Sostegno reciproco

14 3 0
                                    

'Bentornata tesoro. Ti trovo dimagrita' questa fu la prima frase che mia nonna Joy pronunciò appena mi vide.

Era frustrante essermi allontanata così tanto da quel Mondo e, sentirmi così fuori posto. Io non ero più la Mavie di prima. Ero cambiata e anche troppo. Avevo smesso di essere la ragazza introversa ma sempre piena di sé. Ora ero una semplice adolescente che aveva subito un (inizialmente doloroso) trasferimento ma che, nonostante tutto, aveva ricominciato da zero. Era come se avessi completato e chiuso un capitolo fantastico della mia vita e me lo fossi lasciato alle spalle.

'Grazie nonna. No anzi, ho messo su peso' cercai di smorzare da subito quell'imbarazzo che aleggiava nell'aria.

Elsa durante quel lasso di tempo mi era rimasta accanto ma sapevo che i suoi pensieri erano diretti alla sua famiglia. Si era staccata parecchio dai suoi genitori. Aveva dovuto fare una scelta e, nonostante mi sentissi profondamente in colpa, era stata lei a decidere. Aveva preferito me e mi aveva messa al primo posto. Da quel momento erano iniziati una serie di litigi che aveva portato ad una particolare frattura nel rapporto tra lei e i suoi. Alla fine, però, questi ultimi hanno dovuto accettare la sua decisione e hanno lasciato che venisse con me. Ora era mio dovere sistemare la cosa come solo io sapevo fare.

'Nonno Herb, passato bene il Natale?' chiesi con tono gentile ma distaccato.

Non volevo sembrare fredda o altro ma, la mia famiglia, mi aveva già fatta soffrire abbastanza e non volevo più attaccarmi a nessuno di loro. Per me rappresentavano figure secondarie a cui potevo anche non fare affidamento. Nel mio cuore c'era posto solo per coloro che mi avevano sempre sostenuta e amata.

'Mavie, sei cambiata parecchio in questi mesi' mi rispose lui senza nemmeno ascoltare la mia precedente richiesta.

Li capivo. Ero d'impiccio se non d'intralcio. Sapevo sarebbe arrivato anche mio padre assieme alla sua nuova compagna e ai suoi due figli ma, non pensavo di poter essere considerata così futile. Decisi che era il momento di uscire a fare un giro per ritrovare un minimo di pace. Presi la mia migliore amica e mi precipitai alla porta. Ci raggiunse anche Moony e sottovoce mi disse: 'aspettatemi in giardino, vengo con voi.'

Non si sentiva a suo agio e lo percepivo dal suo sguardo. Lei era sempre stata vista come la donna senza speranze. Quella che non avrebbe mai fatto nulla di buono e proficuo nella vita. Non amava né le persone con cui aveva vissuto, né la vita nel paesino canadese. Ecco perché io ero così in sintonia con mia zia. Ci sentivamo entrambe inutili (in quel luogo e in quella famiglia) ma, ci bastavamo. Io e lei eravamo cresciute e maturate assieme. Lei era la madre che non avevo mai avuto ma, al tempo stesso, era anche un padre che sapeva come istruirmi a dovere.

Elsa ed io aspettammo nell'immenso cortile della villa Witcher e, con impazienza pensammo a cos'avremmo fatto durante il nostro soggiorno in Canada. Sembrava essere un tempo infinito ma, in fin dei conti, sarebbero stati pochi giorni anzi, solo tre. Poi, finalmente, saremmo potute tornare alla nostra quotidianità e tranquillità. Decidemmo che, il giorno successivo, saremmo andate dai nostri amici della cittadina di Regina e, avremmo passato tutto il tempo assieme a loro. E, il 29 di Dicembre, saremmo andate a casa dei genitori di mia sorella.

'Ragazze. Sono qui. Che ne dite, andiamo al centro commerciale a prendere i vestiti per il ballo di Capodanno? Vi porto anche a cena fuori se volete' questa era la voce sensibile di mia madre.

La seguimmo e ci precipitammo davanti al cancello dell'abitazione dei miei nonni. Ci recammo nel garage e, mia zia, estrasse le chiavi dalla borsa e prese la macchina di Herb.

'Moony, che ti prende?' fu Elsa a parlare mentre, ansimante, si avvicinava al viso della donna, dal quale, scendevano lucide gocce d'acqua.

'Tesoro, sto bene. Non so cosa mi abbia spinta a tornare qui e, soprattutto, per quale assurdo motivo io vi abbia portate con me. Non meritavate tutto questo e, avrei preferito risparmiarvi questo spettacolo' disse lei con voce tremante.

Beautiful DisasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora