Capitolo 9

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Qualcosa che si muove interrompe il mio bellissimo sogno. A malavoglia apro gli occhi e mi ritrovo davanti una bambina bellissima seduta sopra il mio stomaco che sorride
-mamma!- il suo sorriso si allarga ancora di più
- ciao piccolina- gli dico lasciandogli un piccolo bacio sulla punta del naso . Guardo l orologio attaccato alla parete ;
Cazzo quanto è tardi, perché nessuno mi ha svegliato? Prendo Alessia e la appoggio delicatamente sul letto poi velocemente mi alzo facendo alzare anche lei. In cucina c'è il deserto non si sente nemmeno un voce,
Magari sono già usciti. Appoggio la mia bambina sul seggiolino e mi metto a preparare la colazione, tanto ormai a scuola dovrò entrare alla terza ora. Improvvisamente una porta si apre e ne esce un Valerio a torso nudo con i capelli ancora scompigliati . Viene verso di noi e fa un sorriso guardando Alessia che sta bevendo il latte.
-buongiorno-saluta dandomi un bacio sulla guancia, il malumore di ieri sera deve essergli passato .
-giorno , come mai neanche tu sei andato a scuola?-chiedo se entra più tardi potrebbe darmi un passaggio.
-oggi entriamo alla terza ora , perché c'è sciopero, vieni con me?- chiede andando verso il frigorifero per poi prendere una mela.
-Boh,non so a chi lasciare Alessia- invento la prima cosa che mi viene in mente.
- c'è Tommaso , è uscito ma dovrebbe tornare prima delle dieci- sorride , che bel sorriso . Ripensando al casino che c'era ieri quando sono tornata a casa mi spunta un sorriso
- si. Così oggi finiscono di distruggere per bene la nostra casetta- dico ironica lui scoppia a ridere.
-dai Michela non era messa poi così male-
-perché tu non c eri quando sono arrivata io - Alessia ci osserva interessata. Si sente un rumore di una porta che sbatte, poi appare Tommaso
-Ehy bei addormentati ce l'avete fatta ad alzarvi- ci prende in giro
-ha ha ha molto divertente!- mi lamento io
-fenomeno, devi tenere Alessia perché noi andiamo a scuola- continua Valerio
-come mi hai chiamato scusa?- Tommaso fa una finta faccia disgustata facendo sì che io e Alessia scoppiamo a ridere.
-fenomeno -ripete il moro
-e sentiamo, perché sarei un fenomeno?-Tommaso incrocia le braccia al petto con fare di sfida.
-perché sei riuscito a far distruggere la casa ad una bambina di due anni- dice facendogli l'applauso.
-oggi quando torniamo a casa la voglio trovare come l ho lasciata-mi intrometto io
-altrimenti la prossima volta Alessia viene con me- continuo, lui fa sporgere il labbro inferiore poi si piega verso Alessia , le sussurra qualcosa al orecchio e lei comincia a ridere.
-andiamoci a vestire che sennò facciamo tardi- dico prendendo Alessia in braccio ed andando verso la mia camera. Quando siamo entrambe pronte aspettiamo i due maschietti.
-mi raccomando non rompete nulla e  Alessia, tieni d'occhio lo zio- lei mi fa un sorriso.
-tuttalpiù è il contrario-ribatte lui.
-sono pienamente convinto che sarebbe molto meglio lasciare la casa nelle mani della piccola che in quelle di Tommaso- scherza Valerio, stamattina si deve essere alzato dalla parte giusta del letto.
-andate a scuola prima che vi prenda a schiaffi- conclude Tommaso incitandoci ad uscire , noi soffochiamo una risata.
-mi dai un bacino amore mio?- chiedo ad Alessia , lei annuisce, poi scende dalle braccia dello zio per venire a darmi un bacio. Saliamo in macchina e partiamo, la radio trasmette la mia canzone preferita , one more night dei maroon 5, ed istintivamente alzo il volume della musica. La macchina diventa come una discoteca , ma a Valerio non sembra dare fastidio. Parcheggiamo davanti a scuola; se penso che dovrò rivedere quel coglione di Edoardo mi assale l istinto omicida
-hai intenzione di scendere oppure devo chiedere alla prof di venire a farti lezione qui?- le voce del moro mi interrompe dai miei pensieri. Scendo facendo sbattere lo sportello , mi blocco perché non so dove andare.
- Michela vieni con me andiamo dai ragazzi.- dice aspettandomi, velocemente lo raggiungo. Camminiamo fino ad arrivare ad una panchina dove ci sono i ragazzi più Jessica , ci mancava solo lei.
- ciao vale!- lo saluta , con un abbraccio che lui non ricambia
-ciao Michela- mi salutano in coro i ragazzi, oggi c'è anche Francesco.
-ciao ragazzi- do un bacio sulla guancia a tutti, tranne che a Jessica.
- dove hai lasciato la piccola Alessia ?- mi chiese Mattia
-Non lo so dove è lo dovresti chiedere a Gianni ieri sera é andata a casa con lui-dico io ironica facendoli ridere
- la prossima volta la porto casa con me veramente-risponde lui
-se ci viene. Almeno per una notte potrò dormire - continuo io , anche se è una bugia.
