CAPITOLO 14
SACRIFICARSI PER GLI AMICI. SPARTAN, IL LUPO INGANNATORE
" Tap...tap...tap " Il suono dei passi di Jin echeggiava nella grande camera in penombra. Si trattava di un complesso antichissimo, forse risalente alla grande pestilenza di secoli prima. Le mura erano ancora in pietra, enormi cubi di cemento posti gli uni sugli altri e tenuti insieme ancora dalla vecchia calce. Nel mondo del 3000, l'uomo aveva dimenticato la bellezza e la perfezione dell'ingegneria delle passate generazioni, quando, per edificare un palazzo, ci sarebbero voluti anni. Grazie alla tecnologia di cui erano ormai schiavi gli esseri umani, le case, le fabbriche, le strade e intere città, sorgevano in pochissimi giorni. Freddi agglomerati di metallo e vetro, tutti simili, tutti privi di emozioni e fantasia si estendevano a perdita d'occhio, divorando a poco a poco, tutti gli spazi verdi del pianeta. Solo pochi facoltosi riuscivano a preservare i canoni di una volta, ingaggiando architetti e ingegneri che ancora studiavano "l'arte antica". La famiglia Temis era una di quelle. Numerose, infatti, erano le proprietà storiche accumulate negli anni. Lo stesso grattacielo Energam nel cuore di New York era stato progettato e edificato secondo i criteri pre-pestilenza. Il Bastione Del Re era un altro meraviglioso esempio di edificio antico. Esso si trovava a ridosso del Palazzo Lunare, separato solo da un profondo precipizio. L'unica strada per poter scavalcare il burrone , era quella di accedere al Puente Conquistador , il magnifico Ponte dei Conquistatori, un lungo passaggio sospeso costituito da centinaia di tavole in legno, legate da una robusta corda di canapa. Secoli prima, gli abitanti di Cayo Cruz del Padre, cercando nuovi luoghi da colonizzare nell'entroterra della verdeggiante isola, decisero di costruire il ponteggio per superare comodamente la profonda e pericolosa gola. I Temis, amanti della vecchia ingegneria, decisero di tutelare quella magnifica costruzione, difendendola dall'inevitabile avanzare del tempo. Jin entrò nella sala maestra, un'enorme stanzone circolare, arricchito da meravigliosi affreschi e pitture raffiguranti battaglie ancestrali. Sulle grandi finestre, poste come scudi contro i caldi raggi solari, maestose tende porpora cascavano verso pavimento come fiumi di stoffa drappeggianti. La camera non era illuminata grazie all'elettricità e le uniche fonti luminose provenivano dai mastodontici lampadari a candela, enormi intelaiature di ferro battuto che si districavano armoniosamente fra di loro come rami di un albero. Al centro della sala maestra vi era uno scranno dorato, forse molto più antico di quel luogo. La fredda seduta era così larga che poteva benissimo ospitare due sovrani. Sui braccioli vi erano incise teste di lupo dalle grandi fauci spalancate. Alcune di queste sembravano ululare al cielo. Lo schienale, alto e ricurvo all'apice, presentava piccole scanalature che lo dovevano rendere alquanto scomodo. Il Cavaliere Naturale della Lancia Titanica si fermò proprio a pochi passi dal trono, privo della sua armatura e avvolto da un mantello bianco. Il giovane guerriero si inginocchiò, chinando il capo verso il marmoreo pavimento.
« Non ti aspettavo così presto Efialte» esordì una voce cupa, proveniente da colui che sedeva sul trono dorato « Dimmi, quale notizie mi porti» domandò tamburellando con le dita di entrambe le mani sui braccioli.
« Generale Spartan ,il Saint di Dragon è stato sconfitto » rispose il sottoposto con tono calmo e pacato.
Spartan si alzò lentamente. Era vestito con un completo elegantissimo e di alta sartoria, composto da pantalone e giacca bordeaux, camicia di raso blu e un plastron di finissima seta. Una cascata di capelli color grano si adagiava ordinatamente sulle piccole spalle. Il più grande dei fratelli Temis fece un passo. Un fioco raggio di luce evidenziò il blu dei suoi grandi occhi e il nero del suo ispido pizzetto.
« Hai delle prove a conferma di ciò che affermi Efialte?» chiese portando le mani dietro la schiena.
Il cavaliere non rispose. Si limitò a tirar fuori una cosa da sotto il mantello e a lanciarla ai piedi del suo superiore.

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SAINT SEIYA NEXT GENERATION 2 : IL DESTINO DI ARTEMIDE
FanfictionANNO 3000. I GIOVANI CAVALIERI DI BRONZO DEL FUTURO CONTINUANO LA LORO AVVENTURA PER SALVARE LA NUOVA DEA ATENA DALLE GRINFIE DEL MALE. RIUSCIRANNO LIAM,KENZO, REBECCA E DIMITRI A SCONFIGGERE I FORTISSIMI CAVALIERI NATURALI E I LORO 4 GENERALI? SECO...