CAPITOLO 4-Il manuale del perfetto becchino

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Provammo a forzare tutte le finestre e qualsiasi porta o via d'uscita disponibile,ma nessuna cedette.C'era qualcuno qui ,qualcuno che di certo non ci voleva bene e che ci avrebbe ucciso se non fossimo scappati via di lì subito.

Cercammo invano una via di fuga dalle finestre ,chiuse da massicce sbarre di ferro;tutte le uscite erano bloccate inevitabilmente ,eravamo come dentro un enorme prigione ,una prigione mortale.Non avevamo via di scampo.

Dopo il decimo tentavo di aprire la porta principale Chris diede un calcio poderoso ad un mobiletto di marmo,imprecó e si lasciò  cadere a terra con un tonfo."È la fine"disse,gli occhi azzurri sbarrati e il viso segnato dalla paura.

"Sentite ora basta.Se quel pazzo maniaco vorrà ucciderci lo farà senza scrupoli,forse ci sta osservando in questo momento!ma noi siamo più forti ,noi ci difenderemo"esclamai con fare solenne.Non avevo intenzione di morire senza aver fatto nulla per impedirlo.Le mie parole smossero tutti che si diedero subito da fare.Mar,Ay,e io cercammo delle provviste esaminando la cucina e scovammo un frigo impolverato colmo di viveri,segno che tutto questo era stato programmato.Più ci pensavo e più non riuscivo a fare a meno di chiedermi il perché .Eravamo una banda di sedicenni indifesi,cosa mai avremmo fatto ,perché quel pazzo ci voleva morti !?non riuscivo a non chiedermelo, anche se forse non lo saprò mai .

Jay e Dylan illuminarono il salotto accendendo qualche candela e fiammifero mentre Ben e David cercavano delle coperte per riscaldarci dato che le flebili luci non risucivano nell'impresa.Alle 8:00 in punto eravamo tutti riuniti intorno al fuoco.Non sapevamo cosa fare ,eravamo sicuri che al calar del sole sarebbe successo qualcosa .Ci fissavamo e aspettavamo ,era snervante."Lo so che è stupido ma vi va se giochiamo a vorrei"propose Ben pulendosi gli occhiali sulla maglietta blu.

Aveva degli occhi stupendi ,di un azzurro così chiaro da far invidia al più limpido degli oceani ,mi sarebbero mancati .Non davo per scontato che saremmo morti certo,però non avevo neanche la certezza che saremmo sopravvissuti ,anzi non avevo più certezza di niente.Il gioco del vorrei l'avevamo inventato da piccoli quando avevamo tanti sogni e speranze sull'avvenire .Si tratta di dire cosa vorremo fare da grandi,e rivelare i nostri desideri più profondi, .Tutti noi annuimmo,era un 'ottima idea,almeno per un attimo non avremmo alzato a cosa stava accadendo intorno a noi ."Vorrei ....quando sarò grande diventare un attore .Avete presente quei fighi di Hollywood che vengono pagati facendo qualcosa che amano e tutti li ammirano e cose del genere.ecco è quello che vorrei essere da grande soprattutto dopo aver scoperto quant'è bello"disse Jay,la voce gli tremava e ed era più nervoso di quanto non lo fosse mai stato in vita sua . Qualche mese fa Jay era stato ingaggiato per una famosa serie TV e aveva conquistato col suo fascino tutte le telespettatrici ."Poi vorrei fare una confessione ad una persona che è in questa stanza,una cosa che volevo fare da tempo...",un frastuono mostruoso fece terminare il discorso di Jay e ci geló il sangue .

Nessuno ebbe il coraggio di andare a controllare ma non prometteva per niente bene.Ben prese un' altra coperta e me la porse quando gli comunicai che stavo gelando,e ci avvinciamo insieme abbracciandoci per farci caldo."cos'è quello ?"chiese Dylan alludendo ad un libricino che era caduto quando Ben aveva srotolato la coperta .Quel salone era coperto da un'immensa libreria e quindi non ci preoccupammo della presenza del libro .Mar lo prese e iniziò a sfogliarlo ,Jay sbirciò da sopra la spalla di Mar e sgranò gli occhi .Mar deglutì e lascio andare il libro a terra ,:"Manuale D del perfetto becchino",diceva il titolo del libro scritto in un nero così scuro e profondo ,perfetto per quel testo.

