Il dolore (parte2)

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L'oscurità mi avvolgeva.Feci un passo...un rumore forte mi fece accapponare la pelle.Era familiare.Camminai ancora alla ceca mentre i miei occhi piano piano si abituavano all'oscurità e giunsi in una piccola stanzina dove il rumore si amplificò al massimo ed io riuscii a distinguerne la fonte:la lama di un coltello che veniva affilata.Sentii il mio stomaco contorcersi e ardere di paura ,i miei piedi ancorati a terra immobili

Il rumore però non voleva smettere anzi diventava sempre più forte ,non lo potevo sopportare .Così mi feci forza e cercai a tastoni la luce:La accesi. Davanti a me c'era lui con la sua maschera dalle false lacrime di sangue e il coltello sporco in mano.Mi fissava mente io ora ero completamente paralizzata ,di pietra come una statua .Guardai ai suoi piedi e vidi cinque corpi sparsi sul pavimento che mi guardavano.Urlai mentre un dolore così forte da spezzarmi in due  si riversava su di me

Mi svegliai gridando  in preda  al panico.Due mani si posarono su di me e mi strinsero forte."Ehi Kay è tutto passato va tutto bene è stato solo un sogno"alzai lo sguardo e vidi i due occhi azzurri e rassicuranti di mio fratello Brian.Brian aveva 19 anni e andava  al college ,perciò non lo vedevo spesso e mi mancava tanto ,ero contenta che lui fosse qui anche se di certo non avrei mai pensato in un momento del genere .Le sue braccia forti mi strinsero ancora di più ,da una decina di giorni a questa parte finalmente ero al sicuro ."Che è successo?"gli chiesi mentre lui mi asciugava le lacrime che mi rigavano il volto."Ti hanno trovata priva di sensi vicino a delle ambulanze ,avevi  perso molto sangue e sei rimasta inconscia per tre giorni",strabuzzai gli occhi ;i giorni era passati così come se niente fosse ma tutto era cambiato ,niente  sarebbe stato mai come prima."Gli zii sono dovuti andare all'obitorio per riconoscere effettivamente i cadaveri  e la polizia sta iniziando ad indagare.Wraight mi ha detto che appena saresti stata meglio ti avrebbe aggiornato sulle indagini ,ha pensato fosse giusto ,insomma dopo tutto quello che è successo...E poi vuole che tu,Chris e Lia raccontaste tutto quello che è successo ,siete testimoni"

Per un attimo nella mia mente si aprì uno spiraglio di luce."Chris!!Chris ,Lia stanno bene vero ti prego ,non potrei...","Si sorellina"mi interruppe mo fratello guardandomi negli occhi con uno sguardo così intenso da ammutolirmi ,"Stanno bene"forse quella fu una delle frasi più belle della mia vita

"Riguardo alle testimonianze ,non devi se non vuoi ..."Brian sapeva benissimo quanto mi avrebbe fatto male rivivere ogni momento di quella vicenda ma una parte di me voleva farlo ,perché la verità era l'unico modo per vivere in pace e per andare avanti ."Si Brian andrò"

Passai un'altra ora con Brian a parlare e aggiornarci su quello che era successo mentre noi eravamo "via",mi mancava la solita routine,i soliti discorsi che facevamo ogni sera al telefono:la normalità.Ognuno di noi cerca sempre qualcosa che smuova la propria vita che la tiri fuori dalla routine ,ma ogni volta che succede il nostro unico desiderio è che le cose ritornino di nuovo come prima

Dopo che tutte le carte furono firmate finalmente mi rimisero .Anche se lottai con tutte le mie forze mi fu promesso che avrei potuto vedere Chris e Lia solo dopo pranzo ,mentre i miei genitori mi avrebbero raggiunto dopo la deposizione ,anche loro avevano delle faccende da sbrigare con la polizia

Arrivammo alla centrale dopo massimo venti minuti di macchina anche se a me erano sembrati anni ,dopo la casa il tempo scorreva incredibilmente lento ,ogni secondo ogni attimo ,di colpo era diventato importante.Un poliziotto dal viso allegro mi condusse davanti alla porta dell'ufficio dello sceriffo.Feci un gran respiro ed entrati ,il cuore che batteva forte e le gambe che tremavano.

Seduto dietro la grande scrivania ingombra di oggetti Wreigth mi fissava apprensivo ,ci conosceva tutti da anni e piangeva anche lui per tutto quello che era successo anche se era lo sceriffo e doveva rimanere fermo e deciso ,non poteva permettersi di crollare e nemmeno io.Mi guardai intorno e scorsi mio zio Michael seduto su una poltrona con il viso tra le mani ,sembrava invecchiato di dieci anni ,non era più lui

Vicino a lui zio Marcus,zio Erick,zio Lucas,zio Mark, il padre di Ay ,e zio Ethan ,il padre di Ben ,erano seduti su un divanetto di pelle consunta."Kay..."sussurrò zio Lucas venendo verso di me e abbracciamomi seguito da tutti gli altri .Sui loro volti per la prima volta in quella giornata si aprirono le ombre di qualche sorriso ."Allora Kayla,stiamo cecando di ricostruire quello che è successo ,ma purtroppo..."interruppi lo sceriffo a mezza frase ,sapevo quello che dovevo fare."Certo sceriffo,le racconterò tutto"dissi decisa anche se la voce mi tremava .Mi volsi a guardare i miei zii e feci un mezzo sorriso ,lo dovevo fare ,per loro.Presi un altro gran respiro e cominciai a raccontare mentre dentro di me continuavo a ripetere come un mantra"Devi essere forte Kay,devi essere forte per loro"

THE HOUSE(in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora