XI° capitolo

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Luca P.O.V.

É estremamente rilassante guidare con la mia mano destra avvinghiata a quella sinistra di Lea. Lei poi continua a compiere piccoli cerchi col pollice sul mio palmo, come piccole carezze e quando smette, sento una strana sensazione di vuoto.
Avevo intenzione di portarla in un parco che mi era stato mostrato il giorno prima da suo fratello Nicc, quando aveva deciso di mostrarmi quei pochi posti pieni di verde e natura a Milano. Ma dopo, notando i suoi occhi chiudersi per via del sonno, ho deciso di riportarla a casa, facendo la strada più lunga però, per godermi più tempo possibile con lei.

Lea mi ha proprio colpito. Fin da quella serata, la prima volta che l'ho vista, ero rimasto folgorato dal suo sguardo, che sembrava volesse dire "ho bisogno di un appoggio, se no crollo, ma ancora mi reggo da sola, finché riesco". Bé, voglio essere io quell'appoggio.

Mancano circa 10 minuti per arrivare davanti a casa, e sono almeno 5 che non parliamo ma ascoltiamo silenziosamente la musica. Non sono in imbarazzo per questo silenzio,e Lea non sembra pensarla diversamente.
- Oh mio Dio - esclama con gli occhi quasi a forma di cuore quando la stazione radio che stiamo ascoltando fa partire una canzone che io non ho mai sentito, ma che lei conosce a memoria.

Five drinks in on Friday night
We only came to dry your eyes
And get you out of your room

Now this bar closes doors
I found my hand is holding yours
Do you wanna go home so soon?

Maybe we should take a ride
Through the night
And sing along to every song
That's on the radio
In the back of a taxi cab in Brooklyn no no no
The sun can rise
Burning all the streetlamps out at 3AM
So DJ, play it again

Until the night turns into morning
You'll be in my arms
And we'll keep driving
Along the boulevard
And if I kiss you, darling
Please don't be alarmed
It's just the start of everything you want

A new love
In New York

In New York

Yesterday you gave me a call
Stressing out about it all
The world is moving too fast

And you don't know where to begin
'Cause you spent a lifetime fitting in
Only to wind up on the other side
By yourself
And every day
Screaming out
To all the people that you used to know
From a window that looks upon the Manhattan skyline now
It's just the way your life goes
And you live it in every song you know
So DJ, play it again

Until the night turns into morning
You'll be in my arms
And we'll keep driving
Along the boulevard
And if I kiss you, darling
Please don't be alarmed
It's just the start of everything you want

A new love
In New York

And every song that plays
Is just like the day you had
And it's okay to cry
But I'm saying maybe
That's a waste of water
You know I'm here for you
In the back of the taxi cab tonight

In New York
It's just reached the morning
You're still in my arms
Now we stop driving
Down the boulevard
And I just kissed you, darling
I hope you weren't alarmed
It's just the start of everything you want

A new love
In New York

A new life
In New York

La canta tutta, con la sua voce così aromiosa, certo, non é una cantante professionista, ma a me sembra che le melodia risuoni perfettamente.
Ovviamente é Ed Sheeran, fa innamorare tutte le ragazze con le sue parole così dolci e piene di significato.
Ma cavoli, se fossimo tutti capaci di scrivere testi del genere avremmo code di fidanzate....sono un po' invidioso di quell'inglesino rosso e neanche così magro!
Non conoscevo questa canzone, ma un verso mi é rimasto particolarmente in testa: And if I kiss you, darling, please don't be alarmed.
Così, quando lo ripete l'ultima volta, mi giro verso Lea, e glielo dedico, fermando la macchina e donandole uno dei tanti baci che ci siamo scambiati nell'ultima ora.

LEA P.O.V.