"Restiamo calmi"disse Ben cercando nella libreria gli altri manuali nel tentativo di capirci qualcosa di più,ormai quelle parole non avevano più senso era impossibile stare calmi. "Qui non c'è nulla" si arrese Ben dopo numerose ricerche ."Ben,guarda chi ha scritto il libro ?"chiese Dylan ,"Perché fratello?"chiese Ben sedendosi accanto a me ."Fallo"lo incalzò Ay che aveva capito le motivazioni di Dylan.Ben prese un manuale,si risedette in cerchio vicino a noi e lo aprì."David Mc keller" era riportato a caratteri cubitali in cima al foglio,restammo paralizzati :David.

David strabuzzò gli occhi ,non poteva essere una coincidenza,l'autore di quel libro aveva il suo stesso norme e cognome .Ci stringemmo intorno a lui mentre sfogliava il libro freneticamente ."Che cosa diavolo vuol dire",disse appoggiando la testa nel grembo di Ay e lasciando andare il libro a terra.David era decisamente la persona più intrepida sulla faccia della terra,rimaneva impassibile davanti a cose che avrebbero fatto raggelare il sangue di chiunque e che lo avrebbero portato ad urlare come una femminuccia e si lanciava nelle imprese più pericolose semre sprezzante de pericolo e delle innumerevoli ossa rotte,quando parlo quella volta però la sua voce si incrinò,di impercettibile e durò solo qualche secondo ma lo avvertii,quel suo esitare,aveva paura anche lui per la prima volta in vita sua.Noi gli accarezzammo i capelli mentre era ancora steso sul grembo di Ay ,non avremmo mai permesso che lo toccasse.Guardai le foto sul caminetto e notai con orrore che quella di David era la prima,c'era un ordine allora,un piano studiato sin dall'inizio. "Se lo vuoi devi prima passare su di noi!"urlò Jay,non era mai stato deciso ma lui era decisamente il leader del gruppo ,proteggeva ognuno di mi senza pensarci due volte ed era sempre leale e coraggioso sopratutto nelle situazioni più pericolose,cosa che nessuno direbbe mai guardandolo quotidianamente a scuola intento in battutine sarcastiche e scherzi di qualsiasi genere per la maggior parte del tempo."Se succede qualcosa dite agli altri che gli voglio bene okay ,e a mio padre che lo pedono"ci disse David rompendo il silenzio improvvisante,"Okay?!" Ripete vedendo tutti noi impietriti vicino a lui .Avaeva la voce ferma e risoluta, come faceva a trovare tutto quel coraggio? ,ma d'altronde era il nostro coraggiosissimo e intraprendente David .Scoccò la mezzanotte .Una musica di Carillon squarciò il silenzio seguita dalla canzoncina degli otto amici.Urlammo.David restó rannicchiato ancora tra le nostre braccia ,aspettava tenendo gli occhi chiusi.Non avremmo mai permesso a lui di prenderlo, mai!."David"disse la voce maligna "Dai ci vorrà solo un secondo conta con me ,uno,due ,tre"improvvisamente la luce si spense.Un urlo straziante risuonò per la sala e anche noi urlammo.Non sentivo Più la sua testa sulle mie gambe ed ebbi ancora una volta paura .La luce si riaccese dopo pochi minuti .David era sdraiato a terra in mezzo a noi ,con dei segni intorno alla gola e gli occhi  verdi rivolti verso l'alto.Piansi.Avevano perso David ."Siamo solo a meno uno"disse la voce maligna per poi scomparire nei meandri della casa della morte.Cosa diavolo stava succedendo?

THE HOUSE(in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora