Capitolo 4

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Appena entriamo nel locale, i pochi presenti si girano a fissarci straniti, qualcuno guarda male, altri invece mi lanciano sguardi carichi di desiderio che mi danno la nausea...
Rocco invece sembra totalmente a suo agio, oppure semplicemente non ci bada.
Cazzo però, quanto é carino.. Penso mentre ammiro il suo profilo, la curva morbida delle labbra, il naso leggermente a patata, quelle guance che mmmh vorrei strappargli a morsi.
Ad un tratto vedo un uomo venirci incontro, corpulento ma con la faccia simpatica e piena di giovialità... Che infrange giusto le mie riflessioni.
Immagino da subito che sia lo zio di Rocco, poiché appena vede il ragazzo gli va incontro per abbracciarlo calorosamente.
Dopodiché arriva il momento delle tanto "attese" presentazioni.. Sono a disagio, anche perché il pizzaiolo dietro il bancone mi fissa le gambe.
Come l'uomo mi vede, subito un sorrisone si allarga sulla sua faccia paffuta e il luccichio divertito nei suoi occhi vivaci mi lascia intendere che... Non ha capito nulla.
" Rocchí ma ndo l'hai trovata sta bella wagliona? É la tua fidanzata? " - ecco appunto,no.
Rocco punta lo sguardo su di me e sicuramente nota il mio imbarazzo perché viene in mio soccorso... O almeno ci prova.
" Si zio, ti presento.. Ehm... "
" Anna " - sorrido allo zio ma fulmino Rocco con uno sguardo che invece lo fa ridacchiare - " Molto piacere " - dico cordiale stringendo la mano dell'uomo.
" Il piacere é tutto mio cara.. Sono Mario. Rocco non mi ha mai parlato di te ma non aveva mai portato nessuna qui, devi essere davvero speciale " - non aggiungo nulla al riguardo, mi limito ad un sorrisino imbarazzato, anche perché poco dopo mi accorgo che Rocco mi sta fissando con uno sguardo indecifrabile.
" Zio, dacci il tavolo migliore ja " - aggiunge il mio cliente e il signor Pagliarulo ci fa strada gongolando.
Prima che ci arrivino le pizze cerco di intrattenere un discorso con lui esordendo con un - " Che programmi hai per dopo? "
" Nessuno,perché? " - mi guarda sorridendo.
" Beh.. Ti ricordo che mi hai affittata per stasera.. E cio che mi aspettavo avremmo fatto... Ecco.. " - " Shhh quanta fretta che hai piccola " - dice scherzando, nel suo sguardo non c'é malizia ma mi fa comunque avvampare.
Decido di cambiare discorso.
" Da quanto tempo fai rap? " - il suo sguardo si illumina - " Diciamo che é una passione coltivata a lungo negli anni che sono riuscito a mettere in pratica circa all'età di 16/17 anni.. All'epoca ero un cantante in erba, ma diciamo che me la cavavo.. All'età di 19 anni ho vinto il Sanremo della categoria dei giovani ed é stata un'emozione grandissima per me e per la mia famiglia.. " - dice quasi commosso e non posso fare a meno di pensare a quanto sia tenero - "... E adesso sono qui.. Tre dischi e una certa fama, ancora tanto da imparare ma già qualcosa da insegnare " - mi fa l'occhiolino e io gli sorrido sinceramente ammirata.
" Chissà quanta dedizione e passione ci metti ogni giorno e ci hai messo per diventare ciò che hai sempre desiderato.. Sappi che ti ammiro " - gli dico senza inibizioni, sento di poter essere me stessa con lui.
Quasi arrossisce e lo trovo così adorabile.. Comincio a fare pensieri poco casti fino a quando non ci arrivano le pizze e cominciamo a mangiare.
Cavoli quanto amo la pizza.
" E tu invece? Perché non mi parli un pò di te? " - mi chiede addentando sensualmente una fetta di pizza con pancetta.
Rimango un attimo incantata dalle sue labbra ma mi riprendo quasi subito.
" Non c'é molto da sapere su di me, vivo con mia madre che é molto malata e per mantenerci faccio quello che faccio. Fine " - " Anche questo é davvero ammirevole,lo sai vero? " - smetto di mangiare ma non rispondo - " Comunque intendevo.. Non so.. Qualcosa di te che non so già " - dice con una punta di ironia ma ormai i miei pensieri hanno preso altre strade, quelle sbagliate, quelle dei ricordi e sento il sangue affluirmi al cervello come un fiume impetuoso.
Senza dire nulla mi alzo di scatto dalla sedia ed esco fuori dalla pizzeria, sotto lo sguardo confuso dei presenti.

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