Capitolo 6

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Michela
Vado diretta a casa, anche perché non saprei dove altro andate. Apro la porta di casa e per poco non mi viene un infarto; ci sono vestiti sparsi per tutto il salotto, il vaso di fiori che era sul tavolo adesso si trova sul pavimento , piano piano mi faccio spazio tra tutti i vetri sparsi per terra e vado in cucina che è messa ancora peggio del salotto c'è un liquido viola e appiccicoso sparso da per tutto persino sul soffitto. Sento degli schiamazzi provenire dalla camera di Tommaso e mi ci precipitò subito ,quando entro vedo Alessia con in mano un pennarello che sta pasticciando la faccia di Tommy che si è addormentato.
-Tommaso sveglia-dico scuotendolo
-mhm mamma ancora cinque minuti-dice girandosi dall'altra pare
-Tommaso muoviti! Alzati- ripeto un po più forte. E lui apre gli occhi appena mi vede si alza a sedere
-e tu cosa ci fai qui?- chiede
-ho avuto un litigio quindi sono tornata a casa-dico mentre lui si mette in piedi.
-già il primo giorno di scuola?-chiede ridendo
-tu sei l ultimo che può ridere.... Ma hai visto che casino che c'è di la?!-chiedo guardando prima lui e poi Alessia
- ehm ci siamo solo divertiti un po vero Alessia - dice prendendola in braccio e solo ora noto che sono tutti e due sporchi di succo di frutta e Alessia ha colorato tutto il muro della camera di Tommaso.
-sarà meglio che metti a posto prima che torni Valerio - dico,quando parlo così sembro proprio mia madre
-certo mammina - dice lui dandomi un bacio sulla guancia e uscendo dalla stanza . Guardo Alessia sul letto che mi guarda e sorride
-e tu cosa sorridi ?-chiedo
-mamma - dice venendo verso di me
-vieni qui piccola peste- dico prendendola in braccio , come farei senza di lei .
-facciamo così adesso ci cambiamo e poi andiamo a fare una passeggiata in spiaggia- dico facendole il solletico sulla pancia, dio quanto adoro la sua risata, è il suono più bello che abbia mai sentito.
-si mamma mare- dice lei battendo le mani. Usciamo dalla camera di Tommaso e ci precipitiamo dentro il bagno. Dieci minuti dopo siamo pronte. Quando usciamo dal bagno vedo Valerio che sta aiutando Tommaso.
-io e Alessia andiamo al mare !-dico rivolgendomi a loro . Con un cenno della mano li saluto poi esco. La spiaggia è vicinissima a casa nostra. Mentre Alessia gioca con la sabbia io mi spoglio e distendo gli asciugamani poi le metto la crema solare.
-Ehi piccola andiamo a fare il bagno?- le chiedo lei si alza dal asciugamano ma appena il suo piedino tocca la sabbia si mette a piangere
-mamma-dice e due lacrime le bagnano il viso.
-amore non è successo niente andiamo a fare il bagno ti prende il braccio la mamma?-dico cercando di tranquillizzarla lei annuisce , la prendo il braccio e ci avviamo verso l acqua effettivamente la sabbia scotta. Entriamo in acqua che per essere settembre e calda e cominciamo a nuotare o meglio dire io tengo in braccio Alessia e lei muove braccia e piedi come una matta. Dopo un po usciamo asciugo la mia bimba e poi la metto sotto l ombrellone perché il sole a questore scotta io mi distendo sopra l asciugamano a prendere il sole . La mia tranquillità viene interrotta da qualcosa di bagnato che mi arriva sulla schiena. Mi metto a sedere e guardò Alessia che dorme sotto l ombrellone, mi volto nella direzione in cui mi è arrivato l oggetto e noto che è un pallone da pallavolo. In lontananza vedo un ragazzo venirmi in contro è un bel ragazzo biondo con un fisico niente male.
-scusa non abbiamo fatto a posta- dice lui scusandosi con me
-tranquillo non fa niente- gli dico passandogli la palla
-comunque io mi chiamo Francesco-dice lui porgendomi la mano
-Molto piacere Francesco io sono Michela -dico stringendogli la mano.
-sei nuova? Non ti ho mai visto da queste parti- dice lui facendomi un sorriso
- sono arrivata ieri- dico ricambiando il sorriso.
-vuoi giocare con noi?-chiede indicando un gruppo di ragazzi che stanno chiacchierando.
-no mi dispiace devo stare con lei- rispondo indicando Alessia.
- va bene non importa sarà per in altra volta. - dice allontanandosi
-Ah è in altra cosa ....-
-dimmi-
-è una bambina bellissima ha preso tutto dalla madre-dice poi lo vedo correre dai suoi amici . Ma come ha fatto ha capire che è mia figlia? E mi dispiace per lui ma Alessia non mi assomiglia per niente io ho i capelli neri e gli occhi marroni; purtroppo in aspetto ha preso tutto dal padre ma rimane sempre la bambina più bella della terra. Sono passate due ore da quando siamo arrivate in spiaggia e Alessia dorme ancora come un sasso. Piego gli asciugamani poi la prendo in braccio e mi avvio verso casa. Quando entro si sentono delle voci provenire dal salotto entro ed esso ha decisamente un aspetto migliore di stamattina . Sul divano ci sono Tommaso , Valerio e dei loro amici che stanno giocando con la playstation ma appena mi vedono iniziano tutti a fissarmi compreso Valerio così decido di usare una battuta che ha usato lui ieri con me,
-Ehi moro non sbavare- dico e i suoi amici scoppiano a ridere. Sento Alessia muoversi sulla mia spalla si sta svegliando.
-ciao piccola - dico mettendomi a sedere su una sedia
-quella è tua figlia? -chiede un ragazzo moro
-ehm si-
-complimenti è bellissima peccato che è piccola altrimenti me la farei- dice guadagnandosi un occhiataccia da Tommaso è uno schiaffo in testa da Valerio.
-Ehi amico mi hai fatto male! - esclama il ragazzo
-così impari a parlare così della mia nipotina- dice Tommaso facendo un sorriso ad Alessia.
- però è vero è una bella bambina - si difende lui.
- zio Tommy- dice Alessia
- si amore mio vieni dallo zio- dice Tommaso mettendosela a sedere sulle ginocchia,
- Tommaso ti prego non parlare più in quella maniera- dice un ragazzo biondo e gli altri scoppiano a ridere.
- posso sapere con chi hai litigato a scuola?- chiede di punto i bianco Tommaso. Improvvisamente cala il silenzio .
- Michela dimmelo- mi incita lui.
- ok te lo dico ma non arrabbiarti.- lui annuisce
- con Edoardo- dico guardandolo
- e come mai conosci Edoardo ?- chiede lui alzando un sopracciglio. Di nuovo silenzio
- ecco lui... Lui è... Il padre della bambina- dico balbettando. Vedo Tommaso prendere Alessia e metterla sulle gambe di Valerio poi si alza e corre fuori facendo sbattere la porta.
Questa faccenda non finirà bene.

Ho sbagliato e continuerò a sbagliareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora