CAPITOLO 6: L'ARCO TITANICO DI ARTEMIDE! APPARE OTO

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CAPITOLO 6

L'ARCO TITANICO DI ARTEMIDE! APPARE OTO

Fu il coraggioso Pedro a raccontare tutto l'accaduto al loro salvatore. Sedettero per un po' nella capanna adibita a mensa, su alcuni sgabelli metallici racimolati qui e là. L'odore del rancio, acre e pesante, impregnava ancora quel luogo. Dimitri a stento riusciva a credere a tutto ciò che i Temis avevano fatto. " Persone malvagie" pensò quando udì dell'enorme cava scavata al centro dell'isola ' "Gente senza scrupoli" quando venne a sapere dei poveri turisti fatti prigionieri insieme agli abitanti di Espinoza e costretti a lavorare ininterrottamente. Marilen riuscì a procurarsi dell'acqua pulita in una tinozza che usò per tamponare la lunga ferita del piccolo Pedro, marchio crudele dei droni robot. Vedendo il giovanissimo isolano stringere i denti e i pugni per il dolore ad ogni tocco della pezzuola inumidita, Il cavaliere del Cigno giurò a se stesso che avrebbe fatto pagare caro ai Temis tutto il male portato nel mondo. Ascoltato tutto il necessario , si alzò, dirigendosi verso il suo scrigno, adagiato su di un tavolinetto alle sue spalle.

« Dove vai?» chiese Pedro « Ci lasci già?» il suo accento, né americano, né latino, sembrò divertire un po' tutti.

« Coraggioso Pedro» rispose Dimitri mettendogli una mano fra i folti e stepposi capelli scuri « non devi avere più preoccupazioni. Penserò io a sistemare i cattivi e a liberare tutta la gente ancora prigioniera».

« Dici sul serio? Non scherzi? » disse Marilen strattonando leggermente la tuta da combattimento del giovane Saint all'altezza della coscia destra « Libererai anche il mio papà?».

«Marilen, lascia stare in pace Dimitri» la rimproverò la madre.

«Stia tranquilla signora» fece il Saint inginocchiandosi verso la bionda bambina « Puoi starne certa piccola!».

« Ma come farai?» continuò Pedro alzandosi a sua volta e rimettendosi la canotta logora ed impolverata « ti ho già detto che la cava brulica di robot e tu sei solo».

L'espressione di Dimitri cambiò, divenendo più seria, più glaciale. Quando si rimise sulle gambe le sue ginocchia scricchiolarono, poi, con due brevi passi raggiunse Pedro, poggiandogli una mano sulla spalla.

« Io non sono solo piccolo amico mio. Ho le stelle che mi proteggono e amici che mi aspettano. Non saranno delle stupide macchine a fermarmi».

Pedro non sapeva bene quello che sentiva, ma tramite il contatto con quel biondo ragazzo apparso dal nulla come la neve, riusciva a sentire un'energia grande e calda, che placò le sue paure e le sue perplessità.

« Grazie Dimitri, a nome di Espinoza e di tutti i presenti» concluse sorridendo il bimbo poliglotta.

Prima che il Cavaliere di Atena lasciasse il capanno mensa, la madre di Marilen lo chiamò in disparte mormorando qualcosa al suo orecchio:

« Dimmi una cosa, tu vieni dalla Russia, dico bene?».

La domanda prese alla sprovvista il biondo eroe che si limitò ad accennare un si col capo.

« Non avrai problemi quindi a capire la lingua di quel luogo, giusto? Non voglio che i bambini capiscano».

Il dubbio continuava a divorare la mente di Dimitri. cosa voleva quella donna e perché i bambini non dovevano ascoltare? Poi tutto fu svelato un momento dopo, proprio nella lingua che avevano prestabilito. Lo spigoloso accento sovietico dava un tono ancora più aspro a quelle parole che raccontavano della situazione disperata della cava.

« Pedro non può saperlo, perché non ha ancora visto» diceva la donna, scandendo per bene le frasi nell'idioma che li accomunava « di comune accordo, noi adulti abbiamo deciso di non parlare ai nostri figli di quello che succede laggiù. La gente si ammala, ogni giorno. Quella porcheria...sta avvelenando tutti noi. Molta gente non è sopravvissuta» gli occhi cominciavano a diventare umidi alla vista dei bambini che giocherellavano spensierati «L'energia Polaris è radioattiva per noi umani ed inoltre più ne sottraiamo, più la terra intorno a noi diventa arida e fetida, come se...»

SAINT SEIYA NEXT GENERATION 2 : IL DESTINO DI ARTEMIDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora