21. Vestito rosso

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Quella sopra è una foto di un mio disegno. Vi piace?
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Mi rialzai tremante.

<Bene bene! Signorina lei soggiornerà qui a palazzo. È stata fin troppo in compagnia di questi cani. La sua convivenza con loro l'ha fatta divetare un'arrogante maleducata> disse con disprezzo. Ma come si permette di insultarmi! Io maleducata? Ma si è visto allo specchio?
Tutta la paura scemòpiano dal mio corpo.

<Ora basta!> dissi a bassa voce con la testa china <Voi dite che io sono maleducata e poi insultate i miei amici? Ma chi pensate di essere? Primo non ho la minima intenzione di stare qui senza di loro e...> non mi fece finire.

<Senta signorina...> disse con voce autorevole il vecchio.

<ZITTO! NON DIRE UN'ALTRA PAROLA!> avevo perso la pazienza.

La barriera ricomparve, questa volta più spessa che spazzò via il mio arrogante interlocutore.
Mi sentii improvvisamente stanca e mi sentii cadere.

Quando riaprii gli occhi e constatai di essere ancora nel palazzo dei vampiri. La stanza era sempre in legno, ma diversa dalla precedente. Era molto più grande e con molte brande da campo addossate alle pareti e un piccolo armadio per ogni letto.
Mi misi a sedere e mi accorsi di essere, come la volta scorsa, solo in intimo, ma questa volta nero. Ma sta mania di svestirmi??
Cercai di coprirmi con le coperte e scesi dal letto. Aprii l'armadio più vicino e ci trovai solo un vestito. Rosso, lungo fino ai piedi con le maniche di voile ricamato.
Non avevo da mettermi nient'altro. Dovetti indossarlo per forza a meno che non fossi inventata qualcosa con le coperte... ma non sarebbe stato molto conveniente con tutti quei lupi e vampiri in giro.
Dopo averlo messo (un'impresa epica), mi stupii per quanto fosse bello. Allo specchio vedevo che segnava i punti giusti, aveva una linea semplice, aderente che si lasciava andare dopo i fianchi. Mi girai un po' per vedere l'effetto della schiena nuda. La scollatura era grande come tutta la schiena e finiva "v" poco prima del sedere. E allacciate al collo, che scendevano sulla schiena, c'erano una decina di catenelle che si muovevano e brillavano ad ogni mio spostamento.

Sentii la porta aprirsi: D.O. era anche lui vestito da cerimonia <Allora come stai?> chiese arrossendo vedendomi vestita così, poi mi raggiunse.

<Bene, grazie. Ma questo vestito?> risposi sorridendo.

<È la prima decisione che abbiamo preso noi e i vampiri senza litigare sai? Comunque quelli più coinvolti erano V e Baekhyun> disse sorridendo, arrossii sentendo il nome di Baekhyun.

<Okay> dissi sbrigativamente <Ma a me non va bene. Guarda. È troppo lungo per me. Questo vestito è per una ragazza alta> dissi indicando i piedi.

<Non preoccuparti è fatto apposta. Deve essere indossato con queste> e da dietro la schiena tirò fuori un paio di scarpe con il tacco vertiginose.

<No! Dai abbi pietà per le mie caviglie! Non ci sono più basse?> erano come minimo tacco quindici.

<Uff! Okay vado a chiedere> e se ne uscì.

Quell'abito è davvero troppo, in fondo avevo solo sedici anni. Era per una diciottenne, forse.
Ma poi bussarono alla porta e smisi di rimirarmi allo specchio.

<Avanti> dissi.

Dalla porta fece capolino Baekhyun. Poi entrò e rimasi incantata nel vederlo in smocking con il colletto e i polsini inamidati. Era perfetto.
Mi girai allo specchio, lui mi raggiunse e mise le sue mani sui miei fianchi. Ci guardammo nello specchio per diversi istanti. Stavamo bene insieme.

<Allora ti piace?> mi chiese con uno dei suoi sorrisi che mi facevano andare in pappa non solo in cervello, ma anche gran parte degli organi vitali.

<Sì, anche tu sei bellissimo...> ormai non comandavo più quello che dicevo.

Si mise e ridere "Bell'aiuto grazie! Sono qui che sbavo come non so cosa e tu ti metti a fare delle espressione che convertiresti gli etero in gay? Grazie mille davvero!", pensai.

<Ehi, ma che hai?> chiese squotendomi riportandomi sulla Terra.

<Ah, sì, scusa è che sono leggermente intontita da prima sai no com'è eheh> mi voltai verso di lui con un sorriso ebete.

<Stai benissimo, sai?> disse rifacendo quel sorriso.

Per l'imbarazzo mi rivoltai verso lo specchio e notai di non essere truccata. Oddio! Era una catastrofe! I miei trucchi, dove erano? Mie uniche ancore di salvezza dove siete?! Iniziai a correre per tutta la stanza, rischiando anche di cadere. Mi misi a frugare in tutti gli armadi che c'erano. Trovato! Non so bene di chi sia ma è un eyeliner, nero e normale. Corsi allo specchio a mettermelo. Ci misi due minuti, uno per un occhio e uno per l'altro. Sono Dio! (fine sclero-time).

Baekhyun mi guardò stranito e divertito.

<Che c'è?> mi girai a guardarlo come se fosse tutto normale.

<No è che non ti ho mai visto così disperata, davvero!> iniziò a ridere.

<Guarda che è una catastrofe per me stare con gli altri che mi guardano e io che non sono truccata. Ma a proposito... di chi è questo? Lo devo ringraziare per la vita> dissi facendo vedere la boccetta.

<È mio> dice sorridendo indicandosi.

Infatti era truccato e stava benissimo (mini sclero-time).

<Allora penso che dovrei ringraziarti per avermi salvato la vita>.

<E io penso che dovrei dirti prego> disse avvicinandosi ancora di più al mio viso fino a quando le nostre labbra non si incontrarono.

<Ecco casa devi fare per sdebitarti> disse provocante, poi si allontanò da me ed andò verso la porta

<Ehi! Non mi puoi lasciare così!> dissi rimanendo lì in piedi.

Lui si girò ancora a guardarmi, fece un sorriso da bastardo ed uscì.
Qualche momento dopo arrivò D.O. con le altre scarpe. Un altro eroe.

La Parte Migliore Della Vita (EXO~BTS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora