Segreti svelati

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Il soggiorno nella cittadina canadese sta per concludersi e, onestamente, non vedo l'ora. È strano da dire o anche solo da pensare ma è così. Ormai ho iniziato una nuova vita in una località completamente diversa dalla precedente e si, mi ci sono abituata. Mi manca la mia villetta nel tranquillo quartiere londinese, sento il bisogno di tornarci e al più presto. In parte sono stata bene qui, in Canada, ma questo non è il posto per me, non più. Ora la mia quotidianità si basa su zone affollate e piene di gente, di rumori cittadini e strade trafficate. Non sono pronta a restare a Regina né, tantomeno, dai miei nonni paterni.  Queste 'vacanze natalizie' passate lontano da casa hanno fatto riaffiorare ricordi passati, momenti dolorosi e da tempo dimenticati. Per questo devo fuggire e tornare alla mia 'normalità'; prima che tutto questo mi sfugga di mano.

Il 28 di Dicembre io e la mia migliore amica abbiamo incontrato i nostri più cari amici e abbiamo dedicato il nostro pomeriggio a loro. Il giorno successivo, invece, siamo andate a casa dei genitori di Elsa. Siamo rimaste da loro a pranzo e, nonostante un'iniziale atmosfera di risentimento e freddezza, siamo state bene. Abbiamo chiacchierato del più e del meno in assoluta seren. La rossa era davvero felice di rivedere la sua famiglia ma, nonostante ciò, sempre convinta di voler stare al mio fianco. La sera del 29 siamo rimaste nella villa 'Witcher' di Joy e Herb e anche mio padre ha fatto il suo ingresso assieme a moglie e figli. Questo è uno dei momenti che meno voglio ricordare di quel breve ma intenso soggiorno nella cittadina canadese. Mi sono sentita esclusa e, in parte, umiliata. Quell'uomo non faceva altro che parlare della magnifica famiglia che aveva costruito in quegli anni e, i miei nonni sembravano soddisfatti e, al tempo stesso incantati dalle sue parole. Io avevo costantemente gli occhi lucidi e ribollivo dalla rabbia e dalla delusia. Moony aveva uno sguardo di fuoco pronto a bruciare chiunque le gettasse anche solo la minima occhiata e, la mia migliore amica era cupa e indignata da un tale atteggiamento. Per questo, ci alzammo dalle nostre postazioni e uscimmo dalla stanza, recandoci persino fuori dall'abitazione. Andammo al parco e restammo lì, in silenzio, a contemplare le bellezze della natura e della luna che si faceva strada nel cielo. Mi sdraiai sull'erba soffice e delicate che, in parte, mi punzecchiava il viso. Mi lasciai trasportare dal momento, dimenticando tutto, persino il mio nome. Il vento cullava i miei pensieri e il Mondo sembrava crollare ai miei piedi. Si era ormai fatto tardi e tornammo in fretta alla casa che avremmo dovuto lasciare di lì a poco. Vi fu un'intensa discussione alla quale non diedi peso e anzi, non ascoltai nemmeno. Mi gettai sul morbido letto della mansarda e presi il telefono. La rossa mi raggiunse nella mia camera e si sdraiò di fianco a me. Era così tremendamente bella e mi misi, così, a giocare con i suoi splendidi capelli color rubino. Parlammo, ridemmo e scherzammo finché non ci fu detto di andare a dormire. Non la lasciai scappare e dormimmo insieme. Prima di cadere in un sonno interminabile, controllai il mio smartphone e scambiai qualche messaggio con il mio ragazzo.

'Bimba. Domani verrò a prenderti all'aeroporto. Come stai?-Lucas.'

Era bello saperlo vicino e costantemente presente. La sua continua preoccupazione mi faceva capire quanto tenesse a me e quanto mi volesse con sé. Avrei voluto correre e abbracciarlo ma sapevo che, vista la distanza, i miei desideri erano infattibili.

'Bimbo. Non vedo l'ora di vederti. Qui tutto bene, dai. Domani ti racconterò tutto. Promesso!-Mav'

Guardai il resto delle notifiche e ne trovai alcune da Twitter, altre da Facebook e, infine, un SMS di John.

'Hai ripensato a ciò che ti ho detto ieri, bambolina? So che mi vuoi, so che mi desideri. Ci vedremo presto, non ti preoccupare.-J'

Spensi immediatamente quell'aggeggio elettronico, non volevo saperne nulla di lui e, ancor meno di 'noi'.
Abbracciai Elsa e mi abbandonai al silenzio che ormai invadeva la stanza. Non riuscivo a prendere sonno a causa delle notizie appena ricevute ma sapevo di dovermi addormentare al più presto. Scesi le scale e mi diressi in cucina per farmi una camomilla.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 08, 2016 ⏰

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