Capitolo 10

28 5 0
                                    

<< Bene, ho stampato la lista di canzoni che mi avete mandato. Avete bisogno degli spartiti o le sapete a memoria? >> chiede Andrew tenendo in mano un foglio di carta e non distogliendo mai lo sguardo da Isobel. Mi fa sorridere perché, nonostante continui a guardarla, si è ricordato delle buone maniere e lo ha chiesto ad entrambe. Bel gli sorride e scuote la testa, affermando che le sappiamo tutte a memoria, ed è la verità. Alcune sono talmente belle che mi si sono impresse subito, altre le abbiamo provate talmente tante volte che ormai le suoniamo a occhi chiusi.

<< Okay, allora direi di iniziare da quelle più recenti, che dite? >> continua Andrew e noto con la coda dell'occhio che Kevin si posiziona allo sgabello della pianola. Io però continuo a fissare la batteria, esterrefatta. Non posso credere che non è venuto!

<< Andrew, in molte canzoni è essenziale la batteria... Per casa J sta arrivando? Perché possiamo aspettare. >> mi rivolgo a Andrew con più nonchalance possibile, sperando che non noti la mia agitazione, dato che è così distratto da Isobel. So che se lo chiedessi a Kevin capirebbe tutto. quel ragazzo è quasi inquietante, per tutto il tempo in cui preparavamo gli strumenti non ha levato gli occhi dalla sua pianola eppure sorrideva a una battuta o rispondeva a una domanda, dimostrando di seguire tutto ciò che avveniva attorno a lui. Insomma, per me, abituata a razionalizzare tutto non è sorprendente, ma che lo sappia fare un ragazzo... beh, mi ha lasciata perplessa!

Con mio grande sollievo, Andrew mi guarda giusto due secondi prima di abbassare lo sguardo sulla sua chitarra.

<< Oh, beh, J non si sa se verrà, purtroppo aveva un... impegno. Dunque, propongo di non perdere tempo e iniziamo. Facciamo quel che riusciamo! Dopotutto, dobbiamo convincere Kevin, no? >> ammicca Andrew sollevando lo sguardo e facendo l'occhiolino sia a me che a Isobel, il sorriso ritornato sulle labbra. Non mi frega, conosco quei sorrisi, sono abituata a farli. È un sorriso di circostanza, per sviare l'argomento. Aggrotto la fronte e mi volto verso la panca, dove è seduta Rosy che, a gambe accavallate mollemente e una mano immersa nei capelli, solleva anche lei un sopracciglio, scettica. Oh beh, almeno non sono l'unica ad essermene accorta.

<< Allora, con quale iniziamo? >> chiede Bel e riesce un pochino a smorzare la tensione. Sospiro e mi accorgo solo ora che stavo arpeggiando delicatamente con la chitarra, creando un leggero sottofondo molto triste e macabro, con le notte tutte in minore. Un gesto che faccio sempre quando sono pensierosa. E i miei pensieri mi irritano ancora di più, dato che riguardano quella zucca vuota. Ma non glie ne frega se, così facendo lo stronzo, mette in difficoltà i suoi amici?

<< Beh, Andrew, se proponevi di iniziare dalle più recenti potremmo farne una di ogni artista sul foglio. Come Taylor Swift. È la più recente tra quelle. >> esclamo, ripensando alla lista che abbiamo stipulato ieri sera io e le mie amiche. Ora però, osservando Andrew w Kevin, soprattutto quest'ultimo, l'idea di suonare Taylor Swift non mi sembra più tanto buona. Rosy ha voluto inserircela perché dice che canto molto bene sulle sue tonalità.

<< Sì, dovreste iniziare così. È il modo migliore per scaldarsi la voce e le dita: nulla di troppo facile né troppo impegnativo! >> esclama entusiasta Rosemary sporgendosi leggermente verso di noi con il busto, la mano sempre affondata tra i capelli. Chissà se Kevin noto che quella postura è strategicamente studiata. Dalla sua fissa per la pianola non sembra.

<< Bene, direi di iniziare allora. >> dice Andrew e al quarto colpo partiamo suonando. Io inizio con un lieve arpeggio per introdurre le prime note ma poi mi lascio trasportare dall'amalgamazione degli strumenti che crea un effetto stupendo. Inizio a cantare mentre in me affiora il pensiero che suonare con altri strumenti, non solo una chitarra e un basso, da una sensazione meravigliosa e inebriante. La pianola, non lo avrei mai detto, ha una influenza incredibile sullo stile della canzone e il fatto che ci sia un'altra chitarra elettrica mi permette di giocare di più con gli accordi con la mia, mentre Andrew si preoccupa di mantenere il ritmo e Isobel fa quasi le veci della batteria, scandendo i battiti con il basso. Arriviamo a fine canzone insieme al primo colpo e mi accorgo di aver chiuso gli occhi. Li riapro delicatamente mentre l'ultimo accordo sta ancora sfumando e osservo Rosy che mi sorride raggiante. Mi volto per guardare Isobel e noto che anche lei e Andrew si stanno scambiando sguardi di apprezzamento, solo che credo questa volta siano rivolti al risultato della canzone e non ai loro reciproci corpi.

<< Perfetto, direi che è venuta benissimo! >> esclama Andrew e vedo l'allegria nei suoi occhi, come se fosse convinto che potrà suonare con Isobel. Il pensiero mi fa tenerezza e mi ritrovo a sorridere ad una altrettanto entusiasta Bel, per poi girarmi verso il giudice, colui che deciderà il suo fato. Kevin mi sta guardando ma appena mi giro verso di lui torna a fissare la pianola e poi, dopo qualche secondo, si volta verso Andrew, il quale inizia a discutere con Rosy sulla prossima canzone da fare. Da Kevin, neanche una parola, di gradimento, di critica, nulla... I casi dunque sono due: o è talmente affascinato da non avere le parole per descriverci o è talmente disgustato da non voler sprecare neanche una parola per dirci il suo parere. Inacidita da questa possibilità, decido di pensare che Kevin stia pensando ad un modo per pregarci di entrare nel gruppo, incantato dalla nostra bravura. Incantato... ed eccolo che mi torna ancora in mente lui, come uno stupido parassita che non vuole smettere di tormentarmi. Occhi Incantatori, J... Sospiro spostando lo sguardo verso la porta, nella speranza che arrivino quei meravigliosi occhi o che restino per sempre fuori dalla mia visuale, non lo so neanche io. Eppure, sembra che il destino lo sappia per me, dato che proprio mentre sto spostando lo sguardo per iniziare la canzone che hanno concordato, la porta si spalanca di colpo e le bacchette della batteria spuntano prima di tutto il resto del corpo. Il cuore mi sale in gola mentre J fa la sua entrata e, con un debole e deciso cenno di saluto a Andrew e Kevin, si posiziona alla batteria e fa schioccare un paio di volte le bacchette sul rullante. Dio, ma perché mi sento così? Ma poi ne capisco il motivo quando solleva leggermente lo sguardo e i suoi occhi incontrano i mie, e sono così maledettamente grigi, così maledettamente chiari, così maledettamente trasparenti...

Come diamine si possono odiare due occhi così?


The Heart Music - A.TDove le storie prendono vita. Scoprilo ora