capitolo 4

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Mi sveglio e guardo l'orologio...-sono le 11 e mezza e l'ultima volta che ho dormito fino a quest'ora risale a molto tempo fa.-
Lascio tutti in compagnia di Morfeo ed Esco un po per le vie di Miami (meglio dell'Illinois direi) vado al bar a prendere le sigarette e con la scusa faccio colazione...tutti i ragazzi mi guardano incantati -hello...non sono Kim Kardashian- Esco e vado in spiaggia mi tuffo in acqua e mi rilasso... Credo siano passate un paio d'ore visto che le mie balie sono venute a rompere in acqua...
"Perché non avvisi?" chiede una
"Perché scappi?" chiede l'altro
"Perché esci da sola?" chiede l'altro
"Dico io ma un po di relax no eh?" dico nuotando a largo.
Decidiamo di andare a mangiare al chioschetto in spiaggia e devo dire che si mangia bene...io però, come tutti veniamo distratti da delle urla provenienti dalla piazza scappo e noto due tipi incappucciati che volevano approfittarsi di una ragazza -solidarietà femminile in azione - mi dimeno su uno di loro e gli faccio cadere la pistola dalla tasca e la impugno (premetto di non aver mai sparato in vita mia) così sparo due colpi verso quello che mi viene di fronte e due colpi contro l'altro, la ragazza non sa se sta sognando o era solo un incubo e inizia a piangere di gioia e in quel momento sento due spari...e subito dopo mi sento fredda e debole...mi giro e noto un altro uomo armato e prima che tutto diventasse nero ricordo solo di aver premuto il grilletto e cado a terra priva di sensi...quando riaprì gli occhi mi vedo i miei amici e altra gente che non conosco ricordo solo che qualcuno parlava di un operazione urgente..e d'un tratto tutto ritorna nero.

Mi sveglio in quel letto di ospedale di una città che non è la mia...cerco di alzarmi ma una fitta mi impedisce di muovermi...vedo un uomo avvicinarsi a me vestito di bianco <<cazzo sono morta e sto vedendo dio>> penso..
"Signorina io le ho tolto i proiettili dal corpo" mi dice
"E quindi?" chiedo con fare sarcastico
"Ha avuto un santo in paradiso e questi proiettili non hanno intaccato nulla di vitale e nulla che le impedisce di tornare a camminare" mi dice,
Io rimango freddata, peggio di quei due colpi , sono venuta qui per divertirmi porca puttana; non rispondo, il dottore se ne va ed entra il mio clan e assieme al clan c'è una ragazza, immagino che sia la ragazza a cui ho salvato la vita..
"Ciao, volevo dirti grazie per avermi salvata, ma è stata anche colpa mia se sei qui" mi dice un po triste
"Non dire cazzate, sono qui perché era destino che quelle pallottole erano mie" le dico sincera...si siedono intorno a me quasi come se stessi per dare l'ultimo respiro e tutti con le facce abbattute...decido di rompere quel momento
"Riportatemi a casa" chiedo...i miei amici vanno dai medici -ragazzi, ne basta uno...- torna quello che credevo fosse dio e mi guarda
"Il lavoro per due mesi se lo scorda e segua un fisioterapista..." mi dice e senza aspettare una risposta va via...purtroppo non posso tornare in auto perciò John e Matt tornano con la mia BMW e Gabriela torna con me con l'elicottero (wow! Ora si che mi sento una star) arrivati davanti all'ospedale entro e chiedo del fisioterapista e quando la incontro ci mettiamo d'accordo...Gabriela spinge la mia carrozzina e i paramedici decidono di accompagnarmi con l'ambulanza...arrivo al mio condominio e per fortuna fuori non c'è nessuno entro e trovo generale senior e jr -ma non vi siete mossi proprio da qui?- mi guardano
"Che succede?" mi chiede il generale io non voglio parlare ma devo rispondere
"Mi hanno sparata a Miami " rispondo il generale jr si accorge del volto stanco di Gabriela e le dice che se ne occupa lui...infatti sale con me in ascensore e mi porta a casa...appena entro mi sento finalmente bene...lui gentilmente mi prende in braccio e mi guarda negli occhi, io ho un momento in cui i miei ormoni traballano, e mi siede sul divano...
"Hai bisogno di qualcosa?" mi chiede.
"No, voglio solo dormire" gli dico...
Noto che mi mette il puff e la poltrona a fianco del divano -non posso rigirarmi, quindi non posso cadere- dopo un po mi addormento (ho lasciato la copia delle mie chiavi di casa a Gabriela perché io non posso muovermi..)
Mi sveglio e trovo Gabri e tutta la famiglia del generale -che onore- il generale mi guarda
"I militari di Miami mi hanno avvertito ora, se eri un militare ti davano una medaglia, ma non lo sei e quindi meriti questa" dice porgendomi una targa e una busta, io non capisco cosa stia succedendo
"Cosa? Una medaglia? La targa?" chiedo un po confusa
"Erano tre ricercati...e tu li hai fermati" mi dice...
"Cazzo, li ho uccisi?" chiedo preoccupata...
"No" sorride, "li hai feriti, e staranno per molto tempo in galera" conclude
Bene, sono un eroina! L'effetto dell'antidolorifico passa e inizio a sentire i dolori, credetemi, fa male.
"Oltre a saper rotolare dalle scale sai anche difendere la gente?" mi prende in giro il figlio del generale...
"Si" rispondo dolorante...
"Voi due vi conoscete già?" chiede il generale
"Scambi di battute, ma il suo nome non lo so" risponde il generalino
"Emma" dico porgendogli la mano
"Ryan" risponde sorridendo...
Dopo un po vanno via e Gabri rimane con me, prendo un altro antidolorifico e mi addormento.

Non Sarai Mai Un Inganno Per MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora