9. Un posto in casa EXO

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<Hey, ciao> gli sorrisi.

In quel momento il braccio di Kai, contro il mio iniziò a diventare caldo, come se avesse la febbre. Mi girai a guardarlo e lo vidi fissare Baekhyun.

<Sta lontano da lei. Non parlarle, vattene subito> scattò in piedi, con un movimento impercettibile, raggiunse Baekhyun e lo prese per il bavero della maglietta, lo alzò da terra diversi centimetri.

<Sei solo un novellino, non puoi stare vicino a lei. Le faresti male. Sai quello che intendo> disse a denti stretti.

Intuii che stavano parlando dell'accaduto nella sala prove. Mi avvicinai a loro, ma con la sola presenza non riuscii a smuoverli dal loro ringhiare.
Tossicchiai per attirare la loro attenzione <Penso di avere il diritto di sapere quello che sta succedendo> dissi.

Abbassarono lo sguardo, Kai rimise Baekhyun a terra, poi mi fecero strada nel palazzo della SM e mi condussero in un salotto.
La stanza in questione era arredata in modo sciatto ed impersonale, con divani comodi e grandi sui toni dell'azzurro ed un tappeto blu cina che cozzava completamente col bianco accecante delle pareti.
Mi accomodai su uno dei divani aspettando che uno dei due grandissimi geni iniziasse a parlare.
Passano alcuni minuti e arrivano anche gli altri. Si sedettero chi sui divani chi sul tappeto ed io fui costretta ad appollaiarmi su un bracciolo del divano più grande.

Si guardano tutti negli occhi, evidentemente stavano decidendo chi avrebbe dovuto dirmi cosa stava succedendo.

Ma poi Baekhyu ruppe il silenzio <Ragazzi, prima c'è un'altra cosa. Mentre ero nella stanza, in quello stato, ho scoperto chi è il Guardiano> disse lanciandomi un'occhiata eloquente.

<E hai scoperto che è lei?!> disse con fin troppa enfasi Chanyeol indicandomi e alzandosi in piedi.

<Cosa sta succedendo?> chiesi perdendo la pazienza.

Mi guardarono tutti e Xiumin cominciò a spiegare <Non siamo normali come la crede la gente e penso che tu l'abbia capito. Il direttore ci ha accolti e aiutati dopo che abbiamo iniziato a trasformarci. La metamorfosi è spontanea, un gene che si manifesta verso i vent'anni. Tutti nel nostro paesino ce l'hanno. Noi siamo i ragazzi più giovani, siamo amici sin dall'infanzia e abbiamo sempre avuto questo grande sogno: trasferirci in città. Gli anziani del paese ci hanno raccomandati ad una piccola comunità qui a Seoul di licantropi, di cui fa parte Lee Soo Man, che ci ha accolti> spiegò calmo.

Ero sconvolta. Dopo quello che mi disse Xiumin, guardai i ragazzi uno per uno e mi sembrò di vedere degli sconosciuti.

<Ma intendi i licantropi come quelli dei film o delle leggende?> mi sentivo stupida a fare una domanda del genere, ma avevo bisogno di qualche dato in più.

<Esatto, e tu sei la nostra Guardiana> disse Lay.

<Guardiana?> non sapevo se mi stavano prendendo per il culo o meno.

<Ogni cinquecento anni lo spirito guida della nostra specie sceglie un Guardiano. E se Baekhyun non si sbaglia, saresti tu> disse Tao emozionato coprendosi la bocca con le mani.

Feci per parlare, ma Kris parlò rispondendo alle domande che si affollavano nella mia mente, quasi come se mi avesse letto nel pensiero <No, non siamo immortali ma viviamo diversi secoli in più degli umani e anche tu, in quanto presunta Guardiana>.

Finamente mi fecero parlare <No aspettate! Questo non può succedere, non può succedere a me!> dissi indicandomi <Io sono una ragazza comune, i-io non ho mai neanche creduto a queste cose! Se è uno scherzo ditemelo perché non è divertente!> stavo perdendo la calma.

<No, non è uno scherzo. Tu sei la nostra Gurdiana, il destino ha voluto così, che tu voglia o no> disse Kai incredibilmente serio.

Notando la mia faccia si misero a ridere. Ma dove ero capitata?!

Lee Soo Man irruppe nella stanza, in viso aveva un'espressione dura <Smettetela si starnazzare come oche> sbuffò cercando di calmare i nervi <E ora... portate le vostre chiappe a casa e fate sistemare la nostra ospite speciale> sorrise guardandomi.

"Quest'uomo è incoerente, prima mi tratta male e ora come se fossi importante! Ah già! Sono la Guardiana... presunta Guardiana... non mi ci abituerò mai" dissi tra me e me mentre mi avviavo verso l'uscita con i miei nuovi amici.

***

Le mie cose erano già davanti casa, con l'aiuto dei ragazzi le portammo in quello che mi sembrò un salotto. Era una stanza molto grande che si collegava, a destra, alla cucina tramite un arco di legno. La sala era arredata con buon gusto, con divani in pelle nera, d'all'aria comoda, e da un enorme tappeto soffice. C'era parquet a perdita d'occhio e sui muri erano affissi molti poster che ritraevano i ragazzi.

<Bene> disse Chanyeol <La tua stanza è di sopra nel sotto tetto, forza> disse risollevando una delle mie valigie.

Poi anche anche Luhan e Xiumin prendono l'iniziativa di aiutarmi.
Avrei voluto fare da sola. Mi sembrava di sfruttarli.

Ero stata stivata nel sottotetto. Che non era poi così male come poteva sembrare. C'era un grande letto a baldacchino con veli di stoffa leggera che ricadevano fino a terra e lenzuola di seta. Il resto del mobilio era di legno chiaro. Da una portafinestra filtrava la luce del sole.

<Carina> dissi assorta nell'ammirare la mia nuova camera.

Dopo aver posato le valigie a terra Chanyeol mi disse <Se hai bisogno di qualcosa noi siamo giù>.

Gli risposi un timido "grazie" diventando rossa.
Mi odiavo quando vacevo così, dovevo darmi una calmata o non sarei arrivata alla fine della giornata senza una crisi isterica.
Chiusero la porta e mi sentii sospirare. Ora ero più tranquilla.
Mi stavo già abituando a quelle camera. Pensai a come sarebbe stato difficile lasciarla quando non avrei più potuto stare lì. Eh, sì. Ero materialista. Non era colpa mia, mi affezionavo subito alle cose più che alle persone.
Mi buttai sul letto ed accarezzai le lenzuola. Feci un rapido resoconto di tutte le cose impossibili successe da quando ero atterrata a Seoul ed erano veramente tante! Prima l'incontro con gli EXO, poi la SM e alla fine dei lupi. Lupi!

La Parte Migliore Della Vita (EXO~BTS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora