Cap. 2

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""Christina, Christina... Scappiamo insieme!" mi disse. I suoi riccioli corti ondeggiavano mentre lui mi trascinava ridendo. I suoi occhi neri mi penetravano nell'anima facendomi sentire unica.
"Ma non posso, lo sai! Quanto vorrei!" risposi. Lo fermai e gli accarezzai il viso.
Un pensiero mi sfiorò, le mie labbra si schiusero a dire qualcosa di semplice ma profondo. Ti amo. E invece appena la parola stava per arrivare alle mie labbra non la feci uscire e la rimandai giù.
Non so perchè ma quelle parole ancora non riesco a pronunciarle.
Così lo abbracciai. Odorava di fiori.
E zucchero.
Lui mi prese e mi fece roteare, ma persi l'equilibrio e cademmo.
Mi accorsi proprio in quel momento di essere in un campo di margherite sulla riva di un lago.
Io e lo sconosciuto dagli occhi neri.
Col sole i suoi occhi brillavano e sembravano trasparenti.

Come fanno dei semplici occhi neri essere così belli?
"Chris, hai un sorriso così bello che il mare in confronto è nulla!"
In quel momento uno schizzo d'acqua mi arrivò in fronte e lui, accarezzandomi dolcemente, la asciugò.
Ad un tratto si alzò:
"Ehi dove vai?" chiesi scrutandolo con gli occhi.
Silenzio, solo un sorriso.
Si tolse la maglietta e si tuffò in acqua, facendomi segno di fare lo stesso.
"Te lo scordi, al massimo bagno solo i piedi!"
Mi levai le scarpe ed entrai piano piano. Avendo i pantaloncini non avevo bisogno di arrotolarmi i pantaloni.
Appena arrivai dove era lui, iniziò a schizzarmi e ridere.
"Basta dai!" dissi ridendo.
"Eddai, ahahah! Ammettilo che ti stai divertendo!".
Ed aveva ragione. Mi stavo divertendo per la prima volta dopo settimane. Mi fa sentire bene quel ragazzo. Eroe. Si, è il mio eroe. Differentemente da quello che pensa la gente, un eroe non porta il mantello, non ha poteri particolari e non va in giro a salvare la gente, e nemmeno ad aiutarla, a fare questo sono bravi tutti.
Un vero eroe è colui che ti fa sentire bene senza fare nulla di particolare e senza vantarsene o chiedere qualcosa in cambio.
"Ahahahah si!"
Mi gettai in avanti per abbracciarlo, fregandomi di dover stare attenta a non bagnarmi i vestiti.
Lui mi prese e mi baciò.
Per la prima volta. Il mio primo bacio.
, nonostante ho 18 anni questo è stato il mio primo bacio, volevo aspettare il momento opportuno.
Ed ho fatto bene, è stato fantastico.
Rimanemmo un po in acqua, poi ci sdraiammo sull'erba a guardare il tramonto, per poi guardare le stelle.
Lui ogni tanto mi baciava la fronte.
Ci addormentammo così, abbracciati. Nulla di più semplice, eppure non c'è nulla di più bello.
Mi svegliai dopo poche ore e mi misi a guardarlo.
Era bellissimo.
Gli accarezzai la guancia a per la prima volta ebbi il coraggio di dire
"ti amo"."

Mi sveglio nel cuore della notte. Non era un incubo, ma il più bello dei sogni.
La luce della luna penetra fioca dalla finestra, adoro la luna. Mi vengono in mente tante citazioni su di essa, ma quella che preferisco è "Folle è chi parla alla luna. Stolto chi non le presta ascolto." di William Shakespeare.
Un sospiro mi esce dalla gola. Magari non fosse stato un sogno.
Cerco di riaddormentarmi, ma inutilmente. Un milione di domande mi tormentano. Ma mi tormenta di più il fatto che quello sconosciuto dagli occhi neri mi sia rimasto così impresso nella mente. Chi è?
Di solito non faccio caso alla gente che incontro. Perchè a lui si? Penso che sia qualcuno di speciale, potrebbe essere l'unico motivo. Ma cosa ha di speciale? Lo devo scoprire. Ma non adesso. Adesso è notte. Bisogna dormire, magari lo sogno di nuovo. Sarebbe fantastico. Ecco una motivazione per farlo.
Auguro la buonanotte a me stessa e, seppur con difficoltà, ritorno a dormire.
Come pensavo, lo risogno di nuovo, ma questa volta è un semplice dialogo, niente di sdolcinato, niente baci e niente abbracci, nessun luogo particolare. Solo una stanza bianca. Solo io e lui.

"Mi dirai mai come ti chiami?" gli chiesi nel tono più gentile che potessi usare.
"Cosa importa? Importa solo di noi. Tu ed io."
"Come faccio ad amare qualcuno di cui non conosco nemmeno il nome? Non posso."
"Perchè sei così complicata?"
"E tu perchè sei così misterioso?"
"Perchè non voglio metterti nei guai."
"Che guai? Di che stai parlando?"
"Scusa."
"Perchè dirmi solo il tuo nome potrebbe danneggiarmi?"
"Non puoi capire."
"E allora spiegami!"
"Te ne assumi le responsabilità?"
"Pienamente."
"Allora, io sono..."
"Sei?"
"Non posso."

Mi svegliai di nuovo. Perchè tutto ciò?

Eroi Dagli Occhi Di GhiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora