Capitolo 18

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Rocco

Mi sento frastornato, mi gira la testa, ho la nausea e sono nudo.
Aspetta un attimo...
Ho la nausea?! Cosa sono, incinto per caso? Mah..
Faccio per stiracchiarmi e portarmi le braccia dietro la testa fino a quando non sento dei movimenti al mio fianco, il fruscio delle lenzuola e poi.. Panico.
" Buongiorno zuccherino.. " -
Giro di scatto la testa e come vedo la scena, urlo..

Anna

Mi sento debolissima e fragile come un rametto in questo momento, ma finalmente mi sono risvegliata dal coma. Sento di non avere nulla nello stomaco e infatti un gorgoglio sommesso della mia pancia giunge in fretta alle mie orecchie. Sto morendo di fame. Scosto le lenzuola per scendere dal lettino dall'ospedale e noto quanto siano magre e pallide le mie gambe.
E come appoggio queste ultime, prive di sensibilità, al pavimento freddo, cado come un sacco di patate.

Rocco

" Che cosa ci fai tu qui?! " - chiedo con una risata isterica alla ragazza della sera prima, Melissa. Anche lei é nuda e devo ammettere che é molto bella, ma la sua é una bellezza volgare, finta, nemmeno paragonabile al candore di Anna.
E allora perché te la sei trombata? Chiedo a me stesso e non sapendo cosa rispondere, mi lascio assalire dall'ansia.
La ragazza fa finta di non sentirmi e continua a massaggiarsi il clitoride con le dita, mentre con l'altra mano si stuzzica un capezzolo. Si morde un labbro guardando nella mia direzione ed io mi sento perso.. Anche perché una fastidiosa erezione comincia a spuntarmi fra le gambe.

Anna

Ci ho messo un pò a trovare il medico, ma alla fine, dopo avermi visitata per bene, conferma la mia totale guarigione, nonostante mi abbia avvertito più e più volte di tornare subito non appena avessi avuto un qualche malessere, anche se piccolo.
Mi dispiace non aver trovato Rocco al mio risveglio, credo di averlo sognato spesso durante il mio stato comatoso e ora mi manca da morire.
Vabbé, prima mi do una mossa e prima lo rivedrò, penso sorridendo, così mi metto all'opera per il ripristino del mio aspetto alquanto disastroso.

Rocco

" Perché rimani li impalato e non torni a letto? " - mi chiede provocante con sguardo felino e io balbetto, senza degnarle di una risposta - " Come cazzo ci sei finita qui? " - " Oh andiamo bello, che problema c'é? " - chiede avvicinandosi con una camminata sensuale, da predatrice. I grossi seni rimbalzano lievemente ad ogni passo e dopo pochi secondi me li ritrovo attaccati al petto. Mi ha imprigionato contro il muro.
" Ti ho fatto una domanda " -
Le chiedo con più risolutezza, ma invece che rispondermi, prende a massaggiarmi il membro. Comincio ad incazzarmi, così, con un gesto stizzito, le sposto la mano.

Anna

Mi sono fatta una doccia lunga e calda e le infermiere sono state così carine da prestarmi perfino un cambio per tornare a casa.. Ora devo solo chiamare un taxi.

Rocco

" Hei ma che ti prende? " - mi chiede con un'espressione un pò offesa e senza degnarla di uno sguardo comincio a rivestirmi.
" Non ignorarmi sai? " - dice isterica. Maronn mij, sento che sto per mandarla a quel paese.
" Senti.. Ieri sera ci siamo divertiti alla grande, siamo andati a bere e poi abbiamo scopato.. Sei contento ora? " - ammette, sbuffando verso l'alto e quindi spostando una ciocca dalla fronte.
" Mi dispiace, é stato tutto un malinteso, sono impegnato.. " - dico allora nervoso nella speranza di farla andare via. Ma al contrario, lei non si muove.
Mi guarda con espressione corrucciata, poi mi fa un sorrisino malizioso - " Ah si? " - dice assottigliando gli occhi - " E allora? Non sono gelosa.. E poi lo so che tu mi vuoi.. " - dice tornando a torturarsi il sesso a pochi centimetri dalla mia faccia. Lo sapevo che non dovevo allacciarmi le scarpe...

Anna

Finalmente sono arrivata! Non vedo l'ora di riabbracciarlo, Dio, mi era mancato tutto di lui!
Per fortuna in ospedale c'era la mia borsetta, così ho potuto pagare il tassista e mi sono ritrovata in una tasca nascosta anche una copia delle chiavi di casa! Faccio i gradini delle scale a due a due per l'ansia e non appena arrivo sul pianerottolo, di fronte ehm... Immagino al nostro appartamento, infilo la chiave nella serratura del portoncino. Giro lentamente per non farmi sentire e non appena socchiudo l'uscio, vedo una cosa strana che attira la mia attenzione. Per terra, accanto al divano, c'é una perizoma arancione fluo.. Con la scritta azzurra Love Me sul pube...
E poi sento delle voci.

Rocco

Sento dei movimenti provenire dal salotto. Il gelo si impossessa delle mie ossa. Mi rialzo in piedi e finisco tra le grinfie di Melissa, che pare non essersi accorta di nulla. Mi afferra il volto con le mani e prova a baciarmi, ma la scanso. A causa del movimento brusco, le sue unghie mi si conficcano nella carne, graffiandomi appena le guance.
" Lasciami.. Te ne devi andare. Subito. " - le dico iniziando a tremare. E se Anna si fosse risvegliata? E se fosse tornata? No. Non é possibile, avrebbero chiamato.
Vero?
" Pff.. Sappi che non ti lascerò andare così facilmente.. Sei mio " - dice la ragazza, con fare possessivo e due secondi dopo, la porta della camera si spalanca, rivelando sulla soglia, la figura fragile e allo stesso tempo devastante di Anna. É forse ancora più bella di quanto la ricordassi, la mia piccola.
Mi si mozza il fiato in gola per l'emozione e senza pensarci nemmeno un attimo, le corro incontro per abbracciarla. Però, come avvolgo le mani intorno al suo corpo, trovo una scultura di ghiaccio e allora mi ricordo che insieme a noi c'é ancora Melissa. Nuda.

~Na Stanza Nostra~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora