IV° capitolo

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- Stai scherzando? I Pokémon? -
- Si ne ero affascinata, pensati che quando sono nati i miei fratelli volevo chiamarli come i miei due personaggi preferiti! Per fortuna che c'erano...c'era mia mamma a fermarmi, sì ecco. - stiamo camminando da oltre un'ora. Luca é un ragazzo veramente simpatico, sembra sempre sereno e non riesco a staccarmi dai suoi occhi, mi ha raccontato di essersi appena trasferito da Genova, dove abitava con i genitori, che dopo essere stati entrambi licenziati dalle rispettive aziende, hanno cercato fortuna qua a Milano, anche se devo ammettere che é difficile trovare un posto di lavoro pure qui. Mi ha anche raccontato di aver due sorelle, entrambe più piccole, che però essendo ballerine professioniste sono dovute restare a Genova in accademia. Quando mi raccontava ciò ho visto tornare l'oscurità nelle iridi e mi sono sentita morire, come se fossi triste io per la sua tristezza...ma che diamine? Ho già abbastanza cosa a cui pensare, per mettermi a compatire un ragazzo conosciuto poco fa.
Ovviamente non sono andata a lavoro, non mi sembrava giusto lasciarlo da solo in giro per Milano, e in pizzeria non hanno fatto problemi, di solito non manco mai.
- Sì pronto? - risponde al telefono, un IPhone 6S, con una cover che ritrae lui e le sue sorelle....ma la dolcezza?
- Si mamma, ehm...mi sono perso, nono riesco a tornare, ho trovato...una persona..una ragazza..si arrivo - maaa, sbaglio o ho visto un lampo nei suoi occhi quando ha detto "ragazza" ? Si, probabilmente mi sbaglio.
- Leaaaa, ci sei?- non mi sono accorta che mi stava parlando, ero troppo concentrata nel farmi mille filmini mentali, come sempre, d'altronde.
- Si?-
- Devo tornare a casa,i miei staranno morendo di fame, scusami - ancora quelle labbra che tendono verso il basso, perché non può sorridere sempre? Glielo fotograferei solo per ricordarmi che esiste qualcuno che ancora sorride di gusto...
- Tranquillo, io cammino ancora un po', non é un problema.-
Mi sorride, si avvicina al mio orecchio,e dopo aver sentito ogni tipo di brivido, sento un sussurro
- Ci vediamo domani Lea -
Torno a casa verso le 21.30, dopo aver ascoltato tre volte la mia playlist, dopo essere diventata di tutte le sfumature del rosso e dopo essermi fatti una serie infinita di domande su quel ragazzo. Mi ha colpito, non posso negarlo , ma quello che non capisco é il perché. Non é il primo ragazzo bello che incontro,certo, quelle labbra e quegli occhi non li ho mai visti, ma abito comunque a Milano, e i fighi qua non mancano sicuramente.
Neanche faccio tempo ad entrare in casa che mi trovo davanti Niccolò che mi guarda con uno sguardo curioso(?) complice(?) con in mano un bigliettino
- Lea, non racconti queste cose al tuo fratellone? Mi offendo eh! - e se ne va, lasciandomi un colpetto in testa e un'occhiata alquanto strana. Prendo il biglietto che ha appena appoggiato sul mobile delle scarpe e molto velocemente leggo: "sei stata una fantastica guida, Milano sembra meno grande con te e i tuoi Pokémon ;)
Ricordati, a domani Lea.
Luk"

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