Capitolo 5

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<< No! >>

<< Chri, andiamo! Non fare la guastafeste! >> scuoto energicamente il capo per fare capire alle mie due migliori amiche che non cambierò idea.

<< No, Rosemary, e non avresti dovuto permetterti di chiamarli. Lo sapevi che non volevo! >>

<< Sì beh, sapevo che sareste piaciute e allora li ho chiamati! E infatti avevo ragione. Ora avete la possibilità di entrare in un vero gruppo e...>>

<< No, ho detto che non si può fare! >> sospiro rumorosamente cercando di calmarmi e mi porto due dita alle tempie. Mi è venuto un mal di testa atroce. Meglio che me ne torni a casa prima di ammalarmi. << Meglio che vada. >> saluto con un breve cenno del capo Rosy e sposto lo sguardo su Bel e noto che sta guardando ovunque tranne che nella mia direzione. Maledizione! Sapevo che ci sarebbe rimasta male, ma non posso fare altrimenti. E lei lo sa, loro lo sanno, cazzo! Fuori dal locale sto aspettando il semaforo che diventi verde quando mi sento girare bruscamente da uno strattone al gomito. Il movimento mi fa inciampare nei piedi e per poco non finisco in braccio a un innocente ciclista di passaggio e mi ritrovo con tutti i capelli davanti al viso con la visuale oscurata, ma quasi subito dopo scorgo Rosy che mi sta tenendo il gomito. La strattono via un po' più bruscamente di quanto avrei voluto, ma, accidenti, abbiamo rischiato di finire investite!

<< Chri... >> inizia lei ma io la interrompo subito. So dove vuole andare a parare e mi da fastidio che insista così tanto.

<< Rosy, te l'ho già detto e te lo ripeto: no! Non è così difficile da capire! >> l'ultima frase avrei benissimo potuto risparmiarmela ma sono arrabbiata, nervosa e permalosa. Combinazione micidiale, direi. Lei rimane a fissarmi qualche secondo, poi spalanca la bocca per dire qualcosa ma la richiude. Si passa una mano tra i capelli rossissimi e torna a posare il suo sguardo su di me. Sembra furiosa e furiosamente determinata!

<< Ma sai che c'è, Christine! Che ora la faccenda non riguarda più solo te! Riguarda anche Isobel! Ora avete, ha l'opportunità di farsi conoscere, anche se partendo da un piccolo gruppo, è sempre qualcosa. Non riuscirà mai a farsi conoscere se non le stai accanto! Io posso esserci a tutti concerti, ma non posso certo mettermi a parlare di corde, chiavi o stronzate simili! Non ne capisco un accidente! E lei ha bisogno di te sul palco! >> mentre parla il suo tono di voce aumenta di volume e mentre veniamo sorpassate da chi attraversa la strada, qualche curioso si ferma a guardarci. Io sprofonderei dall'imbarazzo se non fossi troppo urtata dalle parole di Rosemary. Non è colpa mia. Non è colpa mia, continuo a ripetermi, ma è sempre più facile alimentare il dubbio che in realtà è proprio colpa mia.

<< Quindi non mi venire a dire che non è difficile da capire, perché quella che non capisce, qui se i tu! Non puoi permetterti di continuare a fare l'egoista e pensare solo al tuo rendiconto. Non puoi più perché ora è coinvolta anche Isobel e, che lo ammetta o no, anche sentimentalmente! >> finisce abbassando il tono di voce, come per non farsi sentire all'interno del pub e in quel momento capisco che lo sta facendo per Bel. Ovvio che lei avrà problemi ad ammettere il suo coinvolgimento con, ehm...Andrew? Io da sciocca occupata a pensare ai miei problemi non ho notato la timidezza di Isobel. Mi riscuoto dai pensieri quando Rosy mi scrolla leggermente.

<< Mi hai sentita? Non sono i tuoi genitori il problema, Chri... il problema, la paranoia ce l'hai tu. >> il suo tono si è addolcito e il suo sguardo si è ammorbidito, dato che sa chiaramente di aver appena lanciato una bomba.

Non è colpa mia!

<< Devo andare! >>esclamo alzando appena il mento, per farle capire che la discussione è finita qui e che no, non ho cambiato idea. Lei sospira rumorosamente ma, scuotendo la testa, mi lascia andare. Io le volto la schiena e accelero il passo, mischiandomi al brusio creato dalla folla che comunque non riesca a eliminare il profondo disagio che mi si è formato nel petto.

Non è colpa mia.


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