sfami un esercito e poi li fai ubriacare?' feci un leggero sorriso

'In realtà no, diamo una festa questa sera a casa nostra' una festa?! Fa che non mi inviti, fa che non mi inviti, fa che no...'Ti andrebbe di venire? Potrebbe essere l'occasione di conoscere gente' fa spallucce, devo smetterla di non voler fare qualcosa perché a quanto pare succede l'esatto contrario

'Non lo so Michael, magari ci penso un pò su.. io ora devo andare ho delle cose da fare' rispondo il più velocemente possibile per porre fine alla conversazione 'Se non hai altro da fare potremmo tornare insieme, ovbiamente se ti va'

'Si certo' sorrisi dopo aver pagato entrambi usciamo dal supermercato e ci dirigiamo vicino a suv nero, che presumo sia la sua auto. È davvero bella e comoda

'Allora verrai questa sera?' chiede Michael tanto per fare conversazione

'Non credo Michael, sai lunedì ho un altro test di ammissione al college e volevo studiare per riuscire a passarlo' non stavo proprio rifiutando ma non sono una di quelle persone a cui piace far festa, ho solo cercato un modo carino per non dire direttamente di no

'Oh.. allora sarà per la prossima sai non vorrei essere incolpato se non andrà bene' rise.Michael era carino, aveva una risata davvero contagiosa e gli occhi grigi gli brillavano quando sorrideva. Entrammo nel viale della loro villetta e dopo averlo salutato entrai nel mio appartamento.

Era tutto il pomeriggio che studiavo quindi mi ero dedicata un pò di pausa facendo un piccolo spuntino con dei biscotti per poi immergermi di nuovo nello studio. Arrivata la sera, alle dieci circa, la musica che arrivava dalla casa di fronte era assordante nonostante avevo le finestre chiuse si sebtiva chiaramente la musica alta, chiusi i libri orami incapace di studiare visto che mi era impossibile, mi recai in salotto accesi la televisione e davano un film di cui non so il titolo, ma solo dopo mi resi conto che era The last song. Adoravo quel film, ogni volta che lo guardavo piangevo come se fossi una bambina, decisi di ordinare la pizza ma nel momento in cui stavo per comporre il numero bussarono al campanello. Quando aprii la porta mi trovai avanti Luke vestito completamente di nero a partire dalle vans per finire con la felpa

'Ti è morto il pesce rosso che hai al posto del cervello?' morsi l'interno della guancia per non ridere

'Simpatica, posso entrare mi sto annoiando li dentro e ho pensato che magari volessi compagnia dato che non hai un straccio di coinquilino, sai sei insopportabile' io insopportabile? Ma ti pare.. sono così adorabile tanto che mi hanno spedita qui in Australia per il college

'Disse l'uomo in nero. Entra' dissi alzando gli occhi al cielo e facendolo entrare 'stavo ordinando una pizza.. ne vuoi una?' in risposta annuì dicendomi che voleva una margherita con salame piccante. Rinunciai a vedere il film dando libera scelta a Luke su cosa vedere e mi meraviglio del fatto che non cambia canale, inizio a prendere le bibite mentre aspettavo l'arrivo della pizza ma quando entrai in salotto Luke aveva appena chiuso la porta e manteneva i cartoni contenenti le pizze 'Perché non mi hai chiamata avrei dovuto pagarle io quelle' dissi indicando le pizze, in risposta Luke si sedette sul divano togliendosi la felpa 'Vuoi stare in piedi e aspettare che la pizza si freddi o vieni a sederti?' alzai gli occhi al cielo e andai a sedermi distante, molto distante, diciamo dall'altra parte del divano, da Luke

'Guarda che non mordo mica' fece una risatina irritante più di quanto non sia lui

'Okay, cosa vuoi esattamente da qui? Perché non sei alla tua festa, nella tua casa con i tuoi amici?'

'Semplicemente non mi va di stare lì dentro' fa spallucce e torna a guardare il film e finire la sua pizza. Odioso.

Qualche ora più tardi, e qualche parola scambiata ogni tanto sentivo gli occhi farsi pesanti e lentamente mi abbandonai alle braccia di morfeo e caddi in un sonno profondo lasciando Luke alle sue faccende cioè a qualsiasi cosa stia facendo. Per quanto sia odioso è bello stare con lui, voglio dire ad essere carino è carino e molto e ogni tanto fa quella battuta squallida facendoti ridere, ma questo non vuol dire che lui mi piace o che potrebbe piacermi.

Spazio autrice

Ciau bamboleee :3 eccomi con un nuovo capitolo, spero che vi piaccia magari fatemelo sapere con qualche commento.

Se avete qualche storia da farmi leggere fate pure, potete scrivermi in bacheca oppure mandarmi un messaggio :)

Detto questo... al prossimo capitolo

-Anna❤

Under the same stars.|Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora