Capitolo 17

273 14 8
                                    

Scusate per eventuali errori grammaticali che poi provvederò a correggere, nel frattempo gustatevi il prossimo capitolo! E non dimenticatevi di passare sul profilo di ChiaraZullo3 per la sua stupenda FF! Buona lettura!

-----------------------------

Ogni qualvolta devo esibirmi davanti ad un pubblico, il cuore prende a battermi a mille. Pure adesso, nella vecchia e cara Piazza di Salerno, sento l'adrenalina scorrermi nelle vene, incessante, tra la folla che mi acclama. Non mi abituerò mai a tutto questo ed é proprio questo il bello ogni volta. Senza l'ansia dell'attesa, esibirsi non avrebbe più un gran senso.
Scorro ad uno ad uno i volti dei giovani, degli adulti e anche di bambini i quali sono venuti a vedermi mentre il manager mi annuncia e mi chiama sul palco.
I loro occhi brillano di contentezza e speranza, quella che spero di trasmettere loro con la mia musica e tutto ciò mi fa stare fottutamente bene. Inoltre mi mancava stare tra la mia gente, anche se.. un vuoto incolmabile, una condizione di tristezza indesiderata rende malinconico il mio sguardo, generalmente ridente.
Mi manca lei, ma per stasera devo cercare di dimenticarla e dedicarmi anima e corpo alla serata.
" Buonasera guagliú!!!! " - urlo salutando i miei preziosi fan, i quali esplodono in applausi, fischi ed acclamazioni.
Mentre parte la musica di Vene e Vva, faccio un discorso ben preparato di ringraziamento per la Teleton e naturalmente, per la presenza e il sostegno della mia gente. Poi, il delirio.
" C'era una volta un signore su un'isola.. Era la voce di Kingston Town.. Le sue parole che facevano politica.. La ribellione dentro un cuore rastaman! .. " - introduco il ritornello della canzone insieme ai fan, e una piacevole sensazione di calore mi si propaga nel petto.
" Ci hanno sporcato il mare, il futuro dei nostri figli.. Pensavo a mille cose, il mese scorso ero un giù. Perché se cadi qua é raro che ti ripigli e la vita diventa il contrario di quello che sogni tu.. " Vado avanti così, cantando a perdifiato fino alla mitica, a mio parere, canzone SignorHunt! dalla quale ha preso nome il disco,e la folla impazzisce appena apro bocca.
Poi canto Na stanza nostra.. La canzone preferita di Anna e sento gli occhi riempirsi di lacrime quando la cerco con lo sguardo tra il pubblico ma realizzo che lei non c é. É ricoverata in quel freddo ospedale, in coma, da sola. Fanculo, sensi di colpa del cazzo.
" Amarsi di più! Immaginarsi in tre! Una stanza tutta nostra, tutto il tempo mio con te.. Non so se siamo pronti, tu che cambi sempre idea... Con le tue parole dolci, dentro lasci un'odissea! TUTTI INSIEME WAGLIÚ! " - Urlo con le lacrime agli occhi e la folla grida - " Na stanza nostra! Na stanza nostra... Na stanza nostra... ... ... Na stanza nostra.. " - poi la musica finisce.
" Grazie!! " - urlo tra lo scrosciare degli applausi e delle grida festose, mentre mi asciugo gli occhi col dorso della mano.
Il cuore mi batte ancora all'impazzata, questa canzone mi commuove tutte le volte perché esprime il mio desiderio più grande, ovvero quello di avere un figlio. E Dio solo sa quanto desidero averne uno con Anna, ma lei é ancora così piccola e vorrà godersi la giovinezza.. Se sopravvive. Inoltre non siamo nemmeno una vera e propria coppia..
Oh al diavolo, basta con tutte ste paranoie! Grido dentro la mia testa mentre raggiungo in fretta la limousine che mi sta aspettando sul retro. Wow.
Non vado mai in giro con auto del genere, che gli passa per la testa al mio manager? Bah..
Come sto per richiudere lo sportello, sento una squillante voce femminile chiamarmi da lontano.
" Rocco! Ti prego aspetta! " - mi affaccio confuso fuori dalla portiera e vedo una ragazza bionda tutta curve venirmi incontro correndo sui tacchi vertiginosi. Indossa una maglia con stampate sopra delle mie foto e una scritta che dice " Statt calm e sient Rocco Hunt " .
La trovo una cosa simpatica ed esilarante, pertanto decido di scendere un attimo dalla macchina e ritrovandomi trenta secondi dopo, la barbie ai miei piedi. Le si é rotto il tacco, negg a miserij.
" Ei, ti sei fatta male? " - le chiedo aiutandola a rialzarsi - " Nono, sto benone, ti ringrazio! " - dice allegra - " E di cosa? Volevi.. " - " Ah sisi, potresti farmi un autografo? Ti prego, ti prego, ti prego! " - ci manca solo che si metta a pregarmi in ginocchio, perciò per evitarle una sceneggiata, le firmo la maglia dove mi indica lei.
All'altezza del seno. Prosperoso. Decisamente prosperoso.
Dandole meglio un'occhiata noto davvero quanto sia sexy nonostante il trucco leggero. Non sembra la solita zoccl da due soldi da abbordare nei quartieri malfamati, sembra una brava ragazza. Così le chiedo il nome.
" Mi chiamo Melissa, Melissa Pozzuolo piacere! " - dice arrossendo e porgendomi la mano impreziosita da vari anelli e braccialetti - " Piacere mio " - le dico facendole l'occhiolino eh... Aspetta, cosa?! Perché sto facendo il cascamorto? Decido di trovare una scusa per congedarmi - " Beh, io ora devo proprio andare, ci vedi.. " - " Aspetta, ti prego! Posso chiederti una cosa? " - dice mordendosi il labbro e spostando una lunga ciocca bionda dietro l'orecchio.
" Dimmi " - dico impassibile - " Ecco.. Insomma, per caso hai la fidanzata? " - beh, mi verrebbe voglia di dirle di si, ma non vorrei aver interpretato male Anna e i suoi gesti.. Voglio essere sicuro di ciò che prova, solo allora affermerò di essere fidanzato, perciò dico un "No" secco.
Allora vedo allargarsi un sorrisino sul volto di Melissa, dopodiché mi fa - " Uhm... Ok, bene. Posso chiederti un'altra cosa? Se non sono sfacciata potrei chiederti di darmi un passaggio a casa? In teoria ero con delle amiche ma mi hanno abbandonata qui.. " - oh, stellina, penso ironicamente mentre la guardo arricciolarsi la ciocca intorno al dito - " ..e poi mi si é rotto il tacco.. E si, insomma, abito lontano quindi.. " - quindi guarda un pò!
Avevo torto! Penso stressato, che ansia. Ma non é sfacciata eh, naaah.
" Va bene (?) " - dico intimorito, e senza alcun preavviso, la sciacquetta mi si butta fra le braccia tra gridolini isterici.
Avvicina le sue labbra al mio collo e con fare sensuale, mi morde la pelle senza farmi male, ma provocandomi milioni di brividi. In che casino mi sto cacciando?

~Na Stanza Nostra~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora