{Capitolo 18}

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Un amico conosce la melodia del nostro cuore e la canta quando ne dimentichiamo le parole.
C.S. Lewis


Ero appena tornata a casa. Sharon mi aveva detto che lei sarebbe rimasta con Helen e che appena sarebbe rientrata mi avrebbe contattata. Indossavo un pigiama invernale grigio e rosa, ed ero stesa sul divano beige del salotto a guardare la tv. I miei genitori dormivano quindi ne stavo approfittando per finire tutti i tipi di schifezze possibili ed immaginabili.
"Sharon non dev'essere ancora tornata, altrimenti mi avrebbe contattata. Evidentemente ci sta dando dentro con la tipa."
Eh si, Sharon era il tipo di persona da mantenere sempre le promesse.

Alla tv trasmettevano L'Evocazione, un classico film horror che tratta di una casa infestata. Amavo i film horror, era da tanto che non ne vedevo uno. Il cellulare, che si trovava sul tavolino di legno accanto al divano, vibrò. Posai la busta di patatine alla paprika sul tavolino, anch'esso in legno, davanti al divano, dove vi era anche una bottiglia di coca cola. Mi pulii le mani con un tovagliolo per poi prendere lo smartphone. Era un messaggio su Whatsapp da parte di Sharon.

Sharon: Sono tornata.

Io: Com'è andata?

Sharon: Non gliel'ho detto.

Io: Come mai?

Sharon: Non lo so.. non ne ho avuto il coraggio..

Io: E fino ad ora cos'avete fatto?
"È L'UNA DI NOTTE! CHE DIAMINE HANNO FATTO?"

Sharon: Abbiamo passato del tempo insieme come due amiche normali, domani ti racconto tutto.

Io: Va bene.

Il film finì e, dopo aver sistemato un po' il salotto, andai a letto. A differenza di molte altre persone, ogni volta che vedevo un film horror andavo a dormire tranquilla. Insomma, ero molto normale.

Mi svegliai verso le 12:30 e, com'era mio solito fare, controllai le notifiche sul cellulare. Trovai alcuni messaggi su Whatsapp.

Sharon: Hey donnaccia! Dopo pranzo io ed Amanda veniamo da te.

Amanda: Hey! Ti va se oggi io e Sharon passiamo da te?

"Cavolo! Che differenza fra il primo e il secondo messaggio!"

Oscar Passione Aspirapolveri: Buonsalve bella bionda!- "Non sono bionda.." -Oggi, solo per voi clienti, un'offerta speciale sulle aspirapolveri!

"Ma se le offerte non le fai ai clienti? A chi le fai? A tua madre?"

Risposi solamente a Sharon ed Amanda, ad Oscar lo ignorai. Mi aveva rotto. "Mannaggia a zia che gli ha dato il mio numero di telefono!"

Dopo pranzo, verso le 14:00, vennero entrambe le ragazze. Eravamo sedute sul mio letto. Io ero seduta nell'angolino con le gambe incrociate e stringevo un cuscino dei Pokémon, Sharon era seduta accanto a me, anch'essa con le gambe incrociate ed Amanda era seduta di fronte a noi, nella nostra stessa posizione.

-Allora, Sharon. Dimmi.. Cosa cavolo avete fatto ieri fino all'una di notte? Pensavo davvero che ci stavate dando dentro!- Chiesi sconcertata alla mia amica innamorata. Si stava comportando in modo strano. La sua espressione, rilassata fino a poco prima, si tese.
-Siamo rimaste a chiacchierare fino a tardi.-

-Forse non ti piace più?- Chiese Amanda mentre messaggiava con il cellulare.

-Cosa?! Ma scherzi?! Mi piace ancora più di prima! Abbiamo scoperto di avere molte cose in comune. Io..- Si fermò un attimo, arrossì tantissimo e credo che stesse provando un mucchio di sensazioni miste, come tensione, nervosismo, ansia, desiderio, gioia e paura. Insomma, tutte emozioni che si provano quando si è innamorati. Dopo aver annuito con il capo, con aria decisa continuò la frase. -Io la amo!-
La fissai attentamente, Amanda alzò la testa dal cellulare per guardarla. Non ero preoccupata del fatto che la mia migliore amica era diventata lesbica all'improvviso, ero preoccupata del fatto che si fosse innamorata. L'amore è il sentimento più brutale e imprevedibile. È come quando avvicini lentamente un cane randagio, può finire solo in due modi: o si lascia accarezzare e cominciate a giocare insieme, o ti salta addosso e ti sbrana. Ho sempre paragonato ogni tipo di amore ad una rosa, anche la rosa più bella ha le spine. Volevo bene a Sharon e non volevo che soffrisse, ma non poteva non provarci. Forse anche l'altra ragazza era lesbica, o forse era bisessuale. Era davvero pericoloso per i sentimenti della mia amica, ma non potevo scoraggiarla. Era la mia migliore amica e l'avrei appoggiata in tutto e per tutto.
La fissai attentamente per poi sorriderle. -La ami?- Annuì. -Allora conquistala. Hai il mio pieno appoggio.-
Sharon spalancò gli occhi, era sorpresa.
-Crystal..-

-Perché sei così sorpresa? Lo sai come la penso, non è il sesso che conta, ma la personalità. Beh, l'attrazione sessuale ci deve stare, ovvio.-

-E se mi succedesse la stessa cosa che è successa a te?-

Sospirai. -Ma non devi pensare a me! Helen non è Josephine!-

-Scusate se mi intrometto.. Ma chi è Josephine?- Chiese Amanda, ovviamente era confusa.

-Vedi- Cominciai a spiegarle. -Del tempo fa presi una forte cotta per una ragazza, ma lei non mi ricambiava. Ci soffrii molto ma, se ci penso ora, è stato meglio perché ora ho Tyler.-

-Uhm..- Amanda sembrava pensierosa. -Sharon, Crystal ha ragione. La vita è tutto un punto interrogativo. Se non chiedi, se non indaghi, non saprai mai niente. Chi lo sa? Forse le piaci, forse no. Per saperlo devi provarci.-

-E se mi rifiuterà? E se finirà male?- Sharon interruppe in maniera agitata.

-Se ciò accade, vuol dire che non è quella giusta.- Conclusi io. Sharon abbassò lo sguardo, sapevo esattamente cosa stava pensando. Non sopportava l'idea di essere rifiutata da lei. Non voleva nemmeno concepire tale ipotesi. Per lei, Helen era quella giusta.

-Sai Sharon, prima di mettermi con Charles stavo con un ragazzo. Credevo davvero che fosse quello giusto e quando mi lasciò ci rimasi malissimo, ma ora sono felice che mi abbia lasciata. Se non mi avesse lasciata ora non starei non Charles. Sharon, non credere che amare sia facile. Amare non significa solo sopportare tutti i difetti di quella persona e fidarsi di lei. Non significa solo ridere e gioire con quella persona. Amare significa anche soffrire con lei, trattenere le lacrime per supportarla, ma allo stesso tempo non avere paura di piangere davanti a lei o di mostrarle il tuo lato più debole. Non aver paura di dichiararti. Dichiararsi è solo il primo passo, la prima prova. Se hai paura di fare ciò, come pretendi di poter riuscire a superare il resto?-

Rimanemmo entrambe in silenzio di fronte alla saggezza e alla profondità di Amanda. La ragazza aveva ragione. Sharon doveva farsi coraggio e dichiararsi ad Helen. Infondo, da quanto aveva detto, erano diventate abbastanza amiche. Forse era proprio questo che la spaventava. Forse aveva paura di perdere l'amicizia con lei.
-Sharon.- Dissi. Lei si girò verso di me con aria interrogativa. -Dimmi.-
-Caccia le palle e fa vedere alla paura di comanda!-
La ragazza mi sorrise.
-Grazie ragazze, siete le migliori!-
Ricambiai il sorriso, ed anche Amanda le sorrise. Nell'aria si percepiva un clima di forza ed unione. Era da tanto che non percepivo un clima del genere con un'altra ragazza. Avevo sempre creduto nell'amicizia, ma avevo sempre ricevuto molte delusioni. Però, sapevo che con Amanda sarebbe stato diverso, infondo era la ragazza di Charles. Quel giorno, infatti, capii il perché.
-Ho preso una decisione.- Affermò Sharon. -Mi dichiarerò!-

ANGOLO AUTRICE
Cari lettori, mi scuso per il ritardo dell'uscita del capitolo. Ho avuto molto da fare :c
Spero che questo vi sia piaciuto!

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