capitolo 20

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"Fai tanto la dura, ma se ti abbracciasse scoppieresti a piangere fra le sue braccia"

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Erano le 4 Pm passate ed io stare per
l'ennesima volta rileggendo quei
dannati appunti di biologia

David mi aveva mandato un messaggio qualche ora prima per dirmi che sarebbe venuto alle 05:30 Pm

Il fatto che fossero già le 4 pm passate e di avere meno di un'ora e mezza per prepararmi non mi turbata affatto, avevo deciso di uscire con gli stessi abiti che indossavo oggi a scuola,non mi preoccupava il fatto di dovermi vestire più carina, non mi preoccupava il fatto di truccarmi con più cura, infondo era solo una passeggiata, mica una serata di gala..

Intorno le 5 chiusi quel dannato quaderno lanciandolo sulla scrivania, mi portai le mani ai capelli ripensando al litigio con Harry di oggi
So che quello cose non le pensa davvero, ma non mi aspettavo minimamente che me le urlasse in faccia in quel modo
Infondo è colpa mia, merito quello che ha detto, non avrei dovuto dirgli quelle cose, non le merita
Anche avendo pochissimi anni di differenza è sempre stato lui, sin da piccolo ad insegnarmi la giusta piega delle cose, anche le cose più ridicole, più semplici ma che da piccoli ti fanno sentire grande.

Decisi di alzarmi,infilai le ciabatte,non sapevo che cosa mi aspettasse, andai in bagno per togliere gli eccessi del trucco sotto gli occhi, sciacquai la faccia mettendo poi lo stesso strato di matita interna e un pò di mascara..
Andai in camera e misi le scarpe,presi una felpa dall'armadio e corsi al piano di sotto

Mi soffermai in cucina vedendo Ash intento a spalmare mezzo barattolo di Nutella su un pan cake
Sorrisi avvicinandomi
"La Nutella costa troppo" dissi
"E quindi?" Domandò lui continuando tranquillamente a leccarsi il coltello che teneva sulla mano destra,mentre teneva ben fermo il barattolo con la mano sinistra
"Preferirei un pò di contegno da parte sua Mr Payne" dissi portando le mani dietro la schiena
Trattenni una risata vedendo la sua faccia stupita e sconvolta allo stesso tempo
Stava per ribattere ma fu interrotto dal suono del campanello
Afferrai il cellulare che avevo precedentemente appoggiato sul marmo della cucina e lo infilai in tasca
"Io vado" dissi
"Diovue" disse con la bocca piena e continuando a masticare
"Esco con David" dissi
"E finiscila di mangiare come un porco" dissi poi uscendo dalla stanza

Uscì di casa trovando David seduto sugli scalini
"Ehy" dissi
Sì alzò di scatto voltandosi verso me è sorrise
"Ciao" disse
"Andiamo?" Continuò
Annuì soltanto seguendolo

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"Da quanto sei qui a Londra" chiese
Stavamo passeggiando da circa un'ora, avevamo parlato del più e del meno tranquillamente, mi sentivo un pò in imbarazzo ma cercai di non farci caso
Risposi anche a questa domanda e alle successive, poi andammo da Starbucks

"Due frullati" disse
"Gusto?" Chiese la ragazza iniziando a scrivere.
"Cioccolato e fragola" dissi
"Vaniglia" disse dopo David
La ragazza appuntò tutto e poi si diresse al banco

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"Bene" disse
Eravamo davanti casa mia,erano le 07:32 pm
"Grazie per aver accettato" disse
Sorrisi
"Potremmo rifarlo qualche volta"
"Ovviamente se tu sei d'accordo" disse passandosi la mano fra il ciuffo
"Si" dissi
Un rumore attirò la nostra attenzione, entrambi guardammo verso la porta di casa ma non vi era nessuno
Risi pensando potesse esser stato Harry e tornai a guardare David ancora immobile davanti a me
"Emh beh ci vediamo" dissi
"Sì, a domani "disse
Mi lasciò un bacio sulla guancia e andò via.

