CAPITOLO 20

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Il ventesimo giorno fu molto peggio del giorno precedente.

Per il secondo giorno mi svegliai completamente sola, e mi faceva male il cuore. Capivo che lauren volesse aiutare Dinah, l'avrei fatto anche io se la mia migliore amica non fosse stata arrabbiata con me, ma anche io ero lì. Io non ero ancora morta. Avevo bisogno di compagnia, abbracci, conforto...

Sembrava che Lauren se ne fosse dimenticata.

Sembrava che Lauren si fosse scordata di me.

Entrai in bagno per vestirmi e per poi uscire a mangiare. Posso giurare che mi sentii peggio.

La mia pelle sembrava sola e fredda. Io ero sola e fredda.

Quando uscì dalla stanza capì che quel giorno sarebbe stato orrendo.

Lauren stava mangiando insieme a Dinah sedute per terra mentre ridevano e si lanciavano la colazione sul viso senza preoccuparsi di niente. Il mio piatto era in un angolo, a raffreddarsi, e mia moglie non era stata capace di chiamarmi o bussarmi alla porta.

-Camz- Disse vedendomi. Non ricordo se mi guardò negli occhi per più di due secondi, ma probabilmente la risposta è no. –Buongiorno-

Non le risposi. Quello non era un buongiorno.

Cominciavo ad arrabbiarmi. Volevo essere notata da mia moglie e, forse, da chi una volta era la mia migliore amica.

Mi sedetti lontano da loro sperando che mi chiamassero per unirmi al loro gruppo o, almeno, che Lauren si girasse a guardarmi.

Non successe.

-Che faremo oggi?- Chiese Dinah a mia moglie. Ovviamente, lei ignorava la mia esistenza.

-Non lo so. Forse possiamo..-

Ma io avevo bisogno di tempo con lei, così che la interruppi prima che finisse di parlare.

-Puoi stare con me oggi? Solo per pochi minuti- Supplicai come un bambino che era stato lasciato da sua madre dopo la nascita del nuovo fratello. –Per favore, Lauren-

Non menzionai Dinah perché l'unica cosa che avrei ricevuto sarebbe stato un altro sputo, o insulti, o colpi.

Non sapevo cosa aspettarmi. Non la conoscevo più.

Lauren si girò a guardami in quel momento. Nei suoi occhi vidi che si era dimenticata della mia presenza nella stanza, il quale mi ferì.

-Camz, io..- Cominciò, e capì che dalle sue labbra sarebbero uscite solo delle scuse.

-Che ne pensi se prendiamo a calci le pareti e le riempiamo di cacca, Lauren?- La interruppe con malizia. Mia moglie tornò a concentrasi su di lei, e io fui dimenticata.

-Mi sembra geniale- Accettò prima di darsi il pugno con la mia vecchia migliore amica.

Dopo continuarono a scherzare e il mio cuore si rompeva ogni volta che sentivo Lauren ridere, non ero io la causa di quel dolce suono.

Ero così arrabbiata e ferita che smisi di mangiare e aspettai che loro finissero. Pensavo che se ne sarebbero andate, ma rimasero lì mentre si raccontavano barzellette stupide.

Fu durante la quinta barzelletta che non potetti sopportarlo ancora e mi alzai con il piatto tra le mani completamente pieno.

-Lauren, atten..!- Cercò di avvisarla Dinah.

Ma era troppo tardi, poiché io avevo già lasciato cadere quasi tutta la mia colazione sopra mia moglie, la quale lasciò scappare un grido di sorpresa dalle sue labbra.

Virus Letal- Traduzione ita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora