"Lia!!"urlava Chris a squarciagola mentre la sua voce forte e decisa si disperdeva per la casa immensa.
Le pareti polverose e le scricchiolanti assi di legno minacciavano di voler cedere ad ogni nostro passo o tocco.Tutto intorno a noi aveva un'alone sinistro,un'aurea spettrale che mi trapassava lo stomaco .
Controllavo sempre dietro ,davanti a destra a sinistra per vedere se eravamo spiati o seguiti ,ma niente ,solo le mie paranoie ,anche se dentro di me sentivo che due occhi celati dell'ombra scrutavano ogni nostro movimento .Il mobilio della casa era vasto e pregiato con rifiniture in oro e quadri maestosi alle pareti che ci guardavano con gli occhietti piccoli nelle loro cornici dorate.
Eravamo appena entrati nel vasto salone, e controllato ogni buco e fenditura, ma nulla. Lia,i suoi boccoli d'oro e i gli occhi azzurri mi mancavano ogni ora che passava e che non l'avevano ancora trovata ,avevo paura,anche perché mi ci pensavo più una domanda continuava a frullarmi petulante e imperterrita nella mente,perché proprio qui?una bambina di otto anni non va a nascondersi in una vecchia casa polverosa e per di più nota per essere infestata,per di più non era una cosa che Lia avrebbe fatto di solito.Ad un certo punto ci dividemmo per aver più possibilità di riuscita dato che in dieci minuti avevamo perlustrato solo il salotto,quel vicolo di stanze e stanzette che testimoniava lo splendore di un tempo,rendendola un intrico quasi labirintico.
"Ragazzi!!"urlò Ben con la voce così spezzata e terrorizzata che pensai fosse successa una tragedia,che da un momento all'altro avremmo visto Lia stesa per terra e che so una pozza di sangue che si spandeva sotto di lei .Ci dirigemmo tutti verso Ben in un piccolo salottino con il camino attiguo al salotto. Qundo arrivai mi sentii morire.
Pochi centimetri sopra al camino, spento da secoli ,appena stampate e lucide: otto foto ci guardavano sorridendo.
Io,Chris,Jay,Ben,Dylan,David,Marlene e Ayla eravamo i soggetti, ridevamo,eravamo felici tutti ritratti nelle occasioni più disparate ma con lo stesso sorriso sul volto c'è sembrava quasi copiato e incollato su ogni singola foto.
Vorrei ritornare al momento in cui furono scattate quelle fotografie per potermi infilare lì dentro e sparire per sempre.Nom dovevamo entrare,dovevo seguire sin dall'inizio quella piccola vocina nella mia testa che mi sussurrava che qualcosa di brutto sarebbe accaduto,che qualcuno sapeva che saremmo giunti qui e aveva usato Lia come esca.
"Ragazzi state calmi, non è nulla di preoccupante,andrà tutto bene. Hai capito D..."Chris non finì di pronunciare queste parole che Dylan si accasciò lentamente a terra.
Respirava a fatica e teneva la testa bassa infilata tra le ginocchia mentre tremava e ansimava diventando sempre più pallido .Tutti ci accovacciammo introno a lui ,Jay gli prese la testa tra le mani e lo costrinse a guardarlo, "Ehi D,respira .Staremo bene , vedrai che è solo lo scherzo di qualche stronzetto invidioso",Jay col suo carattere scapestrato e tenace nei momenti di difficoltà si dimostrava davvero utilissimo e riusciva sempre a fare la cosa giusta.
Dylan soffriva d'asma ma se ne vergognava tantissimo dato che era uno dei ragazzi più richiesti della scuola con i suoi occhioni neri e i capelli scuri,ma anche perché era fatto così,ma fare finta di stare bene non lo avrebbe aiutato anzi avrebbe peggiorato ancora di più la situazione ma noi cercavamo di aiutarlo ogni giorno e Jay sopratutto ci metteva tutto se stesso.
