"Ehi," salutò Niall impacciatamente, arrossendo al pensiero di quel che stava per fare, di quel che stava per dire. Era arrossito come una fottuta scolaretta con una cotta, ma lui in effetti ne aveva una, quindi... forse lo era proprio.Era la prima volta da un po' di tempo che si sentiva così in imbarazzo e non era molto sicuro di cosa fare al riguardo, ma aveva chiesto di poter parlare e dunque eccolo lì, tanto valeva farlo. Probabilmente alla fine si sarebbe sentito meglio.
"Ehilà, Nialler," rispose Liam, tirando il biondo a sé per un abbraccio.
Niall sprofondò fra le braccia dell'amico e rimase lì, assimilando il conforto che la sua stretta gli dava senza alcuna voglia di parlargli, pur se sapeva di doverlo fare.
Sean aveva richiamato (mancavano nove giorni adesso) per informarlo dei particolari del suo arrivo: sabato, alle tre del pomeriggio.
Niall a quel punto avrebbe voluto picchiare qualcuno, perché... sul serio? Perché stava accadendo tutto in una volta?
Aveva iniziato a provare quei sentimenti e poi Sean sarebbe dovuto tornare a casa e poi avrebbe dovuto dirlo a Zayn e sì, aveva decisamente bisogno di parlarne con Liam o avrebbe preso fuoco.
E il ragazzo ovviamente notò che qualcosa non andava, perché infatti chiese: "Allora, che è successo? O non è successo? O è successo male?"
Aggrottò le sopracciglia e Niall scoppiò in una fragorosa risata, un po' troppo fragorosa, e suonò più come un attacco di tosse che altro, il che dipinse ancor più confusione sul viso del ragazzo.
Ma il biondo non riusciva a smettere di ridere.Rise e rise e rise finché Liam non lo guidò verso il divano (erano nell'appartamento del ragazzo) e lì continuò a ridere, ma poi, ad un certo punto, la sua risata gli si spezzò in gola e d'un tratto iniziò a piangere.
E allora pianse e pianse e Liam sedette lì con lui finché il suo pianto non si trasformò in piccoli singhiozzi.
Accettò volentieri un fazzoletto offertogli e sorrise debolmente all'amico dopo essersi soffiato il naso.
"Sean torna a casa, penso di avere una cotta per Zayn, Zayn non sa che Sean torna a casa e Sean non sa che scopo con Zayn," sputò fuori alla fine, in un'unica, lunga e precipitosa confessione.
Quand'è che la sua vita si era trasformata in una soap opera?
Era fottuto, e non nel modo in cui voleva.
Questa volta stava sotto, e per sotto intendeva nella più profonda fossa di disperazione e stronzate in cui poteva trovarsi, e non sotto Zayn come desiderava.
Liam sembrò concordare, dal momento che lo stava fissando a bocca aperta e un po' sotto shock.
"Provi dei sentimenti per Zayn?"
Ovviamente quella era l'unica cazzo di cosa su cui si era concentrato. Ovviamente.
Certo, era una cosa alquanto importante perché Liam sapeva che Niall era convinto di essere etero e non provava sentimenti per qualcuno da molto tempo, ma lo stesso, perché doveva concentrarsi proprio su quella parte della confessione?
Il biondo sospirò e capì di non poter negare quel che Liam stava chiedendo, così annuì semplicemente e si fece un po' rosso. Gesù Cristo, in chi diavolo si stava trasformando?
"Liam, Sean torna a casa fra nove giorni e Zayn non lo sa. Che faccio?" Non poté evitare che la sua voce diventasse un po' stridula alla fine, perché si sentiva un po' irrequieto e quel sentimento si stava annidando dentro di lui. Sentiva di avere la testa piena ed il petto appesantito da qualcosa.
STAI LEGGENDO
50 Shades of Gay - Ziall (traduzione italiana)
FanficNiall Horan è etero e lo è da sempre, su questo non ci piove. Piantato in asso dal suo coinquilino al rientro all'ultimo anno di università, è costretto a trovarne uno nuovo. Entra in scena Zayn Malik, cliché del ragazzaccio senza un briciolo di et...