Capitolo 14

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Niall era ancora ricettivo, in un certo senso, se per ricettivo s'intende star seduto sul divano a fissare la parete con sguardo vacuo.

Forse lo era appena, ma non riusciva a trovare la forza di volontà per alzarsi e fare qualcosa, persino semplici cose come una doccia, mangiare o andare in bagno.

Per farlo ci voleva un grosso sforzo e a volte, come in quel momento, esercitarlo era semplicemente troppo per lui.

Era stato da solo nell'appartamento per due giorni, uscendo solo per seguire i corsi ed evitando chiunque.

Lo stesso non si poteva dire per il telefono, perché lo teneva costantemente stretto in mano, tanto da farsi sbiancare le nocche in attesa di un messaggio che non sarebbe arrivato.

Saltava letteralmente ogni volta che vibrava, e rimaneva deluso quando vedeva che non si trattava di ciò che stava aspettando.

E a render le cose peggiori c'era Liam, che aveva iniziato ad inviargli un sacco di messaggi, alimentando le sue speranze e poi distruggendole ogni volta.

Ovviamente stava aspettando che Zayn gli scrivesse, ma il ragazzo aveva completamente tagliato ogni contatto fin da quando gli aveva detto di aver trovato un altro posto, e Niall sapeva di star aspettando invano.

In ogni caso, non smetteva di sperare che il moro provasse quel che provava lui, e che gli avrebbe inviato un messaggio.

È dunque da immaginare la sorpresa di Niall quando il nome del ragazzo apparve sullo schermo del suo telefono, indicando proprio l'arrivo di un messaggio.

Aprì rapidamente il cellulare e lesse, trattenendo il respiro.

[Da: Zayn Malik (; 6:21 PM]
Sto venendo a prendere la mia roba.

E... nient'altro.

Nient'altro?

"Ugh," gemette Niall, girandosi sullo stomaco e seppellendo il viso nel ruvido materiale del divano finché non riuscì quasi più a respirare l'aria ormai fattasi calda e soffocante.

Era arrivato al punto in cui non aveva più idea di cosa provare.

C'era solo quel gran miscuglio di emozioni ed era troppo difficile capirci qualcosa.

C'era rabbia, sia nei propri confronti per non aver avvertito Zayn in tempo che nei suoi per aver reagito in maniera eccessiva.

C'era tristezza per averlo perso, lui che aveva reso quel periodo uno dei più luminosi della sua vita fino a quel momento, pur se allora non l'aveva davvero realizzato.

C'era la speranza (lo 0.0000000000001% di speranza) che Zayn tornasse all'appartamento per "riprendersi" la sua roba, solo per poi confessare il suo amore eterno.

E poi c'era quello stupido, fastidioso, frustrante, formicolante e caldo sentimento di estremo desiderio, o adorazione – o amore – per Zayn.

Forse avrebbe semplicemente dovuto restare sul divano per il resto della sua vita.

E onestamente sentiva proprio di poterlo fare.

Il divano era comodo, era caldo, e non chiedeva alcun sentimento o altro in cambio.

Niall emise un altro lamento.

Ma che stava facendo?

Non si mosse, comunque, nemmeno quando la chiave girò nella serratura, la porta si aprì e Zayn entrò nell'appartamento.

Era strano, come riuscisse a sentire lo sguardo bruciante del ragazzo senza nemmeno vederlo, e Dio se poteva sentirlo.

Sentì come se stesse andando a fuoco sotto quello sguardo.

50 Shades of Gay - Ziall (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora