Capitolo 1

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Finalmente oggi è il gran giorno quello in cui mi trasferirò via da tutta questa merda. Ho passato un anno di inferno,tra quel testa di cazzo del mio ex e i miei genitori nessuno di loro accetta il fatto che io abbia una bambina la più bella di tutto il mondo. Lei si chiama Alessia ha i capelli rossi come il fuoco e gli occhi azzurri come il cielo, lei è la mia piccolina e non permetterò che nessuno me la porti via;  non ho più amici ne parenti e volete sapere il perché? Per colpa di uno sbaglio ma quello sbaglio è stato il migliore che avessi potuto fare . Guardo Alessia che sta giocando con una ciocca dei miei capelli mentre siamo in viaggio verso la nostra nuova casa. La gente mi giudica ma io me ne fotto loro non sanno quello che ho passato io in questo periodo e non lo augurerei a nessuno nemmeno al mio peggior nemico. Finalmente siamo arrivate. Prendo le valigie e sistemo Alessia nel passeggino poi scendo dal treno e mi avvio verso la mia nuova casa. Una volta arrivata davanti al grande cancello suono ma non risponde nessuno,molto probabilmente  saranno usciti a divertirsi, anche io prima di avere la mia piccola meraviglia ero sempre in giro e non stavo quasi mai a casa. Prendo le chiavi dalla borsa e apro il cancello ed  entro Alessia si è addormentata così cerco di fare meno rumore possibile varco la soglia di " casa" e butto le chiavi sul tavolino. Vedo una porta con su scritto il mio nome probabilmente è la mia stanza la apro e rimango sbalordita è una camera molto grande con un letto matrimoniale le pareti sono di un colore azzurro con dei piccoli fiorellini viola, le tende sono azzurre e viola ; in un angolo della stanza ci sono una montagna di cuscini colorati più in là vedo una finestra con un balcone decido di andare a dare un occhiata esco fuori e la vista è meravigliosa di vede la spiaggia è il mare , non sapevo ci fosse il mare penso tra me e me; all improvviso sento la porta d ingresso sbattere e il pianto di un bambino.
-Cazzo!! Alessia- dico correndo fuori dalla mia stanza e prendendola in braccio ma lei continua a piangere così comincio a cullarla finché  non si addormenterà fra le mie braccia, solo allora mi accorgo che un ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli neri mi sta fissando sbalordito. Per un po' nessuno dei due parla ma poi lui dice
- E tu chi saresti?- fa un sorrisetto
- la nuova coinquilina- rispondo seria poi mi volto e vado a mettere Alessia a letto. Quando torno lo trovo con una bottiglia di birra in mano e rimango a fissarlo.
- Ehi baby  non sbavare - Come è che mi ha chiamato!! Tutto ma quello stupido nomignolo no mi ricorda tanto quello stupido del mio ex.
- Ehi moro potresti evitare di chiamarmi BABY. E comunque non stavo sbavando-dico sottolineando la parole baby.
- Come mi hai chiamato scusa?-dice lui sgranando gli occhi si vede che è uno abituato ad avere tutte le donne ai suoi piedi ma con me non attacca, mi sono già fidata una volta di un uomo e non succederà più.
-moro che c è sei sordo per caso?-
- aggressiva la ragazza è?- dice facendomi un sorriso Oddio quanto è bello. Ma che cazzo sto dicendo?! Michela riprenditi. Sento gridare dal altra stanza e capisco che Alessia si è svegliata e credo che non abbia più voglia di dormire; così la vado a prendere e la portò in cucina . La guardo un po poi le chiedo,
-Ehi amore mio hai fame- dico con la voce più dolce del mondo dandogli un bacio sulla fronte.
-si sì fame fame- dice lei cominciando a battere le mani. Intanto il moro è ancora lì intento a fissarci come un ebete ma poi gli sento dire
- che carina che è tua sorella- quando sento quelle parole scoppio a ridere
- per quale cazzo di motivo ridi?- dice lui sembra incazzato.
- eiei moderiamo i termini c'è una bambina- dico io tornando seria.
-questa è casa mia perciò parlo come cazzo mi pare- dice lui tornando a fare lo stronzo.
-e poi non ai ancora risposto alla mia domanda-dice lui continuando.Non mi piace il modo in cui mi si è rivolto ma chi cazzo si crede di essere per parlarmi così?! appoggio Alessia per terra vado verso il moro gli strappò la bottiglia di birra tra le mani e gli e la rovescio in testa.
- Così la prossima volta ti ricorderai di non dire parolacce quando c'è una bambina - dico facendogli un sorriso da innocente. Poi vado verso Alessia che se la sta ridendo come una matta . La prendo in braccio mi volto verso il moro e faccio il sorriso più falso del mondo mente lui dice
-questa né la paghi- lo sento ribollire di rabbia ma non mi importa più di tanto. Passano un po' di minuti poi la porta si apre e vedo Alessia correre verso una figura molto familiare che la prende in braccio . Cazzo!! Tommaso.

Ho sbagliato e continuerò a sbagliareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora