Giornate indimenticabili

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La giornata con Lucas mi aveva fatta stare bene e, quella stessa sera, non rimasi incollata a leggere o a guardare vecchi film in bianco e nero insieme a mia zia Moony. Anzi, mi chiusi in camera mia per avere un po' di privacy e poter parlare tranquillamente con il ragazzo con cui avevo passato il pomeriggio.  La nostra videochiamata fu particolare. Eravamo tutti e due molto imbarazzati per gli ultimi avvenimenti ma, riuscimmo a trasmetterci sicurezza a vicenda. Era questo che facevamo noi due, ci sostenevamo, sempre. Mi raccontò del litigio avuto con Megan appena rientrato a casa; si era presentata per avere dei chiarimenti ma, non aveva ottenuto altro se non un'ulteriore discussione. Parlammo fino a mezzanotte poi, però, dovetti lasciarlo a causa del rientro imprevisto di Elsa. Non volevo notasse la mia felicità e non potevo permettermi che venisse a conoscenza dei miei errori. Stavo commettendo degli sbagli, primo fra tutti quello di lasciarmi andare con l'ex ragazzo della mia 'acerrima nemica'. La mia migliore amica rientrò in casa e non mi degnò nemmeno di uno sguardo anzi, si mise nel letto e se ne restò immobile. Non sapevo come comportarmi ma sapevo che dovevamo o meglio, dovevo sistemare le cose. Mi alzai e mi diressi verso di lei, la salutai e mi sedetti sul pouf. Inizialmente non notai il suo viso così stanco e triste ma, successivamente, vidi alcune lacrime scendergli lungo le guance. No, non dovevo cedere. Lei non c'era stata quando stavo male e mi sentivo sola; volevo davvero comportarmi da menefreghista?

'Hei El, che succede?' dissi. Avevo più a cuore la sua felicità della mia ed ero pronta a metterla al primo posto, ancora.

'Sto bene. Mai stata meglio, anzi' mi rispose in modo freddo e distaccato e la cosa mi dispiacque particolarmente.

'Non ti credo! O parli con le buone oppure puoi pure scordarti il tuo preziosissimo regalo di Natale' speravo davvero di ottenere qualcosa con un ricatto così stupido e insensato? Evidentemente si.

'Scott. Oggi saremmo dovuti andare in uno dei ristoranti più buoni ed economici di tutta Londra ma, all'ultimo mi ha mandato un SMS in cui mi chiedeva di rimandare il nostro appuntamento all'indomani. Purtroppo per lui e per me, non ho letto il messaggio in tempo e mi sono precipitata al luogo del nostro presunto incontro. Sono entrata e mi sono accomodata a quello che sarebbe dovuto essere il nostro tavolo e ho aspettato il suo arrivo. Avevo il telefono scarico e non potevo chiedergli o controllare nulla. Lui, però, è arrivato in compagnia di un'altra ragazza e, quando ha dato il nominativo con le sue credenziali, l'hanno condotto al mio tavolo. Indovina, la tipa con cui è venuto al ristorante era proprio Megan. Appena mi ha visto è sbiancato ma, non sapendo cosa dire, ho cominciato io il discorso.' mentre parlava e descriveva la sua particolare avventura, piangeva. Teneva davvero a quel ragazzo.

'Che è successo poi?' non poteva lasciarmi con tutte quelle domande.

'Si è scusato. Ha inoltre esordito dicendo che ora la sua ragazza è la tua acerrima nemica e, inoltre, mi ha detto di avermi usata per ben 4 mesi per puro divertimento' mi dispiaceva troppo vederla in quelle condizioni, non meritava tutta quella sofferenza.

'Ora vado e lo concio per le feste. Che idiota!' mi fermò prima che cominciassi a dare di matto dicendomi di aver sistemato la situazione a modo suo.

La mia migliore amica aveva tirato un pugno a Scott. L'aveva distrutto in ogni senso e, Megan era stata costretta a portarlo al pronto soccorso a causa del sangue che ormai aveva impregnato la camicia del biondo. Dopo essersi sfogata il più possibile, mi prese entrambe le mani e mi guardò negli occhi.

'Mi sono comportata da stronza nei tuoi confronti. Tu meritavi una persona che ti aiutasse e che ti stesse accanto e io ho pensato solo a me stessa. Non volevo ferirti o altro, volevo solo prendere i miei spazi e orientarmi in questa nuova vita. Sono stata crudele e mi dispiace. T'assicuro che troverò il modo per farmi perdonare. Ti voglio bene migliore amica e sono qui, per te. Non penserò mai più solo a me stessa, tu meriti molto di più. Sei fantastica e forte e, inoltre, sei tutto ciò che ho. Perdonami' disse senza nemmeno accorgersi delle lacrime che continuavano imperterrite a scorrere lungo le sue guance.

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