Wow. Gli circondo il collo con le mie braccia e assaporo ogni centimetro delle sue labbra.
Questa serata é stata perfetta. Prima alla festa con le parole paradisiache di Luca, poi il viaggio in macchina frazionato da mille baci, e infine il verso della mia canzone preferita, New York di "Edamoredellamiavita" dedicatomi dal ragazzo che ora, dopo avermi baciato, appoggia la sua fronte contro la mia, chiudendo gli occhi.
- Resta con me stasera - ho sentito bene? Mi sta invitando da lui? Rompo lentamente il contatto delle nostre fronti per guardarlo in faccia, per capire se é serio.
- Sì, Lea, non sto scherzando. Non sono pronto per lasciarti andare, ora come ora, passa solo la nottata con me. Sarò più buono di un angelo, non ti toccherò, se é quello che ti spaventa... - cosa? No, non é quello il problema. Certo, l'obiettivo della serata non é finire a letto con Luca, ma se dovesse capitare....oddio, mi sento già diventare tutta rossa per i pensieri poco casti che mi attraversano la mente ora.
- Va bene, manderò un messaggio a mia mamma dicendole che mi fermo da Alice...- quasi sussurro, per non voler sembrare invadente, per non voler sembrare troppo contenta per una richiesta che non mi sarei mai aspettata.
A quel punto Luca mi slaccia la cintura di sicurezza, scende dalla macchina, apre il mio sportello e, essendo davanti ai nostri palazzi, mi prende in braccio per portarmi a casa sua.
- Lucaaaa, lasciamiiii -
- Ehi, principessa, non muoverti che cadiamo! - afferma tra una risata e un'altra, alle quali mi aggiungo anche io, anche se più moderatamente, per non svegliare tutto il palazzo!

Entriamo in casa facendo il meno rumore possibile. I signori Covani dovrebbero essere ad una cena con amici arrivati da Genova, ma se per caso fossero tornati prima, non sarebbe bellissimo svegliarli.
Luca mi porta in camera sua, l'unica al secondo piano, lasciandomi a terra ma prendendomi per mano.
- Ecco il suo castello per stanotte, principessa. É di suo gradimento? - ha un sorriso a dir poco gigantesco, e gli occhi sono scuri, ma piedi di vita.
- Mmmh, direi di sì...soprattutto il letto!! - é un letto ad una piazza e mezzo, con dei cuscini giganti e le lenzuola blu come gli occhi del proprietario. La camera é piuttosto grande, non ha molti mobili, tranne una scrivania e due armadi. Le pareti sono bianche, su di una sono appese tre foto, unici oggetti appesi di tutta la stanza: due delle foto rappresentano Luca e le sue sorelle, l'altra invece é sempre Luca con un ragazzo, direi della nostra stessa età. Hanno entrambi una maglietta bianca con sopra scritto: he's a stupid, ed una freccia che indica quello vicino.
Penso sia il suo migliore amico, ma sono quasi le 2 di notte, e non ho intenzione di far domande sulla sua vita ora, in piena notte.

Ero talmente attenta ad osservare il luogo dove mi trovo, da non essermi accorta che Luca si é cambiato mettendosi dei pantaloni di tuta blu e una canotta grigia. Uhh, quella se fossi stata in lui non l'avrei messa! Insomma, risulta troppo il suo fisico!
Non ha i muscolo così scolpiti, ma comunque, facendo quattro volte allenamento di pallavolo, e una volta palestra per il potenziamento, non si può lamentare....
- Se continui a guardarmi così mi sciolgo eh! - che imbarazzo! Lo stavo fissando!
Decido di sedermi sul letto per togliermi le scarpe, e per non essere costretta a guardarlo negli occhi.
- Non hai il pigiama, quindi, se vuoi....o dormi in reggiseno e mutande, cosa che per me andrebbe benissimo...
- No! Neanche per sogno Luca! - ecco, ora sono imbarazzatissima, bravo Luca...
- Daiii, stavo scherzando, non vergognarti così! - mi si avvicina pesantemente, e sento il mio respiro scaldarsi...
- Comunque, dicevo, posso darti una mia maglia, tanto ti farà da vestito praticamente! - ha ragione, mi starà veramente larghissima.
- Uhh, okay, basta che sia pulita - gli faccio la linguaccia, ma ci ripenso subito, visto che i suoi occhi si scuriscono e noto quasi eccitazione nel suo sguardo.
Dopo 5 minuti sono pronta, mi sono lavati i denti e mi sono affiancata a lui nel letto. Luca spegno la luce, e si gira dalla mia parte.
- Non così lontana Lea, ti puoi fidare di me. - così mi avvicino, lui allarga le braccia e io mi posiziono perfettamente tra di esse. Mi bacia i capelli che ho raccolto in una treccia molla e infine sussurra
- Buonanotte mia piccola principessa.-

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