15. Affetto

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In America era andata bene, tutto sommato. Avevo fatto una buona impressione al pubblico, o almeno speravo. D'altronde cantavo solo cover.
Dopo Toronto ci stavamo dirigendo in Europa per le uniche due date in Italia, poi saremmo andati in Cina.

<Emozionati?> chiesi ai ragazzi, che erano ormai la mia famiglia.

<Gucci> disse Tao stanco per le lunghe sessioni di concerto e prove, ma riservava ancora un po' di energie per quello che gli piaceva.

<Fanatico> lo prese in giro Chanyeol.

<Yah! Non si dice> rimproverai Chanyeol che chiese scusa a Tao.

Arrivati a Milano Malpensa prendemmo un bus fino alla metro di Cadorna in direzione Duomo.
Le caligie le avevamo lasciate al personale di dovere che le portò in hotel.
Salite le scale non potei fare a meno di sorridere di fronte al Duomo, come al solito in perenne costruzione.
I ragazzi erano rimasti a bocca aperta. Sorrisi nel vederli esterrefatti, sapevo che Milano li avrebbe stupiti.

Dopo pausa foto al Duomo e ai
piccioni, li portai a visitare la Rinascente, andammo in via Torino, poi in via Montenapoleone dove Tao sembrava in trance di fronte a Gucci.

<Dai, vai dentro> lo incitai.

Si risvegliò e poi prese a guardarsi i vestiti <Ma sono a posto? Non è che sono vestito male? Se poi non mi fanno entrare?>.

Alla fine lo oresi a braccetto e lo feci entrare. Ci accolsero cinque commessi vestiti di nero che ci seguirono tutto il tempo in cui Tao ci mise a scegliere un paio di calzini.

Quel giorno li portai a mangiare i panzerotti di Luini e li definirono una vera e propria droga.

<Non voglio più andare via da qui> dice Lay addentando il suo pranzo.

Eravamo seduti sui gradini di Piazza del Liberty, sotto di noi l'Apple Store. Fremevo dalla voglia di provare l'iPad Pro. Ma ero troppo stanca e infatti, finito di pranzare, andammo in albergo che era abbastanza vicino al palazzetto di Assago quindi disrante dal centro. Ognuno aveva la propria camera.
La mia camera era identica a auella degli altri, una matrimoniale asettica e grigia. Non aggiungo altro, va'. Appena chiusa la porta svuffai e poi mi buttai sul letto sentendomi stremata.
Ma bussarono alla porta. Una testa bruna sbucò da dietro il battente, era Baekhyun. Per quanto mi fosse simpatico, ma in quel momento lo era un po' meno.

<Ehi ciao> lo salutai sospirando. Sì, mi disturbava. No, non è vero.

<Ciao> mi salutò di rimando <Posso entrare?>.

<Sì, certo> mi stropicciai gli occhi.

Si sedette sul letto <Vero che posso rimanere qui con la mia migliore amica?> verso le ultime parole allungò le braccia verso di me e iniziò a farmi il solletico.

<Smettila! Aiuto!> urlai ridendo in preda ai dolori addominali.

Baekhyun mi mise una mano sulla bocca e smise di torturarmi.
Mi accorsi che era seduto su di me. Ci guardammo per istanti interminabili. Lui divenne improvvisamente serio, mi prese i polsi e lì fermò sul cuscino vicino alle mie tempie. Si avvicinò sempre di più e mi baciò. Diventò subito bollente.

Si allontanò sospirando <Ari, non sai cosa ti farei...> mi sorrise.

Ricambiai il sorriso. Capii che mi era sempre piaciuto. Dal primo istante, dal primo screzio, dal primo contatto. Mi era spiaciuto quando ce l'aveva con me perché già io ci tenevo a lui.

<Mi piaci, Baek> confessai mordendomi il labbro.

<Anche tu mi piaci> si riabbassò verso di me e prese a baciarmi il collo, ma poi percepii un dolore.

I suoi canini avevano perforato la carne e stava succhiando il sangue. Ma i lupi non dovrebbero...
Gli misi le mani sul petto per allontanarlo con le poche forze che mi erano rimaste.

Con un balzo scese dal letto e cadde sulla moquette chiedendomi scusa. Sembrava frastornato.

Mi sedetti sul letto un po' stordita <Non ti preoccupare, tra poco passa> cercai di rassicurarlo <Dai, vieni qui> picchiettai il letto di fianco a me.

Dopo un po' di esitazione si distese affianco a me e ci addormentammo abbracciati.

Bussarono alla porta. Mi alzai di un poco sui gomiti dicendo "Avanti" a bassa voce per non svegliare Baekhyun di fianco a me.

La porta si apri e rivelò essere Suho, era un po' imbarazzato nel vedere me e Baekhyun così.

<Venite nella hall che che siamo in video conferenza con Lee Soo Man> disse lui chiudendo subito la porta.

<Dai tizio sveglia> dissi a Baekhyun scuotendolo.

Lui mugulò e mi trasse a se sospirando. Mi sentivo bene tra le sue braccia. Avevo sempre rigettato il contatto fisico, ogni persona che abbia mai tetntato di toccarmi, finiva per farmi schifo. Ogni singolo contatto mi dava la pelle d'oca. Ma con lui era diverso. Mi faceva sorridere.
Ad un certo punto mi ritrovai ancora sotto di lui.

La Parte Migliore Della Vita (EXO~BTS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora