Capitolo 41

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Sono più o meno le nove di mattina e io mi sveglio sentendo il rumore del mio cellulare a cui rispondo.
-Pronto?-
-ciao, sono Abigail,come stai?- dice lei con voce squillante
-ciao Abigail,si sto bene tu?- rispondo un po' confusa
-Bene bene, ti chiamo per sapere se oggi hai qualcosa da fare...- mi chiede imbarazzata
-Emh...no- rispondo
-sai...io non sono di Los Angeles, in realtà vengo dall'Oregon e quindi qui io non ho quasi amici...per questo mi chiedevo se hai voglia di venire a comprare l'abito da sposa con me...- mi spiega
-si, certo- non so perché l'ho detto ma Abbie qui non ha amici e poi lei è simpaticissima se non fosse che si sposa con Hayden...
-perfetto , ci vediamo alle 13:00 davanti alla stazione del bus,ok?-
-va benissimo- dico dopo di che lei attacca.
Ora sono le 14:00 e siamo al secondo negozio di abiti da sposa e Abbie non sembra convinta dagli abiti provati fin ora
-Questo? - chiede uscendo dal camerino con un abito a sirena
-non so...non mi convince, è banale- dico mentre lei annuisce
Rientra nel camerino e quando esce è vestita con i suoi vestiti e mi chiede se secondo me dobbiamo cambiare negozio
-Abbie, hai provato ogni abito qui dentro, andiamo al prossimo negozio e poi facciamo una pausa- propongo tenendomi la pancia.
Il negozio in cui siamo appena entrate è molto diverso dagli altri, è meno appariscente e ad Abbie sembra piacere.Io ho sempre sognato un matrimonio in grande, vestito da principessa , damigelle vestite nello stesso modo, ricevimento elegante, cena perfetta e tutte queste cose. Però questo non sarà il mio matrimonio, la sposa sarà Abbie e lo sposo sarà il padre di mio o mia figlio,figlia.
Abbie mi distrae dai miei pensieri uscendo dal camerino con addosso un semplice vestito bianco che le ricade morbido sul corpo, con una profonda scollatura sulla schiena.
Le sta bene, davvero.
-Julia , credo di averlo trovato- dice emozionata con gli occhi colmi di lacrime che iniziano a scenderle lungo le guance mentre sorride e si guarda allo specchio.
-Allora prendilo- dico abbracciando la - ti sta davvero bene- continuo sorridendo.
Dopo aver aquistato il vestito,le scarpe e aver fissato l'appuntamento con la parucchiera andiamo in un Café abbastanza carino dove prendo un cappuccino e un biscotto. Parliamo un po' di tutto e verso le 19:00 rientro a casa dove Michael mi aspetta cucinando delle verdure grigliate.
-che Buon profumo - dico entrando in cucina
-gli altri hanno già mangiato- mi avvisa mentre si piega per baciarmi.
Qualche minuto più tardi stiamo mangiando mentre ci raccontiamo le nostre giornate.Lui è andato a farsi un giro alla ricerca di un libro interessante e si è ritrovato con degli amici che si sono trasferiti qui qualche anno fa.
Passiamo la serata così, fra chiacchiere e film,proprio come mi immagino una serata fra amici.Amici.
S

emplicemente Michael non è il ragazzo giusto per me.

Semplicemente IncintaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora