IL TRISTE PASSATO DI ANGEL!DELO, IL TORO SCATENATO!

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CAPITOLO 15

IL TRISTE PASSATO DI ANGEL! DELO, IL TORO SCATENATO!

Angel e Liam correvano lungo un sentiero fra i boschi profumati tipici della porzione nord di Cayo Cruz Del Padre. La folta foresta pluviale, un meraviglioso puzzle di latifoglie sempreverdi e alberi dal lungo tronco dalle radici ricurve, era bagnata da una fitta pioggia che ne esaltava gli odori e ne aumentava vertiginosamente l'umidità. L'aria era pesante e pastosa e lasciava sulla pelle quella tipica sensazione fastidiosa che costringeva, ogni tanto, i due cavalieri ad abbeverarsi tramite le capsule idro-ristoratrici.

«Proprio ora doveva mettersi a piovere!» borbottò infastidito il Saint di Pegaso, cercando di tamponare il sudore che colava dalla fronte con una manica della sua tuta da combattimento «E come se non bastasse non abbiamo idea di dove stiamo andando».

Angel non rispondeva,non lo faceva quasi mai. Si limitava ad osservare il territorio, cercando un indizio o qualunque cosa gli indicasse la via da seguire.

« A proposito» continuò Liam avvicinandosi al compagno, chino sulle gambe ad osservare dei strani segni sul terreno «Non ho avuto modo di ringraziarti per il tuo intervento. Senza di te, non sarei qui,ora».

Angel alzò il capo, sistemandosi per un attimo i lunghi capelli dietro le spalle. Poi , finalmente, si decise a rispondere:

«Non devi ringraziarmi. Sono un cavaliere di Atena proprio come te. I Saint si aiutano sempre fra loro, anche se personalmente non mi importa molto di questa stupida guerra con Artemide» disse con suo tono austero, quasi irritato.

Liam lo guardò con meraviglia, ma dopo qualche secondo, stropicciandosi i capelli bagnati alla sua maniera, sorrise e disse:

«Ahhhhhh! Andiamo fenice. Lo so che infondo, infondo, sotto quella faccia da duro e il tuo corpo pieno zeppo di bruciature, nascondi un cuore gentile ed un animo nobile. Altrimenti non saresti mai venuto in nostro soccorso. A proposito, come sta il maestro Shui? Volevo chiedertelo da molto...».

Le parole di Liam cominciavano a disperdersi. Il guerriero, il potente guardiano dell'isola di Stromboli, scrutò con intensità quel volto così ingenuo e puro che ora gli stava davanti , mostrandogli un ampio sorriso. Per un attimo, ma solo per un brevissimo istante, il freddo Saint della Fenice sembrò scivolare in una sorta di malinconia. I suoi occhi si incupirono e il suo sguardo austero divenne triste. Poi, immediatamente, come se un nemico lo avesse sorpreso, riprese il controllo di se, voltandosi e dando le spalle al compagno.

«Dobbiamo avanzare. Non ci resta molto tempo. A quanto pare stiamo seguendo una buona strada».

"Qualcosa lo ha turbato" pensò Liam senza che le parole lasciassero mai la sua bocca " Chissà cosa avrò detto che non va".

I due ripresero la loro corsa contro il tempo. A mano a mano che si inerpicavano per il sentiero, la vegetazione si faceva sempre più fitta e tetra. La pioggia non dava loro tregua, rendendo la ricerca del Palazzo Lunare ancora più complicata.

«Fermati!» esclamò Angel improvvisamente.

«Ehi! Che ti prende?» disse Liam, frenando bruscamente la sua falcata.

«Non noti nulla di strano?» chiese Angel, osservando le chiome delle lunghe palme da dattero.

« Non saprei» rispose il Saint di Pegaso « Qui ci sono solo alberi e piante .E' da quando siamo approdati in questo posto che tutto sembra uguale ».

SAINT SEIYA NEXT GENERATION 2 : IL DESTINO DI ARTEMIDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora