capitolo 1

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Chicago, 2007, mi chiamo Emma Dawson ho appena dato la maturità e ora voglio solo divertirmi...sono stata per cinque anni a studiare e ora se permettete voglio svagarmi. Sono una ragazza che non le manda a dire...fisico invidiabile, bellezza orientale e capelli lunghissimi di un fluido rosso fuoco. non ho molti migliori amici, sono solo tre, tutto il resto per me sono tutti conoscenti..pensavamo di andare a Miami per le vacanze...ma quando non è una sola testa a decidere è un po difficile trovare un accordo...vivevo fino a due anni fa con i miei...ma il mio carattere di merda li ha portati a mandarmi via di casa a calci nel sedere (al posto loro io avrei fatto peggio ) i ragazzi di Chicago non mi sono mai interessati...anche perché qui se sei "orfano" ti snobbano forte. Ritorniamo ai miei amici John, Gabriela e Matt, siamo un quartetto di matti che ha sempre messo timore nei corridoi della scuola (che poi non facciamo del male a nessuno ) siamo i quattro più in e siamo tutti e quattro "orfani"; girovaghiamo in giro in cerca di avventure...e io ragazza fredda come il ghiaccio non voglio sconvolgimenti...ho avuto qualche fidanzato in passato...ma io mi stanco subito della gente, non sono abituata agli attaccamenti tipo cozza...quindi, meglio prendere le distanze già da subito, non voglio far soffrire la gente...(si parlo della gente, io non soffro) anche se poi il fatto che la gente soffra per me mi lascia indifferente...ho sempre sognato di arruolarmi nell'esercito...ma una tipa come me non resisterebbe a non rispondere al capo quando sarà pronto a dirmi le sue minchiate assurde...abito in un condominio dove la più giovane sono e la più anormale pure...abito da sola per modo di dire perché i miei amici stanno sempre a casa mia a fare festini e la gente del piano di sotto manda male parole e sbirri ogni volta...ma anche gli sbirri ci hanno perso le speranze.
Non sono in contatto con nessuno della mia famiglia...l'ultima volta mi sono presentata a natale e se non ricordo male mi hanno detto di non farmi più vedere...(rinunciano a un gioiello come me?? Ma che modi!).

Arrivo a casa e mi trovo la badante del signore del mio piano sul pianerottolo che come al solito mi guarda male...-ah tipa...non sono Hitler, un mafioso che vuole farti fuori- la saluto educatamente solo per rispetto all'anzianità... Lei ringhia come un pitbull a cui hai rubato il pranzo...entro e accendo il PC e trovo un e-mail da Gabriela: "abbiamo deciso...si va a Miami. Si parte tra 2 giorni...offre tutto Matt..." <<perfetto>> penso...mi butto sul divano e vedendo l'ora decido di chiamare l'omino del fast food e farmi portare un po di schifezze a casa..compongo il numero e mi risponde educato come sempre "portami un kebab completo con aggiunta di patatine, una piadina solita e alette di pollo piccanti con patatine" giustamente vi starete chiedendo avendo il fisico da modella dove metto tutta sta roba..ci sta tranquilli...mi butto sul divano a fumare una sigatetta nell'attesa che arrivi l'omino...dopo venti minuti arriva e scendo a prendere il ben di dio che mi aspetta...mentre salgo noto un bel tipo che non avevo mai visto prima...mi saluta educatamente e io ricambio notando che guarda verso la roba che ho in mano o meglio verso la mia scollatura,

mi innervosisco come al solito "guarda le scale, sai delle volte puoi cadere..." e mi avvio e il tipo senza rivolgermi la parola se ne va...io mangio tutto quel ben di dio e per smaltire fumo tre sigarette e mi addormento.
Mi sveglio per andare a lavoro ... Non so perché ma al supermercato fanno a gara per venire alla mia cassa (non ho nessuna scollatura tranquilli) un giorno mi assenteró per vedere che succede. Mentre sto passando la roba noto lo stesso tipo di ieri e mi scappa una risatina..."sono 40 dollari" dico molto educata...lui mi porge i soldi e senza dire una parola prende la roba e va via...non so perché ma le mie colleghe mi guardano male..<<che avrò fatto di male?>> penso tra me...la mia collega mi si avvicina
"Sai chi è quello?" mi chiede
"Un ragazzo" rispondo io
"Quello è il figlio del generale che abita nel tuo condominio" risponde
"E allora chissene" chiudo la conversazione...
Torno a casa e salgo al mio piano...e lo rivedo -devo ammettere che è un bel tipo : fisico da militare (forse lo è), alto, capelli castani e barbettina- non gli rivolgo manco un saluto...è tardi e devo uscire col resto del clan...mi cambio velocemente ed Esco...i tacchi mi creano non pochi problemi per le scale...quando entro nella mia BMW le tolgo...non voglio uccidere nessuno...passo davanti alla caserma dei pompieri e arrivo al molly's dove già mi aspettano...
"noi abbiamo ordinato...abbiamo ordinato il tuo kebab..." mi dice Matt..mangiamo e parliamo del viaggio che ci attende
"finalmente andiamo via da Chicago" farfugliano Gabriela e John -sti due sono smielati al massimo e non stanno insieme, si completano le frasi e tutto- "voi sempre a completarvi le cazzate a vicenda?" chiedo un po schifata...loro non rispondono..usciamo e io mi accendo la solita sigaretta e passeggiamo...sono le 01:53 e io alle sette ho la sveglia...decido di andare...saluto tutti e mi avvio verso casa...arrivo davanti al portone e inizio a cercare nella mia "piccola" borsa le chiavi quando sento che c'è già qualcuno che apre il portone...alzo gli occhi e vedo il figlio del generale <<dico io sa tutti i miei orari di entrata e uscita?>> penso...mi guarda e mi fa cenno di entrare -forse si aspetta un grazie-
"Grazie" dico molto fredda
"Figurati..." risponde "anche se ripensandoci era una bella scena vederti frugare come una ladra" conclude ridendo -ok, ora hai esagerato- lo guardo male e mi ritiro nel mio appartamento.

Non Sarai Mai Un Inganno Per MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora