Fidanzamenti ufficiali

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La telefonata di mia zia mi aveva scossa notevolmente e non c'era tempo da perdere. Avevo il timore che fosse successo qualcosa alla mia migliore amica. Lei era tutto per me e non avrei mai potuto immaginare la vita senza lei al mio fianco. Uscii velocemente dalla stanza e salutai Daisy con estrema rapidità. Mi diressi alla porta, la aprii e uscii senza aspettare la sua risposta. Feci i 4 gradini che separavano la villetta di Lucas dalla strada e corsi fino ad arrivare alla fermata del pullman più vicina.
Conoscevo il percorso da fare e soprattutto il mezzo da usare grazie ad una delle tante uscite avute con il moro. Presi l'autobus e mi sedetti in un posto appartato, giusto per starmene sola con i miei pensieri. Un ragazzo, senza nemmeno domandarmi il permesso, si mise accanto a me. Non alzai nemmeno lo sguardo, dovevo calmarmi e soprattutto rimanere lucida. La mia mente già stava vagando e creando immagini relative a un presunto incidente o a una probabile rapina. Si, il mio cervello stava letteralmente partendo.

'Mav, sei uscita di corsa senza spiegazioni. Che succede?' disse il ragazzo che, poco prima, si era seduto accanto a me.

'Lucas? Scusami, non sapevo fossi tu' e così facendo gli raccontai della telefonata e della mia angoscia.

Il moro mi abbracciò cercando di rasserenarmi e, soprattutto, di tranquillizzarmi. Lo ringrazia per il regalo e gli dissi che avrei letto la lettera il prima possibile. Lui non mollò la presa sul mio corpo e anzi, mi fece appoggiare la testa sulle sue spalle. Era confortante il suo tocco e, soprattutto, la sua dolcezza. Sapeva farmi stare bene senza che gli venisse chiesto di farlo. Arrivammo alla fermata e, scendemmo dal pullman mano nella mano. Arrivammo nel luogo precedentemente indicato da Moony e trovai Elsa seduta su una panchina, angosciata. Mi avvicinai restando comunque legata a Lucas e la guardai.

'Mavie -disse lei e, vedendomi, mi corse incontro e mi abbracciò -mi spiace per ciò che succederà adesso, non saresti dovuta venire.'

'Stai scherzando vero?! Se stata aggredita e mi dici che non sarei dovuta venire?' risposi io.

'Lei voleva te. Ha chiamato zia Moony perché sapeva che saresti venuta subito se qualcuno avesse cercato di farmi del male. Vai via, io sto bene' rispose lei e nella sua voce notai una profonda preoccupazione.

Non riuscivo a capire. Per me era troppo difficile. Ero stata presa in giro oppure usata. Mi voltai verso il moro che mi stringeva ancora la mano e, mi accorsi del suo disagio.

'Che piacere vederti Mavie. Non credevo saresti arrivata così in fretta' disse qualcuno alle mie spalle.

Mi girai di scatto e la vidi. Megan era in piedi difronte a me e mi guardava con fare autoritario.

'Cosa vuoi da me?' le chiesi senza alcun riguardo.

'Vedi cara, tu hai rubato qualcosa che mi appartiene e io lo rivoglio indietro' disse la bionda come fosse una sfida.

'Era il caso di mettere in mezzo la mia famiglia? Potevamo risolvere il problema solo io e te. O sbaglio?' risposi io afferrando ancora più saldamente la mano del moro.

'Oh no tesoro! Se non avessi tirato in ballo la regina del ghiaccio, tu non avresti mosso neanche un dito' riprese poi lei.

'Non ti osare chiamarla in quel modo. E comunque si, forse hai ragione. Ora lasciale andare, sia Elsa che le sue compagne. Questa situazione è tra me e te' dissi.

La conversazione durò a lungo ma riuscii quantomeno a distarla. Il vero problema era Lucas. Lei lo rivoleva indietro ma io non ero disposta a lasciarlo andare così facilmente.

'Lu, torna da me. Cosa pensi possa darti una come lei? Assolutamente niente' riprese la bionda alludendo alla mia persona.

'Lucas, accompagna la mia migliore amica e le altre lontano da qui. So gestire questa situazione' mi rivolsi poi al moro che non mostrava segni di cedimento.

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