-io non dormirei tanto tranquillo sapendo che mia figlia è nelle mani di Gianni - interviene Valerio ,intanto Jessica che è attaccata al braccio di Valerio come una cozza , ci guarda disgustata.
- vorrei vedere te alle prese con una bambina- ribatte Gianni.
-sicuramente sono meglio io di te e di Tommaso- scoppio a ridere speriamo che almeno oggi non facciano casini.
-che c'entra Tommaso ? Non la avrai lasciata a lui vero?- chiede Francesco
- per forza io dovevo venire a scuola e l'unico a cui lasciarla era lui, anche se dopo quello che hanno combinato ieri mattina non mi fidavo molto- sul voto del moro a quelle parole nasce un sorriso. La campanella suonò e fummo costretti ad entrare in classe , salutai i ragazzi al entrata e mi avviai verso la mia classe. Fortunatamente non era ancora entrato nessuno così mi accomodai in un posto nel ultima fila, intanto la classe cominciava a riempirsi.
-è libero?- mi chiese una ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi , proprio una bella ragazza.
-certo siediti pure- le risposi io nel tono più gentile possibile.
-io sono Emma - disse lei porgendomi la mano
- Michela - le feci un sorriso a trentadue denti.
- ti va di conoscerci? Sai non ho molte amiche- il suo viso diventò improvvisamente triste.
- certo raccontami un po' te?- la incitai io ero felicissima al idea di farmi una amica, non ne avevo una da un po'.
- mi chiamo Emma ho due sorelle minori e un fratello maggiore, non ho molte amiche perché ho un carattere molto difficile , mi affeziono molto facilmente alle persone- dice non posso fare a meno di sorriderle sembra una ragazza molto simpatica e non capisco perché non abbia amiche.
- e tu invece?- mi chiede lei con una espressione curiosa.
- io mi chiamo Michela, abito con mio fratello maggiore e il suo coinquilino , neanche io ho amici a parte quelli di mio fratello Tommaso. Ah dimenticavo ho una figlia- l'ultima cosa la dico in modo ironico come fosse la cosa meno importante di tutte na in realtà lei è la cosa a cui tengo di più al mondo. La mia nuova amica rimane a bocca aperta. Ecco un altra persona che scappa da me, hanno tutti questa reazione appena vengono a sapere che ho una bambina si allontanano tutti perché pensano che li porterei sulla cattiva strada. Ho imparato a fregarmene se le persone non vogliono la mia compagnia problemi loro.
- Mi farai conoscere tua figlia vero? Io adoro i bambini- fa un enorme sorriso guardandomi con occhi imploranti. Questa non era la reazione che mi aspettavo da parte sua.
- Certo che te la farò conoscere si chiama Alessia ed ha i capelli rossi come i tuoi- ricambio il suo sorriso.
- Ti va se oggi pomeriggio andiamo a fare una passeggiata? - mi chiede lei
- certo questo è il mio indirizzo - le dico passandole un pezzo di carta con su scritto dove abito
- perfetto passo a prenderti così ti faccio vedere la città -
- si è poi possiamo andare a casa mia tanto a Tommaso e a Valerio non darà fastidio.- lei annuisce poi vedo che si blocca e spalanca la bocca
- Emma stai bene?- le chiedo
-aspetta ma tu sei la sorella di Tommaso Taylor ?- mi chiede lei con un sorriso sulle labbra
- si lui è mio fratello e Valerio è il suo coinquilino-
- sai che tuo fratello e io suoi amici sono i più fighi della scuola- in quel momento scoppio a ridere , mi immagino mio fratello a fare il figo nel corridoio della scuola.
- perché ridi? Io pagherei oro purché lui o Edoardo mi parlassero- dice lei continuando a sorridere. A quel nome mi viene un conato di vomito , che schifo non lo voglio più sentir nominare, ma purtroppo lui è il migliore amico di Tommaso.
- vorrà dire che senza pagare oro oggi ti farò conoscere mio fratello-
- grazieee!!!- comincia ad urlare abbracciandomi e facendo attirare l attenzione su di noi.
- mi farai conoscere anche Edoardo?- chiede lei in tono implorante . Di nuovo il suo nome.
- beh ecco... Io e lui non siamo in buoni rapporti- spiego io ad Emma
- perché ?- chiede la mia amica curiosa, non sono sicura che dovrei dirgli la verità . Ma tra amiche bisogna essere sincera quindi....
- beh vedi.... Edoardo... È il padre della mia bambina- le Spiego molto calmamente , lei rimane a bocca aperta per l'ennesima volta
- quindi non solo sei la sorella del più figo della scuola , ma sei andata anche a letto con il suo migliore amico e ci hai fatto anche una bambina?- chiede lei scioccata.
- è stato un errore , il più bello che avessi potuto fare. Ma lui non ne vuole sapere quindi ieri si è arrabbiato quando mi ha visto- quelle parole escono dalla mia bocca stozzate . Sta per aggiunger qualcosa ma la professoressa entra in classe.

Ho sbagliato e continuerò a sbagliareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora