VABBÒH dato che non riesco ad aspettare,pubblico l'ennesimo capitolo! Buona lettura! ;)
**********" Rocco.. Mi senti? " - sento una voce familiare che mi chiama con voce sommessa ma la mia mente é ancora annebbiata e un doloroso mal di testa mi sta facendo passare le pene dell'inferno.
Ma dove cazzo sono? mi domando aprendo gli occhi mentre uno spiraglio di luce bianca mi acceca.
" Mh.. " - mugugno infastidito strofinandomi gli occhi e mettendomi seduto sul letto, rivelando anche un inaspettato mal di schiena.
" Finalmente " - sento sospirare la persona accanto a me e che sinceramente avrei preferito non vedere in questo momento, ma vabbé.
Clemente mi guarda con occhi persi e gonfi di sonno, é pallido e tiene delle occhiaie violacee che lo fanno sembrare uno zombie.
Il volto é scavato, un accenno di barba ispida gli ricopre le guance e puzza come un cane.
" Dove sono? " - gli chiedo con voce fredda - " E dov'é Anna? " - non ricordo assolutamente nulla di quello che mi é successo quindi sono totalmente spaesato.
Clemente sospira di nuovo e scuote lentamente il capo abbassandolo - " Non ricordi nulla? " - chiede con un'espressione distrutta e io lo guardo confuso - " Anna.. É stata investita... Tre giorni fa, é rimasta coinvolta nel nostro litigio e a causa di.. Uno spintone é finta in strada dove.. Mi dispiace tanto.. Non volevo che accadesse.. " - racconta trattenendo invano un singhiozzo e nel frattempo rimango pietrificato dalle sue parole. É vero. Mi ricordo. Il litigio, lo schiaffo, la macchina!
" Oddio! " - urlo balzando fuori dal letto - " Devo vederla.. Portami da lei! " - Lui mi guarda e mi dice tutto d'un fiato - " É in coma " - .
No, come in coma? No.
" Non é vero.. " - sussurro avvicinandomi a Clemente e strattonandolo per la maglietta.
" Non é vero! " - dico più forte, ma la sua espressione non lascia presagire nulla di buono.
" Portami da lei " - ripeto con voce più sicura e dopo cinque minuti, mi ritrovo nella sua stanza. Il suo corpo é ricoperto di tubi collegato a macchine che probabilmente la tengono in vita, la sua fronte é fasciata da un grande cerotto bianco e un ematoma giallastro le ricopre quasi interamente la spalla sinistra.
" Da quanto tempo é qui? " - " Tre giorni e secondo i medici non le rimane molto da vivere..." - " Stronzate! Lei vivrà. " - dico duramente dopodiché, esco dalla stanza seguito da fratm Clementino. Non posso rimanere arrabbiato troppo a lungo con lui, é rimasto qui in ospedale a vegliare su di me e su Anna, solo un amico vero lo farebbe.
E non appena prendo coscienza di questo, mi giro verso di lui e lo abbraccio, sentendo gli occhi pizziccarmi per le lacrime non versate.
" Mi dispiace.. " - dico mentre lui ricambia l'abbraccio - " T'appost fraté " - mi rassicura, dopodiché ci stacchiamo e decidiamo di andare a darci una ripulita, per poi tornare subito in ospedale.--------------------------------
Piú tardi il mio manager mi telefona per comunicarmi che la settimana seguente devo tenere un concerto di beneficenza a Salerno, in modo che i fondi vadano alla Teleton. Evidentemente non é stato informato di quanto mi sia successo ma decido di non dirgli nulla e di consentire, temi di questo tipo mi stanno molto a cuore. Se penso a quanta gente sta morendo sempre più frequentemente, a quanti bambini dalle malattie incurabili vengono sottoposti a cure insostenibili e che alle volte, non ce la fanno, mi piange il cuore.
Un giorno quando avrò un figlio, gli insegnerò l'umiltà e la generosità e se dovesse nascere con una qualche malattia, giuro su Dio che andrò io stesso fino in capo al mondo per trovare la cura. Dev'essere devastante perdere qualcuno che si ama e avere la consapevolezza che non si sia potuto fare nulla per aiutarla. Per questo sostengo la Teleton, sono sicuro che con impegno e le ricerche necessarie, i medici aiuteranno a vivere ancora tante persone.
Ma poi ripenso ad Anna e le mie speranze vanno a puttane, così come la mia voglia di vivere.
Non la voglio perdere.. Ho già rischiato una volta e mi é bastata, perché continuare a torturarmi l'anima?
Io non sono credente, ma se c'é veramente un Dio misericordioso che può far si che lei sopravviva allora sono disposto anche a farmi monaco.
Comincio così il mio rosario di preghiere, le mani giunte e il capo chino in segno rispettoso, davvero inusuale da parte mia ma non so più che fare, a chi rivolgermi per avere risposte, a chi seguire per trovare le soluzioni a tutto.
Dopo aver finito mi accorgo di avere il viso bagnato di calde lacrime e le mani tremanti poggiate sulle ginocchia. Non avevo mai provato un dolore simile, neppure quando morì il mio migliore amico, neppure quando mi bocciarono o quando caddi da un albero fratturandomi la gamba. E nemmeno quando mi lasciai con Maura.
Ho paura a rivelare il perché di questo, ma é inutile negarlo, nella mia mente non fa altro che rimbombare la parola 'amore' ...
Amore.. Amore.. Amore..
Dannazione, Io Amo Anna.
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~Na Stanza Nostra~
De TodoQuesta non é la solita FF sul proprio idolo, qui RH sarà il vero e proprio protagonista di una storia struggente e coinvolgente che spero possa piacervi...