Capitolo 25

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La madre di Edoardo appoggia il vassoio sulla scrivania, uscendo nota Alessia che è intenta a giocare con dei calzini trovati in un cassetto; anzi che Edoardo i preservativi li tiene nelle tasche dei jeans .
- Oddio quanto è bella questa bambina!- esclama avvicinandosi ad Alessia. Accenno un sorriso perché non ho la più pallida idea di cosa dire.
- non sapevo che avessi una sorellina Valerio - si rivolge a me continuando però a tenere lo sguardo fisso su Alessia.
- infatti non è mia sorella - mi giustifico alzando le mani, mi osserva confusa, molto probabilmente si starà chiedendo da dove viene la bambina.
- ed allora chi è questa bambina?- io ed Edoardo ci lanciamo occhiate, incerti sul da farsi.
- voglio una risposta e la voglio subito!- si sta irritando ma non le do tutti i torti.
- vuoi che glielo dica io?- chiedo ad Edoardo che lentamente scuote la testa.
- no. È giusto che sia io a dirglielo - annuisco restando in silenzio, sua madre ci guarda sempre più confusa;
- non l'avrete mica rapita?- esclama , io e suo figlio ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
- no mamma non l'abbiamo rapita tranquilla- la donna fa un sospiro di sollievo ma poi continua:
- non mi avete ancora dato una risposta chi è questa bimba?- Edoardo mi guarda ed io annuisco per rassicurarlo.
- ehm... Vedi... Quella bambina ... È mia figlia- sputa fuori la verità, e secondo me è la cosa migliore. La donna difronte a noi spalanca gli occhi  quelle parole sembrano averla colpita profondamente , la vedo sbiancare e prima che possa svenire davanti ai nostri occhi le porgo una sedia invitandola a sedersi, la donna osserva attentamente la bambina, che ignara di tutto ciò continua a giocare con gli oggetti trovati poco prima, poi sposta le
sguardo su suo figlio, la somiglianza si nota e non poco , hanno gli stessi occhi e gli stessi capelli, per non parlare poi di alcuni modi di fare.
- stai scherzando vero?!- la donna sembra essersi rianimata
- no mamma. Non sto scherzando!-
- ma quando è successo tutto ciò ?- chiede incredula la madre , mi sono tirato fuori dalla conversazione. Edoardo sospira poi inizia a parlare:
- ti ricordi che quasi tre anni fa andai in campeggio?- la madre lo guardò non capendo
-lì ho conosciuto una ragazza, all'ora ero un coglione me la portai a letto per divertimento e beh.... Questo è il risultato - concluse abbassando lo sguardo, si vergognava per quello che aveva fatto è forse faceva anche bene. Il volto di sua madre era pieno di emozioni, ma stava in silenzio e dalle mie esperienze ho imparato che il silenzio è la peggior arma che può usare una donna.
- ti prego dì qualcosa- Edoardo guarda sua madre implorante , se Michela viene a sapere di questa cosa sono un uomo morto.
- sei un coglione, davvero, ma cos'è si fa ad andare con una ragazza solo per divertimento?!, e per di più sei riuscito pure a metterla incinta! Complimenti Edoardo davvero, è due anni che sei padre e te ne sbatti altamente i coglioni, beh ma come dice il proverbio: tale padre tale figlio, speriamo almeno che lei abbia preso dalla madre!- urla la donna con tutto il fiato che ha in corpo.
- avrai anche diciannove anni ma ti comporti come un bambino, quindi per farti maturare da oggi fa conto che abiti da solo , io non alzerò più nemmeno un dito!- detto questo venne versi di noi  e prese Alessia e mi chiese se poteva portarla in cucina , io annuii e le passai lo zaino contenete i vestiti della bambina
- se riesci a vestirla- prese lo zaino poi tutt'e due uscirono dalla stanza.
- non l ha presa male dai!- scherzai io , lui mi guardò male poi sospirò.
- si dai, mi ha solo dato del coglione , e in più dovrò imparare a cucinare-
- puoi sempre venire a mangiare a casa nostra!- cercai di risollevargli il morale ultimamente il muro che avevo tirato su stava cominciando a crollare.
- no. Se Michela venisse a sapere questa cosa sarei morto!-
-saremo- lo correggo.
- lei non sa che io sono qui con la bambina!-
- però nonostante tutto è sempre mia figlia , posso vederla ogni tanto no?-
-non iniziare ne abbiamo già parlato , però puoi provare a chiederglielo- mi guarda strano. Guardo l orologio appeso alla parete sono le 16:30,
- visto che io non ho messo incinta nessuna pensi che se vado giù tua madre me lo fa un panino? Mi fulmina con lo sguardo .
- vaffanculo!- sbotta alzandosi dal letto, ridacchiò divertito poi usciamo dalla stanza. In cucina ci sono la madre di Edoardo ed Alessia, la prima sta cucinando , invece Alessia sta mangiando qualcosa ha la faccia tutta sporca di cioccolato.
- come sei riuscita a vestirla?- esclamo entrando nella stanza , si volta per guardarmi.
-facile, ricordati che sono pur sempre una mamma- un sorriso le spunta sul volto.
- tu non saresti un bravo genitore, porteresti tua figlia in giro mezza nuda!- ridacchia divertita, so che sta scherzando; non posso fare s meno di ridere anche io perché in realtà non ha tutti i torti e non sarei un granché come padre.
- valerio posso chiederti una cosa?- chiede tornando improvvisamente seria.
- certo dimmi pure!-
- mi piacerebbe conoscere la madre della piccola!- mi assale il panico, come faccio a dirgli che non può? Sembra capirlo perché poi afferma
- sono pur sempre sua nonna, se lo avessi saputo prima sicuramente me ne sarei preoccupata- dalla sua espressione capisco che vuole veramente parlare con lei.
-vedrò cosa posso fare!-.

Ho sbagliato e continuerò a sbagliareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora