La Parte Migliore Della Vita (EXO~BTS)

13. Un amore non corrisposto

Andai a prendere dal cassetto i fogli con i disegni un po' sbavati. Erano fatti con una matita molto grassa e si erano rovinati a stare tutti impilati e schiacciati nelle valigie. Li guardai ricordando il momento in cui li avevo fatti con un po' di nostalgia. Disegnare era la mia pratica zen.

<Ecco tieni> glieli porsi mentre mi siedevo di fianco a lui.

Li guardò e fece delle espressioni improponibili. Che si stesse offendendo? Eppure a me sembrava di averli fatti bene...

<Magari non sono proprio uguali a voi ma...> cercai di spiegarmi tentando che li avevo fatti diversi anni prima quando non sapevo cosa fosse il disegno dal vero.

<Scherzi? Mi sembra di gurdarmi allo specchio... ah! Ho un altro disegno da aggiungere alla tua raccolta> mi porse un foglio piegato in quattro, era quello che avevo fatto a Kai.

<Kai ti dà così tanto fastidio? Non eravate amici?> gli chiesi cercando i suoi occhi.

<Non lo so... quando è con te sento che lo vorrei strozzare, o come minimo non permettergli di starti vicino> disse stringendo i pugni.

Mi inginocchiai sul letto di fronte a lui portando il mio viso di fronte al suo e guardandolo negli occhi.
<No, non devi pensare questo. Tra lui e me non c'è niente, l'assoluto nulla> mi sorrise <Dai fatti più in la> lo spinsi leggermente e mi sdraiai di fianco a lui a pancia in giù.

Rimanemmo sul letto a chieacchierare per un po'. Fino a quando non arrivarono gli altri, circa mezz'ora dopo.
Baelhyun mi aiutò a scendere le scale e vidi Chanyeol, Kris e Xiumin distesi sul divano, D.O. era in cucina e Kai, rimasto sulla porta d'ingresso alzò gli occhi e mi guardò scendere gli ultimi gradini. Gli vidi in viso molte espressioni, una tra le quali era riconducibile al mio abbigliamento.

<Hey! Chi si rivede. Tu non dovresti essere a letto?> mi chiese guardando Baekhyun.

<No, sto decisamente meglio ora> sorrisi.

Si avvicinò e mi lasciò un bacio in fronte davanti a tutti. Diventai subito rossa.

<Ora ci sono io qui. Andimo di sopra?> mi chiese sorridendomi maliziosamente.

<Dai stiamo qui, ci sono tutti> non volevo rimanere da sola con lui.

<Dai andiamo di sopra che ti devo parlare> disse lui prendendomi per un braccio.

Sulle scale mi voltai a guardare Baekhyun. Vidi che non era affatto contento della piega che stavano prendendo i fatto. E nemmeno io.
Quando arrivammo in camera ero stremata. Troppe scale tutte insieme.
Appoggiò le mani sui miei fianchi e mi spinse verso di sé. Se fossi stata diversa da com'ero a sedici anni, ci sarei stata eccome. Fregandomene di Baekhyun e tutto il resto.

<Mi sei mancata> disse mentre si avvicinava per baciarmi.

Lo spinsi via. Ma lui mi strinse con più forza lui e mi baciò a forza. Lui, non capendo che non mi stava piacendo quel contatto, approfondì il bacio. Poi le sue mani arrivarono fino al mio collo, dove trovò il nodo della salvietta e lo slegò.
Lo spinsi via una volta per tutte e poi coprendomi con le braccia. Non si doveva permettere.

<Hey, tranquilla. Non succede niente, prima o poi dovrebbe succedere, però> si giustificò.

<Tranquilla un cazzo> gli urlai <Non ti devi nemmeno permettere di pensare certe cose> mi voltai.

Kai mi chiese scusa con tono mesto, poi entrò Baekhyun. Girando di poco la testa lo vidi lanciargli un'occhiataccia, poi si chinò e mi passò la salvietta. Potei coprirmi finalmente.

Mi rigirai e con tono risoluto dissi <Non fa niente... scendiamo Baek> presi la mano a Baekhyun e mi feci portare fuori da quella camera. Prima di uscire lanciai un'ultima occhiata accusatoria a Kai.

Arrivata giù, gli altri ragazzi, come se fossero stati schiaffeggiati, voltarono la testa per non guardarmi. Erano tutti imbarazzati.

<Hey, ragazzi. Ciao anche a voi> dissi cercando di sdrammatizzare.

<Non puoi metterti una maglietta?> chuese Luhan guardandosi le ginocchia.

<No dai stai così...a me non dai fastidio> disse Xiumin malizioso.

Passammo un pomeriggio tutti insieme. Kai era rimasto in camera sua tutto il tempo ed era sceso solo per mangiare, ma anche in quel breve momento non aveva quasi proferito parola né ha voluto guardarmi.