Sfilai la chiave dalla tasca del giubbotto e aprì la porta
Con mia grande sorpresa regnava il silenzio
Urali un 《Lena》 che però non ricevette nessuna risposta
Entrai in cucina e presi un bicchiere d'acqua, avevo deciso che sarei andata a scusarmi con Harry
Non riesco a stare senza lui,mi è praticamente impossibile

Appoggiai il bicchiere nel lavello e mi diressi di sopra
Notai la porta di Harry socchiusa, mi avvicinai scovando mio fratello disteso sul letto con le braccia dietro la testa e le cuffie, non mi aveva ancora vista ed ero più che sicura che non mi avrebbe neanche sentita

Sì sfilò le cuffie, passando il dito sullo schermo
"Sì? " rispose alla chiamata mantenendo la serietà dipinta in viso

Decisi di lasciar stare, ci avrei parlato un'altra volta...
Delusa da me stessa tornai al piano di sotto, mi sdraiai sul divano accendendo la TV, iniziai a guardare un programma su real time.
Dopo un paio di minuti la serratura scattò, senti la voce di Lena, parlava felicemente con qualcuno, spesso mi chiedo dove trova tutta quella felicità..
varcò la porta della cucina,corrugò la fronte nel vedermi, continuò però a parlare al telefono per un altro paio di minuti, nel frattempo uscì la spesa dalle buste e la sistemo nei vari scaffali..
"Bella, sei già tornata?" Chiese rivolgendomi un sorriso
"Sì, da un pò"
"Ah e com'è andata"
"Sempre se... cioè se vuoi parlarne" disse, scosse leggermente la testa piegando i sacchetti
"Certo"
Rimase sorpresa dalla mia scelta, e mi rivolse un sorriso, i suoi occhi si illuminarono

Le parlai dell'uscita con David mentre affetavo la seconda cipolla, avevo deciso di aiutarla a preparare la cena

"Beh, non conosco questo David, ma penso sia un bravo ragazzo"
Mi porse la ciotola con le altre verdure afferrando un pezzo di carota
"Mmh può anche darsi, ma non mi interessa particolarmente" dissi
"Però ci sei uscita lo stesso perché non sei riuscita a dirgli di no" disse lei convinta
"Assolutamente no, l'ho fatto solo perché Feh e Luke mi hanno emh diciamo.. pregato, dicono che devo farmi una vita e cazzate varie" affermai assottigliando le labbra
" avranno le loro ragioni se dicono questo"
"Sì ma, io non ho nessuna voglia di fidanzarmi o fare quello che fanno gli altri, sto bene così"
"Davvero" affermai
"Questo dipende da te ovvio, non posso forzati a far niente" disse

Continuai a tagliuzzare le carote restando in silenzio per un breve arco di tempo
Pensai nuovamente ad Harry,continuando a ripetermi che avrei dovuto perdonarlo, ma era più forte di me, non ci riuscivo.
Non avevo il coraggio di parlarci, sapevo di aver sbagliato e questo non mi permetteva di parlare con lui..
"Holly?" Mi richiamò Lena, come se si fosse resa conto del mio breve minuto di silenzio
Mi girai a guardarla, come per darle il consenso di continuare a parlare
"Che ti prende!? Ti vedo strana.." disse
"Niente " dissi
"Solo..oggi ho litigato con Harry" affermai
"Cosa!?" Chiese stupita
"Beh si, quando stavamo rientrando da scuola"
"Ammetto che la colpa è mia, l'ho trattato malissimo, e quando lui ha avuto il coraggio di dirmi le cose come stanno in faccia mi sono sentita.. offesa credo" dissi tutto d'un fiato,nel frattempo avevo posato il coltello e stavo appoggiata al piano cucina
"Se pensi sia colpa tua perché non vai a scusarti!?" Chiese Lena
"È proprio questo il punto, non riesco a parlarci, so benissimo di aver commesso io lo sbaglio e non lui, infondo lui ha detto cose che anche se nessuno dei due vogliamo ammettere sono vere, io invece, sono stata più che pesante"
Lena si avvicinò a me, afferrò con le dita i lacci del grembiule tirandoli sfilò il pezzo di stoffa bianca e lo posò sul tavolo
"Vai ha parlare con tuo fratello, non ho più bisogno di aiuto" disse
Mi accarezzò la guancia sorridendomi con fare materno, ricambiai il sorriso e corsi di sopra..

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Avevo parlato con Harry, il tutto si è concluso con un abbraccio di cui ne avevo strettamente bisogno..
Restammo un pò in camera sua a parlare del più e del meno e ad infastidirci a vicenda, mentre dal piano di sotto saliva un odorino delizioso. .

Hiiiii
E sono vivaaaaa yaaaa
Okay si, rieccomi tra voi comuni mortali, ecco pronto il capitolo 20
*dopo un anno che scrivo finalmente*
Comunque cercherò di scrivere il prima possibile il 21

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|Malik

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