IL PASSATO RIEMERGE!UNA SCONCERTANTE RIVELAZIONE!

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CAPITOLO 9

IL PASSATO RIEMERGE! UNA SCONCERTANTE RIVELAZIONE!


Molti uomini scampati alla morte hanno testimoniato, una volta fuori pericolo, di un momento ben preciso, a volte fugace, in cui la mente effettua quello che i vecchi sensei giapponesi chiamano "Kokoro no Hiyaku" ovvero una sorta di "Salto della Mente". Durante questo brevissimo istante, dove il cuore aumenta i suoi battiti, martellando come un assolo di batteria, in cui il suono della grancassa vibra fino alla gola, la psiche rivive alcune scene della vita passata. Molti affermano di rivedere un'intera esistenza, o i momenti più importanti di essa, altri, solo un frammento ben delineato. Kenzo effettuò il suo salto nel tempo un istante prima che il poderoso pugno destro di Efialte lo raggiungesse. Le sue pupille si dilatarono, i contorni di ciò che aveva avanti sfumarono di colpo, divenendo di un bianco soffice, simile al candore di una nuvola. La mente viaggiò, scavando nel subconscio, superando le barriere spazio temporali. Il giovane Saint si ritrovò nuovamente un ragazzino. Era solo nella foresta. Sotto di lui uno splendido specchio d'acqua cristallino. Alcuni pesci ,di vario colore ,lambivano la sponda del laghetto, pizzicando con le piccole labbra fra la flora acquatica. Aveva le mani fasciate da quella che doveva essere stata una benda bianca, consumata, forse, da chissà quale tremendo allenamento. Ad un tratto udì una voce familiare giungere dal bosco alle sue spalle. Quando si voltò per vedere chi stesse per arrivare ,fu rapito dalla suggestiva bellezza di una montagna enorme che si erigeva monumentale sullo sfondo, con la punta immersa in una densa coltre di stratocumuli grigi e minacciosi.

« Kenzo. Kenzo!» gridava quella voce, con tono sempre maggiore « Kenzo, vieni. Il sensei Masami ci ha convocati tutti alla "Roccia Sospesa"» .

Si trattava di un altro bambino, del tutto calvo. Aveva una casacca scura con una cintola rossa in vita che spiccava in mezzo al verdeggiante bosco. Anche il giovanissimo Kenzo era vestito in modo simile. I suoi capelli neri e lisci non arrivavano ancora alle spalle. Udendo il messaggio che portava il suo piccolo compagno, cominciò una lunga corsa attraverso i grandi abeti sempreverdi e i pini profumati, voltando , improvvisamente, prima di un grande dirupo. Costeggiando attentamente il bordo del precipizio, giunse, poco dopo, su una sporgenza rocciosa che, come una terrazza gigantesca, sormontava un'ampia vallata. Alle spalle del costone sospeso, un'enorme e bellissima cascata, rombando come una tempesta, si tuffava nel vuoto, spumeggiando e schizzando microscopiche goccioline d'acqua. Un folto gruppo di bambini, pressoché tutti della stessa età e vestiti in modo quasi identico, erano inquadrati a formare una griglia precisissima. Se ne stavano dritti sull'attenti, quasi fossero dei fantocci. Le mani erano posizionate rigorosamente dietro la schiena e le gambe leggermente divaricate. Nessuno osava muoversi o parlare. Il silenzio regnava incontrastato, disturbato solo dal fluire delle acque impetuose. Anche Kenzo prese posizione nello schieramento. Ad un tratto, all'apice della sporgenza, su di un grosso e contorto masso granitico, comparvero due uomini in kimono. Sulla sinistra vi era il sensei Masami della scuola "Doragon" (Drago), un uomo che, nonostante l'età avanzata, preservava un fisico lineare e slanciato. Sul suo mento spiccava un pizzetto di barba nera ispida, mentre sul capo, a coprire i lunghi capelli ormai più grigi che neri, un sugegasa in paglia a punta, tipico delle popolazioni asiatiche. Accanto all'atletico sensei vi era il maestro Kiemon della scuola Himitsu no Geijutsu (Arti Segrete), un omino basso e macilento, curvato dall'età. La sua lunga barba bianca, sottile e delicata, sembrava crescere da un'eternità. Anche lui indossava il tipico cappello a punta che copriva la totale calvizia. I due si avvicinarono all'estremità della roccia , osservando i discepoli inchinarsi tutti contemporaneamente, quasi come se quei bambini fossero un tutt'uno. Il primo a pronunciarsi fu quello che sembrava essere il più vecchio, ovvero il maestro Kiemon:

SAINT SEIYA NEXT GENERATION 2 : IL DESTINO DI ARTEMIDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora