10. La ferita

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Spazio me:
Prima di cominciare a leggere il capitolo volevo dire GRAZIE a tutte/i quelle/i che stanno leggendo la mia storia mooolto amatoriale, se non capite qualcosa chiedete nei commenti e io risponderò a tutti i vostri dubbi, domande e perplessità! Ciao e grazie ancora.

Ari
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Mi alzai dal letto di mala voglia costringendomi a mettere apposto le mie cose. Dalla prima valigia presi qualche maglione e le magliette ed iniziai a metterle dei cassetti più bassi della cassettiera. Mentre sistemavo uno dei miei maglioni più grandi che avevo avvertii un dolore alla mano e vidi il maglione sporco con quache macchia rossa. Guardai il dorso della mano sinistra e vidi un lungo taglio attraversarlo dal polso alle nocche. Sanguinava copiosamente. Dovevo fermare il sangue subito.
Corsi nel bagno collegato alla mia camera con una porta. Misi la mano sotto l'acqua fredda, mentre con la destra cercavo un disinfettante nei pensili sopra al lavandino.
Quando il sangue sembrò essersi fermato, passai un po' di disinfettante sul graffio.
Guardando verso lo specchio mi accorsi della figura di Xiumin subito dietro di me. Teneva il mio maglione sporco di sangue pigiato sul naso respirandone l'odore e mi guardava come si potrebbe guardare un piatto di cibo fumante.
Appena mi girai lui piombò su di me, afferrandomi il polso della mano ferita e annusando il taglio, poi leccandolo. Inorridii per quel gesto privo di senno e razionalità, capii che non rispondeva più delle sue azioni.
Riuscii a sfuggire alla sua presa ed uscire dal piccolo bagno.
Mi voltai e lo vidi uscire piano dalla porta con gli occhi rossi ed un accenno di artigli, stava iniziando a trasformarsi.
Corsi a perdifiato giù dalla scala a chiocciola arrivando al primo piano. Un lungo corridoio con i muri disseminati di porte, pensai che fossero le camere dei ragazzi. Per arrivare alle scale che portavano al piano terra dovevo attraversarlo tutto.
Quando mi girai vidi Xiumin scendere l'ultimo gradino allora spiccai una corsa. Corsi più che potei mossa dall'ansia e dalla paura. Non riuscivo ad urlare nemmeno aiuto, pensavo solo a correre e arrivare alla fine del corridoio e giù dalle scale indenne.
Arrivai al corrimano, ma appena ci posai una mano sopra sentii come un tocco sulla schiena, che poi iniziò a bruciare. Caddi per qualche gradino e mi fermai aggrappandomi alla ringhiera. Passarono una manciata di secondi in cui mi sentii diventare improvvisamente pesante e poi vidi tutto nero.

Mi risvegliai in camera mia sdraiata a pancia in giù sul mio letto. Vidi Kai seduto accanto a me che sfaccendava con dell'acqua e una pezza. Ad intervalli regolari la poggiava sulla mia schiena procurandomi fitte di dolore allicinanti. Ma tenevo duro.

<Ora mi devi spiegare cosa è successo> mi accorsi di avere la voce impastata. Chissà quanto avevo dormito.

<Xiumin a perso il controllo> sospirò <Insieme a Baekhyun è uno di quelli che si è trasformato più tardi. Devi vederlo, è così mortificato>.

<A voi piace il sangue, logico. Possibile che non mi sia venuto in mente?> dissi sarcastica.

<Beh, solo ai neo trasformati piace in maniera smodata e comunque hanno meno autocontrollo. Ma tu sei immortale come noi. O meglio, per mettere fine alla tua vita dovremmo farti a pezzi e bruciarti, ma non credo succederà. Si sono tutti affezionati a te> mise la pezza bagnata sulla mia schiena e sentii un dolore allucinante, strinsi i denti.

Si accomodò meglio sul bordo del letto avvicinandosi di più di quel che era necessario per farmi sentire a disagio.
Sentii freddo alla base della schiena, portai una mano per mettere la maglietta nei pantaloni ma mi accorsi di stare indossando solo i jeans. Poi realizzai che per via della ferita avevano dovuto togliermi la maglietta e il reggiseno. Cosa? Il reggiseno?! Ero nuda?!

<Mossa necessaria!> disse notando la mia espressione.

Ero allibita <Avresti potuto vedermi!>.

<E secondo te, chi ti ha spogliata?> d sorridendo sadico.

Mi sentii arrossire fin alla punta dei capelli. Affondai il viso tra le lenzuola per non farmi vedere da lui in quello stato.
Due dita cercarno il mio mento e mi costrinsero a portare lo sguardo sul viso di Kai che era vicinissimo.
Mi lasciò una serie di baci sugli occhi, sulla fronte, sul naso e poi sulle labbra. Ricambiai quel bacio passionale, mentre tra me e me pensavo che non sarebbe durata, un artista come lui si sarebbe stancato subito di una ragazzina di sedici anni. Ero il giocattolino nuovo.

Mi allontanai da lui e poi lo guardai <Aspetta, io... non penso sia giusto> cominciavo a pensare che l'attaccamento morboso che provavo per Kai era dovuto al fatto di essere la loro Guardiana <E poi penso che non durerà, ti stancherai subito di me>.

<Hey, hey... devi smetterla di far andare quel cervello, che va fin troppo veloce. Ti stai facendo solo paranoie inutili. Non sono quel genere di persona> disse con tono rassicurante guardandomi negli occhi.

<Non lo so, io non voglio rimanerci troppo male, tutto qui> dissi guardando basso.

<Ora non piangere, però> mi prese in giro.

Gli lanciai un'occhiataccia <Non sto piangendo>.

<Ora riposa> mi accarezzò una guancia e poi si alzò dal letto.

Poi sentii il materasso sprofondare dall'altra parte, Kai si era disteso accanto a me.

<Io starò qui a controllare che non arrivi un altro novellino> mi fece l'occhiolino.

E come se non avessi dormito da ore ed ore mi addormentai appena chiusi gli occhi.

La Parte Migliore Della Vita (EXO~BTS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora