{Capitolo 9}

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I miei freni inibitori li hai spezzati tu. Ora prenditi la responsabilità del tuo gesto, guidami e portami dritta in paradiso. Paradise Kiss

Tyler: Conosci Nana?

Io: Si, mi è piaciuto moltissimo, infatti vorrei fare il cosplay di Nana Osaki.

Tyler: Anche io lo adoro!

Io: Voglio un Ren, uffa.

Tyler: Io voglio fare Shin. Perché non porti Reira insieme a me? Le assomigli.

Io: E va bene. Anche se in questo caso il mio Shin è più grande di me ahahah!

Tyler: Dettagli.

La settimana trascorreva serenamente. Mi piaceva l'idea di fare un cosplay insieme a Tyler. Avevo deciso di non aver più paura di legarmi a qualcuno. Mi stavo lasciando andare e le emozioni stavano prendendo il sopravvento. Mi sentivo particolarmente libera e viva. Il sabato successivo avrei voluto parlare con Tyler, volevo sapere lui che intenzioni aveva. Forse per illusione, o forse per presunzione, ero convinta che lui voleva fare qualcosa di serio. Ormai mi ero legata, era lui che mi aveva fatta legare, e quindi speravo che fosse così. Doveva essere così.

Io: Ho preso 8 al tema di italiano.

Tyler: Ma brava ♡

Io: Voglio un premio.

Tyler: Tipo?

Io: Sabato voglio un bacio.

Tyler: E bacio sia

Io: Mi sto legando troppo.

Tyler: E quindi?

Io: Non volevo legarmi.

Tyler: Finiscila, scemotta.

Io: Perché?

Tyler: Stai tranquilla.

Io: È difficile per me..

Tyler: Pensi troppo, stai calma. Io non vado via.

Io: Dicono tutti così.

Tyler: Io sono Tyler, non sono tutti.

La sera successiva, girovagando per la stanza, trovai un diario risalente ad un anno prima. Sfogliai le pagine. Mi vennero in mente tantissimi ricordi. Brutti ricordi. L'anno precedente, per me, fu un incubo fino al mese di maggio. Mi ricordai di tutti i miei vecchi amici, di quando mi allontanarono per colpa di Pier.
Pier, era un ragazzo strano con evidenti problemi mentali. Non so come fece, ma manipolò tutti contro di me. Perché? La risposta è semplice. Lo rifiutai ferendo il suo orgoglio.
Ricordai delle giornate cupe e tristi passate a pensare alle giornate felici. Mi rimase particolarmente impressa una frase che scrissi:
"So che dovrei andare avanti, ma non riesco a farlo. Forse perché, per andare avanti, dobbiamo fare prima un passo indietro, o più di uno se necessario. Forse non riesco ad andare avanti perché, facendo un passo indietro, sono rimasta bloccata nel passato. Mi sento persa nei ricordi, che mi appaiono davanti come se fossero sogni, quasi come se stessi dormendo. Mi sono persa in un lungo sonno invernale e non c'è nessuno che mi svegli."
Però, in quel momento, ero felice. Ero felice di aver trovare dei nuovi amici. Era felice di aver ricominciato. Ero felice anche perché c'era Tyler. Insomma, stavo bene. Poi c'era Sharon, che era rimasta e stava assistendo all'evoluzione del rapporto mio e di Tyler in terza persona, commentando in modo sarcastico ed imprecando alle frasi sdolcinate di Tyler. Mi ero invaghita del mio eroe, di colui che mi salvò dalle tenebre del passato. Ma questo, sarebbe stato un bene o un male?

Io: MIAUXNHDZJSBDBBDDNDJ.

Tyler: Cosa?

Io: Non so cosa scrivere.

Tyler: ❤

Io: Ora guardo Code Geass, e ti penserò ♡

Tyler: Guardando Lelouch.

Io: No, poi è come se lo stessi tradendo.

Tyler: Ma cosa? Ahahah

Io: Esatto. Il marito non pensa mai all'amante mentre guarda la moglie. Beh, non tutti.

Tyler: Ma ahahah.

Io: NON PREOCCUPARTI, DONNA! LA LASCERÒ!

Tyler: Va bene ahahah

Io: E TE LO METTERÒ DENTRO COME SOLO UN VERO UOMO SA FARE!

Tyler: Oddio si.

Beh, come c'erano le frasi sdolcinate dovevano esserci anche queste. Lo so ora e lo sapevo allora, giocare a fare l'uomo maniaco non era normale, ma era divertente. Anche per Sharon. Soprattutto per Sharon. Non a caso eravamo amiche.

Tyler: Visto che vuoi fare tanto l'uomo, vieni ad aggiustarmi il divano. Si è rotto ahahah.

Io: Come hai fatto a romperlo?

Tyler: Ci sono saltato sopra.

Io: Una sola parola: PERCHÉ?

Tyler: Ero tutto accanito a cantare.. E ci sono saltato sopra..

Io: ...

Tyler: ...

Io: POVERO DIVANO! ERA COSÌ GIOVANE!

Tyler: In realtà no, è vecchio.

Io: Dettagli.

Tyler: Mi sento come se avessi ucciso un anziano.

Beh.. Tyler era più scemo di me.

Quel venerdì mattina avevo il compito in classe di scienze. Poco prima che arrivasse la prof, Tyler mi inviò un messaggio.

Tyler: Hey piccola, buona fortuna per il compito ❤

Io: Grazie! ❤

Il messaggio di Tyler mi incoraggiò parecchio e mi tranquillizzò.

Il sabato sera uscii con Tyler, Sharon, Charles e Jacob. Tyler era attaccato a me, mi teneva abbracciata, anche mentre parlava con gli altri. Non fu una serata particolare, ma fu divertente. Neanche quella volta Tyler mi baciò. Mi dava solo dei bacini sulla fronte o sulla guancia. Per un attimo pensai di prendere io l'iniziativa, ma ero sempre stata timida su queste cose ed avevo paura di dargli fastidio. Così, decisi di rimanere al mio posto. Volevo parlare con lui e chiedergli cos'avesse intenzione di fare con me e volevo dirgli le mie di intenzioni, ma decisi di aspettare. Forse era troppo presto. In realtà, volevo che fosse Tyler a prendere l'iniziativa.

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