11. Baekhyun

718 34 22
                                    

Mi svegliai prima di Kai e rimasi a guardarlo trasognante. Ma come avevo fatto ad incappare in quella situazione? Ancora non lo sapevo. Non credevo nel destino né tanto meno al caso, quindi mi restava solo pensare che gli eventi, quelli buoni, capitavano e basta, perché tanto quelli cattivi piovevano dal cielo senza che nessuno li chiami.

Mi era balzata alla mente la folle, quanto magnifica, idea di ritrarre Jongin già da un pezzo.
Avendo io nelle vene praticamente carta e matita, a volte provavo l'irresistibile voglia di immortalare qualcosa o qualcuno di bello. Un paesaggio, un palazzo, una persona.
Trovai che il viso di Jongin fosse perfettamente liscio e perfettamente schiacciato sul cuscino per tentare una posa mai ritratta prima.

In tasca, qualsiasi tasca, che fosse dei pantaloni, della giacca o del cappotto, portavo sempre con me un foglio di carta piegato e un mozzicone di matita con una gomma in cima. Per fortuna nessuno li aveva tolti dal paio di pantaloni che indossavo. A volte si facevano un giro in lavatrice.
Man mano che disegnavo il suo viso mi sentivo diventare tutta rossa dall'imbarazzo.
Tuffai la testa nel cuscino davanti a ma, ma sentii un dolore lancinante alla schiena. Sul taglio si era formata la crosta e nel distendere la pelle si era riaperta la ferita. 
<Ari cos'è successo?!> Baekhyun spalancò la porta.

Appoggiò sulla cassettiera un vassoio (che evidentemente mi stava portando) e si fiondò verso il letto.

Si bloccò ad un paio di metri da me <Sta ancora sanguinando...> si portò una mano al naso per cercare di non sentire l'odore del sangue.

<Baek! Calmo. Respira con la bocca> gli disse Kai che intanto si era svegliato e tendeva una mano verso l'amico.

Ma Baekhyun contunua a fissare il taglio ed il sangue che ne fuoriesce come incantato. Sta combattendo contro sé stesso.

<Baek> lo chiamo ma non mi guarda <So che ce la puoi fare, sei meglio di così. Sei più forte> ma ancora continuana a fissarmi la schiena <Baek, guardami> alzai la voce e finalmente i nostri sguardi si incrociarono.

Come nella sala prove, tutto diventò buio e restammo solo lui ed io.
<So che puoi farcela, devi solo calmarti> gli dissi ancora <Fai un grande respiro. Guardami... io sono calma> dissi con convinzione, sapendo che non mi avrebbe fatto nulla, che la sua parte umana avrebbe avuto la meglio su quella animalesca.

Lo vidi rilassare le spalle, le nocche ritornarono di un colorito quasi normale e fece un profondo respiro. Ne seguì un altro ed un altro ancora, allora iniziai a respirare con lui.
Sentii chiaramente i nostri battiti andare all'unisono. Poi Baekhyun alzò il viso verso di me guardandomi sereno e fece un passo verso di me. Ma il nostro momento viene interrotto da Kai. Il buio si disperse come volute di fumo nero e mi ritrovai di nuovo in camera mia. Kai stava trascinando Baekhyun fuori.

Forse è stato quel momento a far reagire così Kai? Forse gli ha dato fastidio che questa cosa (del buio e del resto) sia successa due volte con Baekhyun piuttosto che con lui?

Guardai il letto e notai che il disegno era sparito.
Sparito?!
Iniziai a sentirmi male, il disegno non era finito, era ancora brutto. Se qualcuno l'avesse visto, avrebbe pensato sicuramente che non sapevo disegnare.

Il mattino dopo, ora delle undici e mezzo, la casa era vuota e silenziosa. Se ne erano andati tutti alla SM, dovevano registrare una nuova canzone di cui non mi avevano voluto dire neanche il titolo "La sentirai quando uscirà, da brava EXO-L devi aspettare, come tutte, d'altronde", mi aveva detto Luhan picchiettando una mano sulla mia testa. Idiota.

La ferita che mi ero fatta col chiodo del cassetto ha lasciato solo una piccola cicatrice. È guarita subito visto che mi era stata inferta da qualcosa di umano, invece, la ferita sulla schiena che mi ha procurato quel genio mancato di Xiumin sarebbe guarita nei giorni successivi perché era stato un essere paranormale a sfregiarmi la schiena (ripeto: un genio mancato, non trovate).

Confinata nella mia camera iniziai ad avere fame poco dopo mezzogiorno. Qualsiasi maglietta, felpa o lenzuolo che mi mettevi sulla schiena faceva un male cane. Ero costretta a girare per casa solo con una salvietta o un cuscino che copriva il davanti.

Presi la salvietta e mi avviai giù per le scale. A ogni passo che facevo sentivo dolore, dovevo aggrapparmi a qualcosa, qualsiasi cosa. Ma per farlo avrei dovuto togliere le mani dalla salvietta che inesorabilmente sarebbe caduta a terra (fottuta gravità!).
Presi i due angoli della salvietta e li legai dietro al collo con un elastico. La cosa sembrava funzionare.

Arrivai di fronte al frigorifero e lo spalancai rimanendo estasiata dal ben di Dio. Stavo per afferrare un coperchio e sollevarlo per vedere cosa ci fosse nella padella, ma avvertii una strana sensazione. Una presenza alle mie spalle.

Mi voltai di scatto e sobbalzai <Oddio! Mi hai spaventata!> dissi mettendo una mano sul petto.

<Ero qui sul divano comunque> disse Baekhyun avvicinandosi.

Forse era disteso perché nel passaggio dalla sala alla cucina non l'avevo visto visto.

<Ah ok! Ma scusa, non dovevate provare?> chiesi incuriosita.

<Si è che io ho già registrato le mie parti quindi non servo, servo di più qui> mosse un altro passo.

<Guarda che me la so cavare anche da sola se si tratta di qualche ora...> dissi con un po' di insicurezza, si stava avvicinando sempre di più.

La Parte Migliore Della Vita (EXO~BTS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora