I° capitolo

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5-4-3-2....1! Dio grazie! Anche per oggi é finita. Appena suona la campanella mi fiondo in cortile, dove, come al solito ci sono mille gruppetti formati da pochissime persone che parlano, si raccontano di come hanno passato la giornata, o che semplicemente aspettano l'autobus.
E poi ci siamo noi. Io e la mia migliore amica, o almeno, penso sia diventata tale. Si chiama Alice e ci conosciamo da 9 anni, siamo molto diverse, ma penso che proprio per tutto quello che abbiamo passato in questi anni abbiamo legato.
Non parliamo tra noi, semplicemente ci facciamo compagnia con la presenza dell'altra. Così ogni giorno, e non é una cosa che mi disturba, anzi, ormai é la normalità.
- Lea! - mi dice, io le faccio un cenno con la testa e passiamo così all'incirca 10 minuti, fino a quando mia mamma non mi passa a prendere davanti a scuola.
Ho 17 anni, può sembrare strano che mia madre mi venga a prendere, ma a me piace così, ho un rapporto veramente stupendo con lei e poi ci vediamo solo nella sua pausa pranzo, cioè ora.
- Tesoro! Com'é andata? -
- Abbastanza, 8 in latino, 6.5 in chimica e quella stronza della Lucini era assente! Te l'avevo detto che non mi avrebbe interrogato, non pensavo che sarebbe stata a casa, ma ancora meglio! - dico tutto d'un fiato, come sempre, parlo talmente veloce che già dalle elementi venivo chiamata Eminem o mi veniva chiesto di smetterla di rappare.
- 8 in latino? E me lo dici così? Dobbiamo festeggiare! -
- Si mamma, magari un'altra volta, stasera ho il turno in pizzeria, e per favore, non far venire anche stasera Elia, ormai sono tre mesi che lavoro lì, gira bella gente, stai tranquilla. -
Lavoro in una pizzeria veramente carina ed ospitale, come d'altronde sono i ragazzi che lavorano con me, ma mia mamma manda mio cugino a controllare che tutti mi trattino bene e che non mi facciano lavorare troppo, solo perché sono la più piccola. Sempre così le mamme!
Le assomiglio molto fisicamente, molto meno caratterialmente: siamo entrambe alte, io sono sul metro e ottanta, lei poco meno. Entrambe more, anche se io mi avvicino molto al nero e gli occhi sono di entrambe nocciola, oserei dire Nutella! Non sono magra, neanche grassa certo, ma magari potrei smaltire qualche chilo, uguale situazione per lei. Ha 40, mi ha avuto relativamente giovane e forse per questo abbiamo un bel rapporto.
Il carattere invece é veramente diverso, e non capisco come lei riesca a sopportarmi e viceversa: sono una ragazza molto timida, una di quelle che cerca di passare inosservata, che diventa rossa per ogni sguardo che le viene rivolto, che si tiene tutto dentro e, so che é la mia caratteristica più strana, é molto più disinvolta con le persone che non la conoscono che con quelle con cui magari ha un legame. É molto strano, ma forse questo deriva dalla mia paura di essere giudicata. Non lo so, sono fatta così. Mia mamma invece é molto estroversa, non le ho mai visto un briciolo di timidezza né di vergogna, parla apertamente di tutto e con tutti , tanto che una volta,quando avevo cinque anni, per farmi ridere si era messa a ballare e cantare in chiesa, davanti a tutti, e io, alla stupefacente età di cinque anni già ero rossa per l'imbarazzo... Sono nata così insomma.
Dopo circa 15 minuti arriviamo a casa e solo quando apro la porta capisco che la mia giornata comincia ora.

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