"Amico ce l'hai?"chiese David alludendo all'inalatore, di cui tutti quelli che soffrono d'asma dovrebbero essere provvisti.Ero preoccupata e avevo paura ,più di quanta ne abbia mai avuta in vita mia ,mentre dentro di me c'era un vorticoso mix di emozioni che stentava a terminare.Ancora quel presentimento,quella vocina che si faceva strada nella mia testa che mi urlava insistentemente che qualcosa si brutto sarebbe accaduto da qui a poco.
Jay cercò nelle tasche di Dylan con tanta foga che avrebbe potuto togliergli i pantaloni, si arrabbiava sempre con Dylan quando faceva queste cose per vergogna,come tutti noi d'altro canto .Miracolosamente mentre frugava nell'ultima tasca lo trovó e sorrise.
"Grazie zio Lucas"disse guardano Dylan che aveva socchiuso gli occhi e cercava di respirare;per fortuna mio zio (il padre di Dylan)metteva sempre un'inalatore in più nelle tasche di Dylan conoscendolo ,e ora c'era stato di grande aiuto "Apri la bocca amico" gli chiese Jay rincuorato e anche tutti noi tirammo un sospiro di sollievo.
Dylan però non dava segni di volerlo fare per qualche strano motivo,ma doveva
i suoi polmoni si alzavano e abbassavano irregolarmente e noi non potevamo permetterci di fargli succedere qualcosa per colpa del suo orgoglio ,era il nostro migliore amico dopotutto .Jay si mise supino e guardò Dylan dritto negli occhi con una calma indescrivibile .La sua voce uscì meno cristallina però ,"D,o apri questa cazzo di bocca o te lo faccio ingoiare io a suon di calci in culo ,decidi tu",Dylan fece un mezzo sorriso istintivamente e aprì la bocca.Dopo due o tre aspirate Dylan si rimise in piedi ,con tutti e due i polmoni funzionanti ."Grazie amico"disse sorridendo ,anche Jay rise e tutti noi lo imitammo.
C'eravamo completamente scordati 'l'inquietante scoperta di poco fa."Allora secondo voi è uno scherzo?"chiese Dylan appoggiandosi al muro logoro."Di cattivo gusto ma si ,cosa vuoi che sia se no"rispose David,anche se vedevo la paura nei suoi occhi ogni volta che il suo sguardo incrociava le foto, e lui non aveva mai paura,anzi penso non conoscesse nemmeno il significato della parola stessa."Non ci succederà niente vedrete"cercai di rassicurarli ma in quel momento la luce si spense.Ay cacciò un' urlo così forte che lo sentii rimbombare nelle orecchie.
Quando tornò la luce ci ritrovammo tutti abbracciati gli uni agli altri,ma non era questa l'unica novità.Una risata lambì il silenzio.Tutti sgranarono gli occhi e stavolta lasciai che la paura prese il possesso di me.Rimannemmo tutti fermi ,immobili,avevamo troppo terrore per spiccicar parola o fare un movimento lento o veloce e improvvisamente ebbi 'l'orrendo presentimento che non sarebbe stato così facile uscire di qui.
"Buongiorno ragazzi"ci disse una voce .Era amplificata e rimbombava per tutta la casa.Non riuscii a riconoscerla ,era alterata e aliena per me ."Ve la state passando bene?",c'era un tono così ironico nella sua voce che mi sentii morire ,non mi piaceva per ninete."Chi sei?"ebbe il coraggio Chris."Il vostro peggio incubo"ripose la voce sprezzante uccidendomi parola dopo parola .
Tutti cercavamo in vano di mantenere la calma ma eravamo terrorizzati .
"otto amici qui vi entrar
Paura non ne avan
Quando invece la dovevan temer
Nessuno ,la luce del sol più vedrà
e nella casa marciran "Le parole canticchiare come una filastrocca per bambini ci trapassarono le orecchie, e non capii più nulla. Tutti si guardavano intorno cercando la fonte del rumore ,ma ninete.Ora era una certezza ,non ne saremmo usciti vivi.
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THE HOUSE(in revisione)
HorrorRumharville è conosciuta per essere la più ricca cittadina dello stato di New York.Soleggiata e sempre perfetta sembra il posto ideale dove vivere.Solo una cosa stona in tutta quella bellezza:la casa .Disabitata da anni e pericolante semina paura tr...